Montevarchi al ballottaggio, tra euforia del centrodestra e prudenza del centro sinistra. Verso gli apparentamenti

Un ballottaggio che scuote Montevarchi. Dopo 40 anni nei quali il comune valdarnese è stato guidato dal centro sinistra, nell'ultima tornata elettorale - complice lo scossone interno al Pd degli ultimi mesi e la "scissione" che ne è conseguita con la corsa singola del sindaco uscente Francesco Maria Grasso - la performance della coalizione di centro destra ha ottenuto risultati migliori. Tanto che la candidata Silvia Chiassai ha staccato di circa 3 punti in percentuale Paolo Ricci.

E il 19 sarà il momento della verita. Con un delicato ago dalla bilancia che è rappresentato da quegli elettori - oltre il 19 per cento - che domenica scorsa hanno espresso la loro preferenza per Grasso. Dove andrà il loro voto? Centro destra o centro sinistra, è questo ora il dilemma.

Da parte di Grasso nessuna dichiarazione pubblica di apparentamento. Anche se prima delle elezioni aveva più volte detto che in caso della sua uscita dalla corsa avrebbe sostenuto il centro sinistra.

Di fatto il primo partito resta comunque il Pd che si è accaparrato il 19,85 per cento delle preferenze. Le due liste civiche hanno appoggiato Ricci hanno poi portato un 9,3 per cento (Avanti Montevarchi) e un 5,89 per cento (Montevarchi Futura). Nel centro destra, Forza Italia ha catalizzato l'8,77 per cento dei voti, mentre la parte più consistente dell'elettorato ha scelto la lista civica Prima Montevarchi (15,36 per cento), per la Lega Nord invece un 4,8 per cento. Il Movimento 5 Stelle ha guadagnato il 9,68 per cento dei voti, mentre la lista che sosteneva Grasso - Montevarchi democratica - il 17,32.

REAZIONI

A Facebook il sindaco uscente affida solo in suoi ringraziamenti.

E' giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede nell'impegno civile.

Un grazie ed un ringraziamento di cuore a tutti i concittadini di Montevarchi per l'affetto che mi hanno dimostrato in questa campagna elettorale e per il riconoscimento del lavoro svolto a favore della nostra Città. Sono e sarò sempre a Vostra disposizione. Complimenti a Silvia Chiassai e a Paolo Ricci per l'ottimo risultato raggiunto con l'augurio che possano governare Montevarchi con lo stesso amore e con lo stesso impegno tenace, costante e quotidiano che il sottoscritto ha messo in questi cinque anni. Buona strada.

E anche Ricci ringrazia sui social:

Un grazie ai tanti elettori che hanno espresso la loro fiducia nella coalizione che mi ha sostenuto in questo primo turno elettorale.

Un risultato che ci stimola a lavorare ancora di più, per vincere il ballottaggio del 19 giugno.

Un enorme grazie va anche a tutti coloro che, a vario titolo, hanno lavorato in queste settimane e speso molto del loro tempo per me: li ringrazio idealmente uno per uno, perché siete stati veramente importanti per garantire al progetto politico nato in questi mesi di diffondersi, svilupparsi e coinvolgere sempre più persone.

Ci aspettano giorni impegnativi, che affronteremo con la serietà e la forza delle nostre idee e del nostro progetto.

Per questo, mettiamoci subito al lavoro: non c'è tempo da perdere!

E grande l'entusiasmo di Silvia Chiassai che durante lo spoglio ha dichiarato:

I risultati per ora ci rendono molto felici. Abbiamo condotto una campagna centrata sulle necessità dei montevarchini e adesso è il momento di valutare se i cittadini decideranno di cambiare. Vedremo cosa decideranno i cittadini nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Dopo 40 anni noi siamo pronti a governare. Ma adesso, per prima cosa aspettiamo i dati definitivi”.

Intanto a dare commentare il voto la lista Montevarchi Alternativa:

"Montevarchi Alternativa" vuole dare un segnale forte di coerenza al proprio elettorato dichiarando che non farà apparentamenti con nessuno dei due litiganti perché trattasi di due destre, diverse ma nella sostanza uguali, due facce della medesima medaglia, in cui programmi e ideali di sinistra come l’integrazione, le politiche inclusive e la pubblicità dei servizi di base non vengono portate avanti e quindi non daremo neanche indicazioni di voto, come già abbiamo avuto modo di affermare in più di un'occasione: starà al sentimento e al giudizio di ogni singolo elettore scegliere chi avere come Sindaco per i prossimi 5 anni, le imposizioni non sono nel nostro DNA, né tantomeno le sparate elettorali.

Per un progetto come il nostro, che vuole portare avanti una politica diversa, la campagna elettorale non è il miglior strumento per iniziare, ma è ora che il cammino riparta costruendo un rapporto con i cittadini reale e continuo lavorando anche da fuori il consiglio comunale.