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Il Pd di Bibbiena attacca Bernardini: "Ma quale odio è un dibattito sano e democratico, lei non ci rappresenta"

"Fusione a tutti i costi, ma solo tra Bibbiena ed Ortignano‐Raggiolo: questo è il Casentino Unito di Bernardini, che dal Comune Unico passa al Comune di Bibbiena‐Ortignano‐Raggiolo, nome difficile anche da scrivere. Sarà forse l’incapacità di...

"Fusione a tutti i costi, ma solo tra Bibbiena ed Ortignano‐Raggiolo: questo è il Casentino Unito di Bernardini, che dal Comune Unico passa al Comune di Bibbiena‐Ortignano‐Raggiolo, nome difficile anche da scrivere. Sarà forse l’incapacità di amministrare “insieme agli altri”, manifestata con l’uscita dalle gestioni associate nel 2010, che lo fa rincorrere da anni una qualsiasi fusione. Dice di voler unire, ma fino ad oggi ha diviso, ostacolando l’unione dei servizi di vallata, tanto che il Comune di Bibbiena gestisce i lavori pubblici con Subbiano e Castiglion Fiorentino, mentre appalta servizi sociali da solo, con i suoi utenti altrove. Il Casentino non ha bisogno di tifoserie, di tensioni, di divisioni."

Il Pd di Bibbiena attacca il sindaco di Bibbiena Bernardini e il suo progetto di fusione con Ortignano Raggiolo, sottolineando come questo non rappresenti affatto lo spirito di cambiamento del Pd.

"Le funzioni di area vasta sono ancora in alto mare (urbanistica, acqua, rifiuti, ecc..) così come quei progetti che portano finanziamenti mirati (basti pensare alle aree interne ...). La prospettiva di fusioni tra tutti i comuni non va certo abbandonata, ma il Casentino è fermo da anni per le ambizioni personali del Sindaco di Bibbiena. La sua personale candidatura non è sul piatto perché è scontata. Il Sindaco non sta portando avanti nessun progetto politico, non ha scardinato nessun vecchio meccanismo, non si è opposto a nessuna gestione politica. La chiusura del punto nascita e l’ospedale di Bibbiena ne sono la prova, con Bernardini prono ad avallare le scelte del sistema, avvalendosi della lista civica perché l’imprenditore prestato alla politica diventi politico a vita.

Ma non era quello che lei combatteva? E cosa ha fatto in un decennio per cambiare il sistema? Nella gestione dell’acqua si è fatto promotore della proroga a Nuove Acque con tariffe invariate. Nella gestione dei rifiuti non ha fatto nulla per incentivare la raccolta differenziata, nemmeno un centro di raccolta, è più comodo utilizzare quelli degli altri . Per la crisi di Banca Etruria? Quali parole ha speso? Ci dice che ha fatto grande Bibbiena e il suo territorio, con lavori importanti che ne hanno migliorato l’immagine, la fruibilità, il decoro, bloccati prima da chissà quali logiche.

Sull’immagine e il decoro di Bibbiena ci viene quasi da ridere: lasciamo la risposta ai residenti che ci vivono. Sulle grandi opere fatte si dimentica che molte sono state finanziate dalla Regione Toscana e dal Governo Renzi – Gentiloni, o già avviate dall’amministrazione Ferri, che ricordiamo con affetto.

Per dire che “non è attaccato alla poltrona” richiama l’odio politico che si traduce in critiche vuote di logica. Ma quale odio sindaco. E’ un semplice dibattito, sano e democratico. Sono dieci anni che nessuno le dice nulla e che fa cosa le pare, compreso i supermercati. Noi vogliamo alternanza, moralità, unità, che lei non ci garantisce. Lei, dopo dieci anni di governo, non rappresenta più il cambiamento che il Partito Democratico vuole sostenere."

Una presa di posizione forte che potrebbe rompere qualche schema in chiave elezioni del nuovo presidente della Provincia.
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