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Nidi e materne, Mattesini: "Risorse per la Toscana e per Arezzo"

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì il "Piano pluriennale per lo sviluppo del sistema educativo integrato 0-6", scelta contenuta nella legge sulla Buona Scuola e normata con specifico decreto legislativo, che ha fatto proprio un disegno...

Il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì il "Piano pluriennale per lo sviluppo del sistema educativo integrato 0-6", scelta contenuta nella legge sulla Buona Scuola e normata con specifico decreto legislativo, che ha fatto proprio un disegno di legge che porta la firma della Senatrice aretina Donella Mattesini.

“Da oggi i Nidi non saranno più servizi a domanda individuale, ma insieme alle scuole materne costituiranno il "Sistema integrato educativo da zero a sei anni" – spiega Donella Mattesini - La finalità è quella di promuovere la continuità del percorso didattico e concorrere a ridurre gli svantaggi culturali, sociali e relazionali, consapevoli con le scienze pedagogiche e sociali che i primi anni di vita sono determinanti per lo sviluppo cognitivo e relazionale. Ad oggi ci sono troppe differenze tra territori: ci sono Regioni come ad esempio la Toscana che hanno la copertura al 30% ed altre che arrivano appena al 3%.” “Con il Piano Pluriennale approvato dal Consiglio dei Ministri arrivano anche le risorse per lo sviluppo della legge – continua Mattesini - con un specifico Fondo che prevede una cifra par a 209 milioni per il 2017 -alla Toscana sono stati già assegnati 18 milioni e 800mila euro - 224 milioni nel 2018 ed a decorrere dal 2019 una cifra annuale pari a 239 milioni. Risorse ingenti che daranno risposte anche al territorio aretino e che saranno erogate dal Miur direttamente ai Comuni beneficiari, in forma singola o associata, per finanziare interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali. Le risorse sosterranno anche parte delle spese di gestione per l’istruzione 0-6 anni, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie nonché di ridurre i costi che devono sostenere.” “La legge garantisce opportunità di crescita e di benessere alle bambine e bambini e nel contempo offre alle famiglie un servizio di conciliazione tra lavoro e cura dei figli. È' una legge che prevede anche il rafforzamento del coinvolgimento delle famiglie anche attraverso forme di rappresentanza. Un sistema che punta ancor più sulla qualità didattica. Per questo è prevista la laurea per il personale educativo”, conclude la senatrice dem.

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