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Nuove Acque, proposta di proroga approvata dopo un lungo dibattito: gli interventi dei sindaci. La protesta dei comitati

Dopo oltre tre ore di dibattito nella sede aretina dell'Autorità Idrica Toscana, l'assemblea territoriale dei sindaci ha approvato a maggioranza la proposta di proroga di 3 anni della concessione a Nuove Acque per la gestione del servizio idrico...

Dopo oltre tre ore di dibattito nella sede aretina dell'Autorità Idrica Toscana, l'assemblea territoriale dei sindaci ha approvato a maggioranza la proposta di proroga di 3 anni della concessione a Nuove Acque per la gestione del servizio idrico.

Alla fine la conta dei voti ha visto 19 comuni per il sì, 4 astenuti e 6 contrari. Poco prima però c'è stata un'altra votazione sulla proposta di rinviare il voto dei sindaci avanzata dall'assessore Marco Sacchetti, che presiede l'assemblea in qualità di rappresentante del comune capoluogo. In questo caso 14 hanno votato contro e 12 a favore. Fuori ad accogliere i sindaci e i rappresentanti dell'Ait la protesta pacifica del Comitato Acqua Pubblica di Arezzo, del rappresentante del Forum delle Famiglie Numerose e del Forum Toscano per l'Acqua Pubblica che sono giunti ad Arezzo per dare man forte alla richiesta di non prorogare la concessione a Nuove Acque e di procedere con la ripubblicizzazione del servizio come accaduto già in altre città italiane.

"La Conferenza Territoriale è l’assemblea dei sindaci di un ambito territoriale che sovrintende alla decisioni politiche sul servizio idrico integrato di quella zona" ha spiegato una nota dell'Ait. Ma chi era presente oggi? Molti più amministratori del solito, tra cui sindaci e assessori dei comuni della provincia di Arezzo ed anche di quella di Siena. Ed in particolare l'assessore Marco Sacchetti di Arezzo, il sindaco Daniele Bernardini di Bibbiena, Bucine, Alberto Ciolfi di Capolona, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castiglion Fiorentino, Chianciano Terme, Chitignano, Chiusi, Ginetta Menchetti di Civitella in Val di Chiana, Cortona, Francesco Sonnati di Foiano della Chiana, il commissario Favilli per Laterina Pergine Valdarno, Roberta Casini primo cittadino di Lucignano, Marco Barbagli di Marciano della Chiana, Margherita Scarpellini di Monte San Savino, Montemignaio, Montepulciano, Monterchi, Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio e Stia, Mauro Cornioli di Sansepolcro, Sestino, Sinalunga, Antonio De Bari per Subbiano, Elonora Ducci per Talla, Torrita. Sono invece assenti i rappresentanti dei Comuni di: Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Castiglion Fibocchi, Chiusi della Verna, Pieve Santo Stefano.

Dopo aver fatto richiesta espressa sono potuti entrare anche tre rappresentanti dei comitati tra cui il presidente di Arezzo Gianfranco Morini.

In discussione c’era un unico punto: l’estensione dell’affidamento del servizio idrico integrato a Nuove Acque fino al 31 dicembre 2027.

"Nuove Acque - spiega la nota Ait - è il gestore del servizio idrico integrato della zona e il motivo a favore dell’estensione riguarda la possibilità di attivare nuovi investimenti nel settore acquedottistico, depurazione e fognature nel territorio gestito dalla società. L’estensione favorirebbe anche l’assolvimento efficace del mutuo bancario cui l’azienda ha attinto e migliorare la capacità economica per le opere da attivare, infatti un numero di anni più lungo di fronte garantisce massimamente gli istituti bancari che hanno fatto prestiti."

