"Non vogliamo entrare in merito a tutto quello che concerne il cambiamento climatico come, l’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, il buco dell’ozono e quant’altro, ma ci vogliamo limitare alle ordinanze emesse da quasi tutti i comuni della vallata, compreso quello di Terranuova Bracciolini relativo alla restrizione nell’uso di acqua potabile".

Inizia così una nota dell'opposizione a Terranuova Bracciolini.

Detto questo però ci preme sottolineare che siamo d’accordo con queste ordinanze, ma altresì siamo convinti che anche il gestore, nel nostro caso Publiacqua, ha dei doveri nei confronti dei cittadini, come quello di riparare le condutture/tubazioni che trasportano l’acqua potabile. Nella frazione di Piantravigne c’è una perdita di acqua da più di un mese e Publiacqua ne è a conoscenza da circa venti giorni perché lo ha segnalato tramite apposito segnale di riconoscimento, ma nonostante le varie segnalazioni effettuate dai cittadini, latitano nell’effettuare l’intervento risolutivo di riparazione. A questo punto ci chiediamo: perché devono essere sempre i cittadini a rispettare le leggi, mentre queste società private possono fare il bello e il cattivo tempo senza che nessuno le controlli? La privatizzazione in questo caso doveva portare alla collettività dei benefici, sia in bolletta che nei servizi dovuti al cittadino e invece? Bollette sempre più care e servizi più scadenti. Vogliamo inoltre ricordare al sindaco di Terranuova Sergio Chienni, che il Comune che lui rappresenta è socio azionario di Publiacqua e che i cittadini quanto meno si aspettano che, con la sua autorità, pretenda e faccia pressione nei confronti del gestore affinchè si risolvano tali e incresciose problematiche.