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Domenica, 28 Aprile 2024
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Migranti, Nisini all'assessore Bugli: "Il progetto di accoglienza venga esteso anche agli aretini in difficoltà"

Un intervento dai toni aspri quello degli assessori alle Politiche Abitative dei Comuni di Arezzo e Cascina (PI) sul progetto d'accoglienza per migranti della Regione Toscana. I due assessori hanno anticipato in una nota le tematiche che verranno...

Un intervento dai toni aspri quello degli assessori alle Politiche Abitative dei Comuni di Arezzo e Cascina (PI) sul progetto d'accoglienza per migranti della Regione Toscana. I due assessori hanno anticipato in una nota le tematiche che verranno poste in una interrogazione presentata dal consigliere Jacopo Alberti ne prossimo Consiglio Regionale. Tiziana Nisini ed Edoardo Ziello parlano di una Regione che si improvvisa "agente immobiliare" e chiedono all'assessore Bugli di estendere questo progetto anche ai toscani in difficoltà.

nisini_tiziana-21"Nel mese di Luglio la Regione Toscana a guida Rossi ha lanciato il progetto di accoglienza dei migranti a domicilio, mettendo - addirittura - a disposizione un numero della stessa istituzione funzionale allo smistamento dei presunti profughi nelle abitazioni private, muovendosi sulla stessa linea delle politiche albergative poste in essere dal governo centrale.

La Regione, quindi, si improvvisa ad agente immobiliare pur di adempiere all'obbligo d'accoglienza, imposto dal proprio Governatore. In pratica, le famiglie toscane possono chiamare il numero messo a disposizione dalla Regione al fine di poter dare il proprio consenso ad accogliere un certo numero di migranti, in base alle proprie disponibilità abitative.

Da un'analisi esterna del progetto che abbiamo fatto ci risultano poco chiare le coperture finanziarie dell'iniziativa della Regione, ad esempio se esiste una percentuale che introita l'ente ad ogni assegnazione di migranti, nei vari alloggi messi a disposizione dalle ancora poche famiglie toscane richiedenti e soprattuto come verranno ripartire le risorse tra le famiglie accoglienti e le cooperative locali.

Noi davamo per scontato che un progetto di tale portata umanitaria e sociale venisse inteso prioritariamente per i tanti cittadini italiani in condizioni di povertà e invece come al solito le nostre speranze sono state mal riposte. Per questo pensiamo che di fronte ad una situazione economica come quella attuale, che spesso si configura come concausa ovvero causa principale dell'emergenza sociale, che vivono tantissime famiglie italiane, presenti all'interno dei comuni della Toscana, sia inaccettabile e discriminatorio nei confronti di quest'ultime, in piena emergenza abitativa, istituire un servizio del genere che viene coadiuvato dall'intera macchina regionale, escludendole a priori.

Considerato che le stesse famiglie escluse sono quelle che in passato hanno contribuito a costruire l'attuale sistema di welfare, chiediamo all'Assessore Bugli, di estendere tale servizio di ospitalità anche a loro, in quanto riteniamo moralmente ingiusto l'atteggiamento della Regione Toscana nei confronti dei propri connazionali che hanno, parafrasando l'intervento del nostro Segretario Federale, Matteo Salvini, soltanto "la sfiga di essere cittadini italiani".

Spesso noi leghisti veniamo tacciati di razzismo da parte delle forze politiche di Sinistra, ma in questo caso siamo noi che a gran voce accusiamo il progetto immigrazionista e terzomondista di essere razzista nei confronti degli ormai pluri vessati cittadini italiani.

Proprio per questo abbiamo chiesto, attraverso lo strumento dell'interrogazione, che presenterà il nostro Consigliere Jacopo Alberti, nel prossimo Consiglio Regionale utile, un'analisi dettagliata della questione e la possibilità di estendere il progetto anche ai tanti nuclei familiari toscani in piena difficoltà economica", concludono gli Assessori Nisini e Ziello.
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