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Nido Cedro, video-sorveglianza, degrado, rifiuti e Playpride. Le interrogazioni in consiglio comunale

Questa mattina alle 8:30 è iniziata una nuova seduta del consiglio comunale. Come da prassi ha preso il via con la presentazione, da parte dei consiglieri delle interrogazioni ai membri della giunta. Si è così sviscerato alcuni argomenti che vanno...

Questa mattina alle 8:30 è iniziata una nuova seduta del consiglio comunale. Come da prassi ha preso il via con la presentazione, da parte dei consiglieri delle interrogazioni ai membri della giunta. Si è così sviscerato alcuni argomenti che vanno dai servizi all'infanzia, alle condizioni delle periferie, dal degrado in centro storico, al sistema dei rifiuti. Altre interrogazioni hanno riguardato il sistema di video-sorveglianza ed il mancato patrocinio alla manifestazione sportiva PlayPride.

Ecco il dibattito in consiglio:

La prima interrogazione è stata presentata da Donato Caporali al vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini:

“ritengo che per le frazioni e le periferie, dove vive il 40% della popolazione, debba essere fatto ancora molto. Le piccole opere, parlo per quelle di importo inferiore ai 100.000 euro, potrebbero essere riunite in un piano ad hoc. Almeno dal prossimo anno, ritengo che il 40% della spesa per le opere pubbliche e la manutenzione sia destinata a queste porzioni di territorio”.

Il vicesindaco ha sottolineato che “esiste un piano di questo genere, lo aggiorniamo quotidianamente grazie al confronto con i cittadini. Tuttavia, tale atto di programmazione non è di competenza del Consiglio Comunale ma della Giunta”.

Sempre per le periferie e le frazioni, Donato Caporali ha sottolineato il problema dei furti, “fenomeni per i quali è stato fatto poco. Se gli organici delle forze dell'ordine non consentono il pattugliamento continuo dell'intero territorio, servono garanzie sussidiarie. Sarebbe bene, ad esempio, emanare un bando per sostenere i cittadini che intendono rivolgersi alla vigilanza privata. Per le frazioni limitrofe al confine con gli altri Comuni, potremmo anche pensare a un coinvolgimento delle stazioni dei carabinieri di Capolona o Castiglion Fiorentino”. Anche Luciano Ralli ha insistito sul tema sicurezza: “sulla PM c'era un piano di formazione degli agenti per cui chiedo se esiste ancora, sull'organico possiamo solo dire che è sempre sottodimensionato, per citare un aspetto puntuale sottolineo che i due vigili alle sedute di Consiglio Comunale potrebbero essere destinati ad altri servizi”.

L'assessore Barbara Magi: “proverò a proporre l'idea del pattugliamento del territorio da parte dei carabinieri dei Comuni limitrofi ma non è certo nostra competenza disporre delle forze dell'ordine. Dentro la cinta muraria sono state fatte azioni di prevenzione e sono stati adottati atti amministrativi come la chiusura di un bar. Sul sottodimensionamento degli agenti, leggi statali bloccano le assunzioni, peraltro non solo sui vigili ma anche sulle scuole”.

Per la videosorveglianza privata – ha aggiunto il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – abbiamo pensato a una procedura per arrivare a costi calmierati per i privati che decidono di installare le telecamere. In sostanza, l'amministrazione emanerà un bando per individuare un soggetto unico che, a costi contenuti per l'appunto, fornisca la videosorveglianza, strumentazione e software, con la garanzia dell'amministrazione di collegarla alle centrali operative delle forze dell'ordine. Siamo il primo Comune d'Italia che sperimenta una procedura di questo tipo, vorremmo fare da apripista per altri”. Barbara Bennati: “la precedente amministrazione ha creduto e investito sulla Fortezza, intervenendo sui 9.000 metri quadrati di questa struttura. Nelle ultime settimane abbiamo invece dovuto registrare la caduta di pietre da alcuni bastioni delle mura, in via Bernardo Dovizi e Piero della Francesca. Questa amministrazione insiste sul turismo come volano e poi sul patrimonio culturale e architettonico cittadino va avanti con interventi spot, senza programmazione. Chiedo che la Giunta si faccia carico di presentare un dossier dal quale si evinca lo stato di conservazione del patrimonio suddetto e un piano per il suo mantenimento e valorizzazione”.

