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23 giovani assunti per assistere i viaggiatori nei treni di Arezzo, Siena, Pisa, Firenze e Grosseto

L'impegno del consiglio regionale della Toscana per la stabilizzazione. In tutta Italia sono 120

Approvata all'unanimità dal Consiglio regionale della Toscana la mozione presentata da Sì-Toscana a sinistra sulla situazione degli addetti all'assistenza dei viaggiatori sui treni regionali. L'atto firmato da Tommaso Fattori e Paolo Sarti, impegna la giunta nei confronti di Trenitalia e del Ministero dell'economica e delle finanze per sollecitare l'individuazione "del percorso più opportuno" che favorisca la stabilizzazione dei giovani addetti all'assistenza ai viaggiatori per il trasporto regionale, in servizio durante il 2018 attraverso contratti di somministrazione. Un percorso cioè, che valorizzi l'esperienza e le competenze acquisite, eventualmente basando proprio su queste la "selezione del personale da assumere". La mozione ricostruisce la vicenda che, nel caso della Toscana, ha riguardato 23 giovani assunti (120 in tutta Italia), impegnati fra le stazioni di Firenze, Pisa, Siena, Arezzo e Grosseto. Si precisa che in questo anno i ragazzi hanno ricevuto una formazione costante, riferita sia alla complessa regolarità del sistema ferroviario, sia ai "rimedi da attuare di fronte a delle irregolarità riscontrate". Trenitalia, si legge nell'atto votato, di recente ha deciso di procedere a una serie di assunzioni attraverso contratti a tempo indeterminato previa somministrazione di test di ingresso, con "procedura aperta all'esterno che però non ha previsto che l'esperienza maturata dai giovani già in servizio contasse ai fini della scelta".

La convocazione per i test "è avvenuta con una sola settimana di preavviso"; si è trattato di test psico-attitudinali basati "su principi matematici e ragionamenti logici" e "non attinenti alle mansioni per le quali è stato avviato il reclutamento di personale". In Toscana, continua la mozione, sono in tutto 9 i giovani addetti non ammessi e i respinti. La situazione è rimasta invariata nonostante i ferrovieri toscani abbiano raccolto "in pochi giorni quasi 300 firme in calce a un documento di elogio dell'operato di giovani colleghi, chiedendone il mantenimento in servizio".

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