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Terreni edificabili della Catona: Imu più alto richiesto dal 2019. C'è un progetto per mitigare il rischio idraulico

Sul piano di sviluppo residenziale della Catona ci sono ancora dubbi e interrogativi ed emerge che i proprietari attuali dei terreni hanno ogni anno cartelle Imu in base all'edificabilità, ma non c'è possibilità di costruire attualmente

Due interrogazioni in consiglio comunale sul piano di sviluppo residenziale della Catona dopo l'approfondimento di Arezzo Notizie. A presentarle sono stati i consiglieri comunali del Pd Alessandro Caneschi e Giovanni Donati e di Scelgo Arezzo Marco Donati e Valentina Sileno. Al centro il dibattito sull'edificabilità dei terreni, un'area da 25 ettari, e la contemporanea impossibilità di costruire da parte dei privati perché c'è un vincolo di pericolosità idraulica molto elevata e che richiede opere di abbattimento del rischio importanti. Qui è previsto però che possano sorgere 560 unità abitative. Qui i proprietari dei terreni si vedono richiedere l'Imu più alto, collegato appunto al fatto che non sono più agricoli ma edificabili, dal 2019.

L'interrogazione di Alessandro Caneschi e Giovanni Donati

Caneschi ha presentato l'interrogazione rivolgendola al sindaco Ghinelli e all'assessore Lucherini e ha chiesto nello specifico "se gli interventi previsti nel Piano triennale delle opere pubbliche andranno a ridurre la pericolosità idraulica della zona oggetto di espansione per consentire la sua edificabilità; se sono previste a carico dei lottizzatori altre opere necessarie per la riduzione del rischio idraulico della zona; che venga presa in considerazione, vista la classificazione dell'area (pericolosità idraulico molto elevata I.4) la riduzione dell'Imu per i proprietari dei terreni fino a quando non saranno eseguite le opere di riduzione del rischio idraulico."

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L'interrogazione di Marco Donati e Valentina Sileno

Donati ha rappresentato all'aula il contenuto dell'interrogazione sull'area della Catona e ha posto l'interrogativo all'assessore Lucherini "per sapere se è a conoscenza di un progetto preliminare, donato gratuitamente anni fa all’amministrazione comunale, che ovviava ai problemi di pericolosità idraulica al massimo livello, ipotizzando la realizzazione di un canale il quale, raccogliendo le acque displuviali dalle colline le dirigeva, con orientamento naturale da est a ovest, verso il Crocefisso delle Forche, per poi recapitarle nel torrente Castro. Tale progetto intercettava solo zone agricole limitando gli aspetti espropriativi; e quali azioni intenda mettere in campo l’amministrazione per ovviare alle problematiche di natura idraulica che caratterizzano l’area di sviluppo residenziale della Catona."

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Le risposte degli assessori adesso, altre per scritto

L’assessore Francesca Lucherini ha ribadito che “la lottizzazione della Catona è stata inserita nel piano operativo a seguito dell’approvazione del Genio Civile della Regione Toscana” mentre l’assessore Marco Sacchetti ha ricordato che “dopo il 2015 è stato realizzato un intervento da parte di Nuove Acque su viale Santa Margherita per mitigare il rischio idraulico nella zona e che l’amministrazione comunale sta elaborando un progetto che tiene conto di quello fornito dal tecnico citato da Marco Donati”. Poi per le altre richieste gli assessori hanno annunciato che manderanno risposta scritta per le altre domande su Imu e piano delle opere pubbliche.

Nel video gli interventi di Lucherini e Sacchetti e le risposte di Caneschi, che ha ribadito come mancassero le risposte alle sue domande e di Donati.

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