Gianfrancesco Gamurrini ha replicato che la “ricognizione è stata fatta, abbiamo un piano dei costi e dico subito che per tutta la cinta muraria servirebbero 12 milioni di euro. È evidente che vanno fatta delle scelte. Nel piano triennale delle opere pubbliche abbiamo inserito una serie di interventi sia nelle frazioni che per il paramento murario. Quest'anno, è interessata la zona Trento Trieste-scuola Pio Borri. Negli anni successivi lavoreremo su altre porzioni di mura”.

Con la seconda interrogazione, Barbara Bennati è tornata sul tema del “degrado nel centro storico. Aumentano denunce e malcontento dei cittadini per Porta Trento Trieste e Porta San Lorentino. Nel dettaglio, i residenti si lamentano per un allarme sicurezza, per lo stato dei marciapiedi, per la scarsa illuminazione. E ancora: per l'assenza di iniziative funzionali al rilancio del Museo di arte medievale e moderna”. Barbara Bennati ha poi chiesto quale sarà “il futuro del Nido Cedro, che pare sull'orlo della chiusura. Quali sono le reali intenzioni della Giunta su questa struttura e, più in generale, il piano dei servizi all'infanzia per il prossimo triennio”.

L'assessore Lucia Tanti ha risposto che “abbiamo dimostrato le nostre intenzioni fin dalla fine dello scorso anno con l'assunzione di 7 insegnanti a tempo indeterminato. Aspettiamo ancora di poter concretizzare questa scelta a causa di ritardi che non dipendono da noi, che siamo pronti dal dicembre 2015. Nel frattempo abbiamo operato due assunzioni a tempo determinato. Sul Cedro, credo come linea di principio che un'amministrazione abbia l'obbligo di potenziare le risposte razionalizzando i servizi. Il numero dei posti disponibili rimane lo stesso, anzi con questa operazione permettiamo a tutte le famiglie aretine di usufruire di un sistema interamente convenzionato e un sistema educativo davvero integrato”.

Paolo Sisi: “a luglio scadrà il regolamento urbanistico vigente. Il 30 aprile, gli ordini professionali hanno pubblicato un documento con il quale hanno chiesto di aprire un confronto. Le condizioni economiche generali hanno portato alla crisi dell'edilizia, non ancora superata. Sarebbero opportune la chiarezza degli strumenti normativi e che questi ultimi favorissero il riuso. Chiedo quali sono i principi, gli obiettivi e le strategie dell'amministrazione per governare il territorio e quali forme di collaborazione metterà in campo con gli ordini professionali. Orientativamente, quali saranno i tempi per la predisposizione di un nuovo strumento urbanistico?”.

“In realtà – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – scade solo una parte del regolamento urbanistico. Abbiamo deciso di aprire un tavolo di confronto con tutti gli ordini professionali e non solo, anche le categorie economiche verranno coinvolte in modo tale da definire insieme gli obiettivi futuri. Riguardo alle modifiche da introdurre: dovranno trattare non solo la semplificazione normativa ma anche aspetti sostanziali. Le opere di consistenza più modesta devono essere rese possibili con più facilità. Un tema generale dovrà inoltre essere la valutazione dell’efficacia del parametro della superficie utile lorda, la cui pedissequa applicazione nei regolamenti di mezza Italia ha portato a difficoltà interpretative e applicative. Non sarà il caso di tornare al vecchio “volume edificatorio”? Sui tempi, intendiamo arrivare nel giugno di quest'anno a stendere le prime linee-guida e portare il documento in approvazione entro il giugno del 2017”. Alessandro Caneschi: “nel gennaio 2015 il Comune annunciò la disponibilità di 250.000 euro a seguito della partecipazione a un bando regionale per la sicurezza stradale. Tali risorse vennero destinate a coprire le spese per i marciapiedi lungo la strada regionale 71, a Madonna di Mezzastrada, a Vitiano, a Rigutino. L'attuale amministrazione ha deciso di confermare tali interventi eccetto a Rigutino. Tuttavia, ancora nessuna opera. Quali tempi prevedete per l'avvio di questi lavori e perché un tale ritardo? Un sollecito: monitorate la segnaletica orizzontale degli attraversamenti pedonali, in alcuni punti è veramente scadente. Sarebbero utili anche dissuasori ottici”.