La relazione introduttiva è stata del direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana Alessandro Mazzei, poi è intervenuto l’assessore Marco Sacchetti di Arezzo come racconta il verbale degli interventi inviato da Ait, visto che la stampa non ha potuto assistere alla riunione:

“La proposta portata in conferenza è un’ottima proposta, perché dobbiamo partire anche dalla normativa vigente che ha regole abbastanza stringenti. Ha una validità tecnica ed economica, perché gli investimenti hanno bisogno di mobilità e dinamicità. Stare fermi significherebbe nei prossimi anni bloccare tutto e poi ripartire con spese maggiorate. C’è un beneficio economico-finanziario che riguarda il tempo più lungo e quindi un’ottima rinegoziazione con le banche.

Detto ciò la politica e le associazioni culturali e di categoria, non solo i comitati, hanno dato vita a un acceso dibattito sui giornali locali in questi giorni che spostano i termini del problema. Senz’altro non c’è conoscenza nella società civile e nei corpi intermedi di come funziona il servizio idrico integrato, e quindi serve forse ascoltare le lamentele e farsi parte attiva per avvicinare le comunità territoriali alle questioni concrete, al di là degli ideologismi. Qui è la politica che deve tornare protagonista. Sospendiamo questa delibera e facciamo degli approfondimenti. Capisco che ci sono delle scadenze che quindi non saranno rispettate, ma credo adesso sia meglio decidere così”.

Poi la parola è passata ai sindaci: Marco Renzi, Comune di Sestino: "La montagna aretina ha bisogno di attenzione. Noi abbiamo bisogno di fontanelli gratuiti. So che questo intervento è fuori argomento, ma tenevo a dirlo." Pietro Tanzini, Bucine: "Sono in allarme perché quando si va a ritrattare questioni che insistono sulle tasche dei cittadini in periodo elettorale sono dolori. Si dice di dover fare nuovi ingenti investimenti? Sarà bene sentire ANAC su ciò che ha fatto Nuove Acque fino a ora?" Francesco Sonnati, Foiano della Chiana: "Al momento c’è troppa spesa sulle spalle delle famiglie. Quindi decidiamo e andiamo avanti con la proroga." Riccardo Agnoletti, Sinalunga: "Il progetto è buono perché a questo punto avremo sul territorio una buona ricaduta con gli investimenti." Juri Bertolini, Chiusi: "C’è una proposta oggi che deve essere maggiormente condivisa con le priorità che nel nostro territorio ci induce a fare un esame più accurato. Apprezzo l’impostazione tecnica dell’AIT. Abbiamo problemi di siccità. E in mezzo a questa emergenza idrica che dalla primavera scorsa si trascina ancora e proseguirà nel corso del 2018, dobbiamo dare risposte dirette, efficaci e non possiamo rinviare ogni decisione. Se, come ha detto l’assessore di Arezzo, il piano presentato da AIT è ottimo, dobbiamo trarne le conseguenze e andare avanti, non fermarci.

Condividiamo le priorità legate all’emergenza idrica e informiamo i cittadini del problema.

Quando si pensa di allungare un periodo concessorio di una società c’è una decisione politica. Sappiamo che oltre alla tariffa ci sono compensi accessori che circa 700mila euro all’anno che vanno a Suez. Se vogliamo garantire investimenti diciamo che nei prossimi tre anni togliamo i compensi accessori a Suez.

Nuove Acque dovrebbe mantenere i piani presentati e fare le opere che erano state indicate.

