I perché del 'no' al referendum del 4 dicembre. Demos tra i contrari

Demos si schiera tra il coro dei contrari alla riforma costituzionale. Ecco perché:

La ragione di votare NO al referendum del prossimo 4 dicembre assume anche un " sapore " eminentemente locale e territoriale.

E' certamente noto ai più che, nella malaugurata ipotesi che si dovessero affermare i SI, il cittadino non potrebbe più esercitare il sacrosanto diritto di votare per scegliere direttamente, con il proprio consenso, il rappresentante in Senato del territorio in cui vive : un ramo del parlamento composto da cento membri, seppur formato per lo più da sindaci e consiglieri regionali, non consentirebbe alla gran parte delle realtà territoriali italiane di trovar rappresentanza.

Invece non è saputo da tutti che la vittoria del SI darebbe il colpo di grazia alle Province: in un momento in cui va progressivamente aumentando il rammarico e la consapevolezza del grave danno che la scomparsa degli enti amministrativi di prossimità ( in primis le circoscrizioni ) arreca alla democrazia partecipata, si prova a perseverare nell'errore affossando definitivamente un importante ente territoriale, come la provincia, vicino al cittadino.

Ci pensino bene le persone quando andranno a votare il prossimo 4 dicembre, salvo poi lamentarsi, ad esempio, che non ci sono più aiuti economici, mirati ai bisogni del territorio, per la frequenza di percorsi formativi di qualifica, riqualificazione atti l'inserimento od il re inserimento nel mondo del lavoro, perché scomparsa la Provincia, la delega della formazione professionale è passata alla Regione

Votare NO è uno dei molteplici strumenti per evitare il pericolo che la politica si allontani ancora di più dal cittadino e dai suoi bisogni