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M5S: "Preoccupati per l'ennesima trasferta della Madonna della Misericordia"

L'intervento del M5S sul trasferimento della Madonna della Misericordia a Milano. Il MoVimento 5 Stelle Arezzo esprime grande preoccupazione per l’ennesima trasferta della tavola “Madonna della Misericordia”, parte integrante e più nota del...

L'intervento del M5S sul trasferimento della Madonna della Misericordia a Milano.

Il MoVimento 5 Stelle Arezzo esprime grande preoccupazione per l’ennesima trasferta della tavola “Madonna della Misericordia”, parte integrante e più nota del Polittico di Piero della Francesca, da Sansepolcro a Milano.

Ci preme riportare all’attenzione dei cittadini e degli amministratori locali la vicenda inerente “ I viaggi di Piero” sollevata dal MoVimento 5 Stelle Sansepolcro, in quanto valutiamo INACCETTABILE che il Sindaco Cornioli abbia intrapreso in totale autonomia una decisione inerente un’opera d’arte di valore inestimabile, senza consultare il Consiglio comunale e i cittadini stessi di Sansepolcro. La scelta di prestare al sindaco Sala di Milano la Madonna della Misericordia è stata semplicemente “comunicata” ai componenti della commissione Cultura, e dopo poche ore la notizia è stata resa pubblica dalla pagina Facebook del Sindaco di Milano.

L’ennesima trasferta dell’opera di Piero della Francesca rappresenta un danneggiamento dal punto di vista turistico, oltretutto durante il periodo natalizio, anche per il Comune di Arezzo, che insieme a Monterchi e Sansepolcro costituisce un circuito di visita per chi viene in questo territorio a conoscere la storia delle opere inserite nell’ambiente di Piero della Francesca.

Ma l’aspetto più grave è che verrà esposta a Milano una parte del Polittico, la rappresentazione centrale della Madonna della Misericordia, snaturando l’essenza stessa dell’opera di Piero legata al significato del termine “polittico”, ovvero quella di essere un’opera composta da più elementi che in questo caso vengono separati.

L'operazione di smembramento è un fatto gravissimo in quanto l’opera nasce ed è concepita come un tutt’uno, con una sua integrità logica e formale. I cosiddetti “lati della pala” non sono infatti parti secondarie rispetto a quella centrale ma costituiscono un unicum narrativo e pittorico. Questo senza considerare che necessitano di una uniformità di ambiente, trattamenti e processi di conservazione. Si noti che qualsiasi manuale di Storia dell’arte spiega che Piero ha posto al centro del suo Polittico una fascia centrale in cui ha dipinto la Madonna della Misericordia e i santi che la affiancano su tre tavole distinte, ma unite pittoricamente, quindi indivisibili.

Il principio base, la ratio del codice dei Beni Culturali (art.66, comma2 b) sancisce il divieto di far uscire un’opera quando questa costituisce “il fondo principale di un museo”, ed il fatto che la Madonna della Misericordia di Piero lo sia per il “Museo Civico Piero della Francesca” nella città di Piero è indubbio; questo status di “fondo principale” stabilisce quindi l'inamovibilità dell'opera, che MAI dovrebbe essere trasferita ma piuttosto tutelata nella sua integrità.

Stupisce e merita una riflessione l’assenza di dibattito sul tema da parte di estimatori e studiosi di Piero della Francesca, così come l’assenza di un intervento pubblico da parte della oramai “lontana” Soprintendenza o, ancor più fondamentale, del Ministero con i suoi “organi periferici”, attraverso i quali dovrebbe far applicare le leggi per la Tutela del Patrimonio (art. 9 della Costituzione). Il Comune di Sansepolcro, nella figura del sindaco Cornioli e della sua Giunta starebbe agendo contro la normativa e soprattutto ignorando ciò che Piero ha lasciato "impresso" sull'indivisibilità della propria opera.

Ci piacerebbe leggere i documenti ufficiali che giustificheranno il “pellegrinaggio di Piero”, chiediamo di comprendere i motivi reali per cui il sindaco Cornioli abbia concesso questa trasferta da Sansepolcro a Milano, in quanto la reputiamo una scelta decisamente non vantaggiosa, per il territorio, il patrimonio artistico, e per la collettività interessata. Esortiamo il sindaco Ghinelli ad intervenire, consigliando al Primo Cittadino di Sansepolcro di evitare tale spreco di risorse ed energie per viaggi “inutili e pericolosi” delle opere di Piero della Francesca, che invece concentri i suoi sforzi, insieme ai colleghi toscani, umbri e marchigiani per permettere che il progetto “Terre di Piero” si realizzi concretamente e possa divenire il prossimo sito UNESCO, sicuramente Piero lo ringrazierebbe di questo.

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