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Multiutility Toscana ed Estra si intrecciano. Il confronto con i sindacati

Per Galletti “L’aspetto più preoccupante è quello legato all’incastro delle partecipazioni, che inevitabilmente porteranno in tempi brevi verso l’accorpamento in una sola Multiutility dei servizi pubblici locali"

Continua la costruzione della Multiutility Toscana. I vertici dialogano con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria per definire un protocollo d'Intesa. Sul tavolo ci sono infatti le modalità di integrazione dei diversi contratti dei lavoratori delle società che stanno entrando nel soggetto regionale.

L'ultimo tavolo di confronto si è svolto alcuni giorni fa alla presenza di Fabio Berni, segretario confederale Cgil Toscana, di Ciro Recce di Cisl Toscana, di Paolo Fantappiè della Uil Toscana, e dei vertici aziendali, rappresentati dall’amministratore delegato, Alberto Irace, e dal presidente, Nicola Ciolini, con l’obiettivo di discutere i termini del protocollo d’intesa sul processo di costituzione della Multiutility toscana.

"La finalità del protocollo - spiegano dalla multiutility - è quella di gestire il confronto sul processo di costituzione della Multiutility ed i relativi percorsi di fusione, per incorporazione, delle diverse società attraverso il pieno coinvolgimento dei lavoratori e dei sindacati delle aziende interessate. La Multiutility vuole diventare uno strumento idoneo a superare la frammentazione dei servizi pubblici toscani, consentendo un salto su scala industriale in grado di consolidare le tante realtà dei territori, realizzare maggiori investimenti e creare occupazione, sinergie ed efficienze. È condivisa delle parti l’intenzione di strutturare un sistema di relazioni industriali solido, necessario a garantire un confronto proficuo e costante sullo sviluppo dell’iniziativa e, nel prosieguo, sugli assetti definitivi in grado di tutelare l’occupazione, diretta e indiretta, rafforzare il ruolo degli Enti locali e della proprietà pubblica nella gestione e garantire gli investimenti necessari, la qualità dei servizi e il contenimento delle tariffe."

La polemica di Galletti del Movimento 5 Stelle

Irene Galletti, presidente del gruppo del consiglio regionale Movimento 5 Stelle commenta l'intreccio di nomi che proprio dalla Multiutility porta al nuovo cda di Estra. 

“Apprendiamo che è stata trovata un’intesa per la ripartizione delle cariche in seno ad Estra, il colosso Toscano dell’Energia: Nicola Ciolini sarà amministratore delegato e Francesco Macrì, leader aretino di Fratelli d’Italia, con già un incarico nel Cda di Leonardo Spa, ne sarà presidente. Segnale evidente che anche il centrodestra guarda con favore al progetto Multiutility, all’interno del quale potranno collocarsi in futuro proprio Estra ed anche la società aretina che gestisce i servizi idrici. Un disgelo, riporta il quotidiano, avviato qualche mese fa grazie all’interlocuzione dei sindaci di Prato e Firenze, Biffoni e Nardella, artefici e promotori proprio del progetto Multiutility. Risulta del tutto evidente che per portare a termine la quotazione in borsa dei servizi pubblici locali, l'asse politico che il Pd degli amministratori locali ha scelto è con la destra. E si tratta di un blocco di potere e di interessi che assume una rilevanza comparabile a quella della sanità.”

Per Galletti “L’aspetto più preoccupante è quello legato all’incastro delle partecipazioni, che inevitabilmente porteranno in tempi brevi verso l’accorpamento in una sola Multiutility dei servizi pubblici locali. Un soggetto sufficientemente grande da far gola ai fondi finanziari e destinato ad una rapida quotazione in borsa. Tutto ciò ne decreterà la cancellazione di ogni dimensione pubblica esponendo un bene prezioso, come l’acqua, a logiche speculative.”

“La partita delle nomine è solo funzionale all’attuazione del disegno, con una totale subalternità a personaggi che godranno di totale autonomia all’interno della logica spartitoria delle forze politiche di maggioranza, con il supporto del centrodestra.” Secondo la Cinquestelle si tratta di “Una serie di incastri che in estrema sintesi hanno un duplice obiettivo: la finanziarizzazione della Multiutility con borsa e fondi di investimento e l’avvicinamento tra centrosinistra e centrodestra verso un modello privatistico condiviso, che ponga per sempre la parola fine alla ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali.”

“Come Movimento 5 Stelle” promette la consigliera regionale “faremo di tutto per opporci ad una visione tanto scellerata e incurante della volontà dei cittadini, in un momento in cui si assiste ad un peggioramento delle condizioni di vita della popolazione e alla crescita delle diseguaglianze. Fattori che dovrebbero imporre maggiore cautela nella scelta della gestione dei servizi pubblici oggi come non mai essenziali per garantire una maggiore giustizia sociale. In Toscana, ignorando tutto ciò, si sta procedendo spediti verso la finanziarizzazione dei servizi pubblici locali al fine di garantire sempre maggiori dividendi ai privati a discapito della qualità e dell’economicità degli stessi. È proprio il caso di dire che la multiutility conviene a tutti fuorché ai cittadini.”

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