Ancora Alessandro Caneschi: “dopo un incontro con i cittadini di Agazzi, siamo venuti a conoscenza di vari problemi che coinvolgono la frazione: dalla velocità eccessiva delle auto all'incrocio di Molin Bianco, dall'illuminazione stradale scarsa ai problemi di smaltimento della acque piovane in alcuni tratti stradali. Quali progetti ci sono per risolverli?”.

“Confermo – ha replicato Gianfrancesco Gamurrini – che ci sono risorse destinate a questa frazione: specie per l'illuminazione in via Chiarini dove vorremmo anche prevedere una fermata del trasporto pubblico locale”.

Alessandro Caneschi: “sul cda di Arezzo Casa, quali criteri seguirà il sindaco per la nomina del rappresentante che spetta al Comune? Ci sarà un bando pubblico?”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “il 24 luglio 2015 è stato votato in Consiglio Comunale un provvedimento sui criteri che disciplinano la nomina di coloro che andranno a ricoprire cariche pubbliche anche nelle società partecipate. Mi atterrò al dispositivo di quella delibera”.

Ultima interrogazione di Alessandro Caneschi: “che fine ha fatto il progetto Utiletà? Destinato ad anziani volontari e pensionati, curato dalle circoscrizioni ha consentito di usufruire di opere di piccola manutenzione, ausili negli attraversamenti stradali in prossimità delle scuole, pulizia parchi. Il progetto aveva un apprezzamento generale e ora risulta non attivo”.

Gianfrancesco Gamurrini: “Utiletà è stato soppresso per due motivi: primo era stata riscontrata una non gratuità del servizio. Le persone erano retribuite con buoni pasto per un costo annuale, per l'amministrazione, di 20/25.000 euro. Abbiamo sopperito assumendo i lavoratori socialmente utili, disoccupati che adesso percepiscono una retribuzione dallo Stato che il Comune ha inteso implementare. Svolgono un lavoro egregio e coprono proprio i lavori che svolgevano i 'nonni' di Utiletà”. Paolo Lepri: “durante lo svolgimento di Oro Arezzo, il servizio di bus navetta era svolto da una società di Napoli. Come è stato affidato questo servizio? Con un bando? E se sì, chi vi ha partecipato?”.

Ancora Paolo Lepri: “siamo costretti ancora una volta a chiedere dati precisi su tutta una serie di voci relative ai rifiuti sulle quali per ora ci è stato risposto in maniera che giudichiamo insoddisfacente: i flussi dei rifiuti secondari, a quanto ammonta il costo di trasporto e conferimento dei rifiuti, il valore della voci 'trattamento' e 'recupero' della raccolta differenziata, il valore dei ricavi da energia elettrica che derivano dagli impianti di Poggibonsi e Arezzo”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “mi interessa sottolineare dei dati politici: la governance del sistema rifiuti è in mano a un organismo composto da 106 Comuni. L'ultima assemblea cui ho partecipato ha mostrato che è un organismo, usando un eufemismo, poco snello. Non a caso, l’assemblea ha deciso di dotarsi di un organo direttivo costituito da 9 sindaci rappresentanti dei Comuni. Bene, sono mesi che questo direttivo non si riesce a formare a causa di veti incrociati. Questo è l'ambiente nel quale il Comune di Arezzo si trova a dibattere. E quando prende la parola, dice in modo chiaro che la politica da seguire è una: l'abbassamento la tariffa. Siamo gli unici a esserci riusciti, per una percentuale del 2,37%. Per adesso da soli ma se trovassimo sponde nell'Ato l'abbattimento tariffario potrebbe essere anche maggiore”. Francesco Romizi: “Chimera Arcobaleno e Uisp organizzano la quarta edizione del Playpride. L'evento ha ottenuto il patrocinio della provincia ma non del Comune. Playpride è lo sport all'insegna dell'integrazione e 180 sono gli atleti iscritti. Perché il Comune non ha concesso il patrocinio? Il sindaco Ghinelli, nell'ottobre 2015, aveva dichiarato in un'intervista radiofonica che a nessuno va vietato il diritto di esprimersi”.

