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Il M5S Arezzo: "Ato Toscana Sud, avevamo segnalato anomalie 2 anni fa"

Il M5s Arezzo interviene con una nota sull’operazione Clean City in merito all'Ato Toscana Sud dei rifiuti. Troviamo “stupefacente” - si legge nella nota - il grido di allarme e indignazione sollevato da alcuni “attori” del panorama politico...

Il M5s Arezzo interviene con una nota sull’operazione Clean City in merito all'Ato Toscana Sud dei rifiuti.

Troviamo “stupefacente” - si legge nella nota - il grido di allarme e indignazione sollevato da alcuni “attori” del panorama politico aretino. Eppure niente di tutto questo avrebbe dovuto stupirli.

La “falla” del sistema rifiuti nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena era stata individuata, studiata e segnalata quasi due anni fa, in tempi non sospetti, da attivisti e portavoce dei Comuni coinvolti del MoVimento 5 Stelle con due mozioni frutto dell’operazione Rifiutopoli.

Fu rilevato che il contratto sottoscritto con Sei Toscana ed approvato da Ato Rifiuti era stato rimaneggiato rispetto allo schema di contratto approvato dalla Giunta regionale “ben oltre le limitate modifiche”, alterando la sostanza stessa della base di gara, ad esempio “sono state inserite voci di costo del servizio che hanno comportato un incremento del corrispettivo superiore a 12 milioni di euro”.

E ancora: “è stata inserita ex novo una previsione assolutamente e manifestamente sfavorevole per l’Autorità di Ambito”, ovvero, Ato Toscana Sud si impegnava a risarcire l'intero valore degli investimenti effettuati da Sei Toscana, nel caso in cui il contratto fosse stato rescisso anzitempo, anche nell’eventualità che questa necessità derivasse da colpe attribuibili al gestore, Sei Toscana. Incredibile, ma vero.

Ricordiamo il Consiglio comunale DESERTO di Arezzo quando affrontavamo l’argomento, con il portavoce Lucio Bianchi che parlava ad una VERGOGNOSA platea assente.

E i Sindaci dei Comuni che non hanno voluto approfondire, senza il minimo sussulto? Nessuno di questi ‘grandi esperti’ all'Assemblea Ato ha sollevato dubbi sui dettagli del contratto, in fase di sottoscrizione? Troviamo davvero sconcertanti le reazioni del “Padrino” di ATO, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, strenuo difensore di questa ‘organizzazione’ dagli albori tanto da averla definita un “esempio esportabile”, che ora, di fronte alle inchieste del GIP fiorentino, non sentendosi minimamente responsabile della situazione, si stupisce per tali “fatti gravi che hanno favorito interessi privati” (…). Ma la “politica toscana” di questi anni ci ha insegnato che non c'è mai fine al peggio.

Ed ecco infatti che l'infaticabile Presidente Rossi dichiara di essere pronto ad istituire una Commissione di inchiesta regionale sulle tariffe del Servizio Rifiuti, e di aver deciso di passare dall'attuale modello trino di Ato composto da Ato Toscana Sud, Ato Costa ed Ato Centro, ad uno solo.

Per il patron Rossi la soluzione sarebbe un Ambito Territoriale Ottimale unico, ancora più grande, dove sarà più difficile controllare, ulteriormente lontano dalle esigenze dei Comuni e dei cittadini, ma soprattutto meno flessibile nella gestione dello smaltimento/recupero rifiuti.

Gli effetti negativi delle politiche di Rossi sono sotto gli occhi di tutti, dal fallimento totale dell’accorpamento delle Apt in un'unica agenzia per il turismo, alla riforma delle Asl, ridotte quest’anno da 12 a 3, decisioni che invece di produrre risparmio hanno causato un buco di 40 milioni di Euro per chiudere il bilancio in pareggio.

L’inopportuna nomina di Tacconi da parte del Sindaco di Arezzo e Presidente di Ato Toscana Sud ing. Alessandro Ghinelli dimostra l’assurdità di un sistema politico che garantisce continuità nelle direzioni sbagliate. Enzo Tacconi, il “Responsabile” del corretto svolgimento della gara che ha portato all’operazione del GIP di Firenze, viene definito nell’ordinanza dal Giudice per le indagini preliminari uno “schermo per dare veste di correttezza formale alle decisioni adottate nella gara d’appalto".

A questo punto, caro Sindaco/Presidente Ghinelli ci aspettiamo che rassegni le Sue dimissioni da Ato Toscana Sud, un Ente che presenta ormai profili riconosciuti pubblicamente di corruzione, oltre che di illegittimità, e che ha prodotto e probabilmente continuerà a provocare danni alla collettività, mettendo in forte imbarazzo tutta la città di Arezzo.
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