Voterò a favore se inseriamo le due proposte che ho portato." Ginetta Menchetti, Civitella in Val di Chiana: "Siamo qui per fare gli interessi dei cittadini. Fino a 15 giorni fa la stragrande maggioranza di noi pensava che la calmierazione della tariffa fosse utile e che 2 milioni di risparmio all’anno serviva a far bloccare la tariffa. Noi diciamo che vogliamo garanzia di investimenti, ma se non decidiamo adesso gli investimenti non ci saranno, e sicuro nei prossimi due anni i cittadini pagheranno. Se poi ci sono ulteriori questioni di alta politica che passano sulla nostra testa allora mi arrendo." Eleonora Ducci, Talla: "Più invasi diffusi sul territorio, non solo Montedoglio. Maggior numero di interventi sul territorio. Se andiamo verso la proroga ci deve essere una convenienza da parte del gestore, non solo del territorio. Quindi dovremmo avere un ritorno per le tasche dei cittadini, anche sulla quota versata a Suez e che adesso dovrebbe essere assolutamente rivista." Damiano Rocchi, Chianciano Terme: "Si dovrebbe andare avanti così, perché serve che gli utenti e i cittadini abbiano una risposta e non si facciano ritardi sugli investimenti. Se vogliamo aspettare un mese, seguendo la linea di Arezzo, possiamo fare più informazione sui territori. E comunque siamo d’accordo anche con il sindaco di Chiusi." Carlo Toni, Poppi: "Una volta l’acquedotto era un colabrodo, quando erano i comuni a occuparsene. Ora Nuove Acque ha la miglior performance per le perdite, il territorio ne ha meno in Toscana e in Italia.

Sono per la proroga perché il rinvio non mi garantisce che i cittadini paghino meno, anzi."

Luciano Garosi, Montepulciano: "Con la proroga si parla di 93 milioni di investimenti, senza proroga saremmo con davanti 4 anni di difficoltà anche sulle manutenzioni, altro che investimenti…

L’emergenza idrica del 2017 che continua ci ha messo in ginocchio. Gli investimenti sono fondamentali, quindi andiamo avanti con proroga. Ricordiamoci che se non decidiamo portiamo un aumento dal 2018 al 4,8%, invece con la proroga l’incremento sarebbe soltanto dell’1,56%." Daniele Bernardini, Bibbiena: Condivido i contenuti del progetto dall’inizio a oggi. L’analisi di Sacchetti all’inizio è buona, ma non sono d’accordo nel rinviare la decisione perché noi siamo i sindaci, noi abbiamo il dovere di non rinviare le responsabilità che porterebbero i cittadini a pagare più incremento di tariffa già da quest’anno se non diamo seguito al progetto di estensione dell’affidamento del servizio a Nuove Acque." Giacomo Gazi, Torrita di Siena: "Se si rinvia l’estensione si fanno pagare di più i cittadini e non avremo investimenti. Non mi sembra logico quindi rinviare la decisione. Votiamo a favore." Alberto Ciolfi, Capolona: "Ho sentito proposte interessanti. Ma il Comune di Arezzo che è il più importante chiede un rinvio, dovremmo seguire il consiglio del comune più grosso del territorio." Castel San Niccolò: "Votiamo. Avanti." Roberta Casini, Lucignano: "O Suez accetta l’emendamento oppure non si concede la proroga." Nicolò Caleri, Pratovecchio Stia: "Sapevo che c’era urgenza di una scadenza del gestore con le banche, ed era una notizia che sapevamo tutti da prima. Se è così credo che dovremmo votare favorevolmente all’estensione."

Mauro Cornioli, Sansepolcro: "Rimango perplesso del fatto che 700mila euro di prestazioni accessorie ora si possono utilizzare per pagare meno la bolletta. Ma quanto ci guadagna Nuove Acque se possono proporci questo abbattimento di soldi in tre anni, addirittura oltre 2 milioni?"

Dopo la discussione l’assessore Sacchetti del Comune di Arezzo ha proposto di sospendere la decisione. La votazione ha visto 12 favorevoli, 14 contrari e 3 astenuti.

Quindi si è andati a votazione dell’unico punto all’ordine del giorno con 19 voti favorevoli, 6 contrari e 4 astenuti. La proroga per Nuove Acque fino al 31 dicembre 2027 è passata con le proposte del Sindaco di Chiusi: ridiscussione delle priorità degli investimenti di Nuove Acque con maggiore attenzione ai territori colpiti dall’emergenza idrica 2017; che le prestazioni accessorie previste per il gestore non siano più attive dal 2024 al 2027; che non vengano applicati dal 1° gennaio 2018 gli aumenti inizialmente previsti.
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