“È una decisione – ha replicato l'assessore Lucia Tanti – di cui mi assumo la responsabilità politica. Intanto, come dato di fatto, non sempre i patrocini vengono concessi. La ragione di questa mancata concessione è presto detta: quando sono in ballo temi caldi, eticamente sensibili o agli onori delle cronache in maniera divisiva, penso che il patrocinio debba solo concedersi se favorisce il dibattito o il confronto di idee diverse. Playpride non è un convegno ma un evento sportivo che celebra, legittimamente, una posizione parziale su temi delicatissimi. Il patrocinio però è di tutta la città e non di una parte”.

Massimo Ricci: “la raccolta punti Esselunga è stata seguita da molte scuole aretine. Ricordo inoltre le iniziative di Eni legate all'energia, di Bic che ha promosso un concorso legato alle fiabe per i bambini della scuola primaria. Conad promuove invece 'Insieme per la scuola'. Questi progetti hanno coinvolto le strutture scolastiche aretine? Cosa si fa per impedire che iniziative di marketing non siano poi occasione di sfruttamento dei minori?”.

L'assessore Lucia Tanti: “ero a conoscenza solo dell'iniziativa di Esselunga e sinceramente non mi sembra il male assoluto. La mia posizione è che noi ci fidiamo degli insegnanti. Si possono sindacare indicazioni improprie ma andare a impedire alle scuole di svolgere le loro attività o compiere scelte gestionali ci sembra un'impostazione non condivisibile”. Luciano Ralli: “la riforma del sistema sanitario toscano è oramai legge. È di pochi giorni fa la nomina del presidente della conferenza dei sindaci della zona socio-sanitaria sudest. Chiedo al sindaco come intende partecipare al processo di attuazione di questa legge per mantenere la qualità dei servizi nella nostra realtà? Pongo inoltre alcune questioni specifiche: la ristrutturazione dell'ospedale San Donato, chiarire se ci siano o meno carenze di personale per questa struttura, l'amministrazione deve inoltre ritrovare un proprio impegno sul tema del disagio giovanile, della salute mentale e delle dipendenze”.

Il sindaco Alessandro Ghinelli: “a oggi il piano di riorganizzazione della parte di Toscana dove è stata inserita Arezzo a seguito della riforma non è uscito. La scelta del presidente, nell'ambito della conferenza della zona socio-sanitaria, ha portato all’elezione di un sindaco grossetano dal momento che nella pesatura delle responsabilità fra le tre province, quella di Grosseto era stata sottovalutata. Questo a significare che la riforma sanitaria, frettolosa per stessa ammissione di chi l'ha fatta, ha partorito per adesso una scelta di questo genere. Nell'ambito della conferenza zonale, ho preteso che fosse messa a verbale una dichiarazione: che non sia fatta la scelta di ridurre finanziamenti o risorse per realtà sanitarie d'eccellenza, come Arezzo. Ci si allinei insomma ai valori più alti piuttosto che fare una media al ribasso. In questi giorni siamo a predisporre le linee guide per la stesura del nuovo piano sanitario. Non posso fare altro, se queste sono le regole, di attenermici. Ma all'interno di queste, vogliamo affermare un'azione che mantenga efficienza alla sanità aretina”.

Massimo Ricci infine ha chiesto “quali ragioni politiche hanno portato alla nomina di Marco Sacchetti ad assessore all'ambiente, in evidente conflitto di interesse fra le sue competenze professionali e la delega al ciclo dei rifiuti”.

“Sono in attesa di ricevere un parere scritto del segretario generale proprio sulla questione del conflitto di interesse – ha rilevato il sindaco Ghinelli – per adesso ricordo di avere avuto avuto, informalmente, dall'ufficio legale un chiarimento che non prospetta alcun motivo di incompatibilità. Posso dire che il legame personale con Marco Sacchetti è nato in ambito accademico, è stato uno dei primi studenti che si è laureato con il sottoscritto. Dopo di che ha affrontato la sua vita professionale, nell'ambito della quale non ho potuto che verificare la sua competenza. E per me la competenza è fondamentale quando c'è da affidare un incarico. Entriamo poi in considerazioni personali. Se l'ingegnere Sacchetti sente, dall’epoca della nomina, di potere svolgere il suo ruolo senza condizionamenti fa bene a continuare a mantenerlo. Da sindaco che lo ha scelto dico che finora ha ben operato e quindi non riconosco affatto i motivi per la sua sostituzione”. Su quest'ultimo argomento ci ha rilasciato un'intervista lo stesso assessore Sacchetti.
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