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Giovedì, 28 Marzo 2024
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I grillini senesi contro Leonardo Franci: "Per sfidare Padoan candidati sconosciuti e non del territorio"

I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle di Siena si scagliano contro la candidatura scelta dal nazionale, del montevarchino Leonardo Franci nel loro collegio, all'uninominale alla Camera. Sfiderà in sostanza l'ex ministro Pier Carlo Padoan...

I rappresentanti del Movimento Cinque Stelle di Siena si scagliano contro la candidatura scelta dal nazionale, del montevarchino Leonardo Franci nel loro collegio, all'uninominale alla Camera. Sfiderà in sostanza l'ex ministro Pier Carlo Padoan nella terra del Monte Dei Paschi dove è candidato anche un altro economista, Claudio Borghi della Lega.
".... Trovarsi tra i candidati del proprio collegio personaggi non espressione dei territori, anche sconosciuti che non hanno mai svolto con il dovuto impegno il ruolo di attivista (ma anzi in alcuni casi avendo atteggiamenti anche in qualche forma ostili agli stessi portavoce eletti), o comunque persone considerate divisive, o “chiacchierate” a livello personale o imprenditoriale, anche per esperienze in altri partiti, è una cosa che mette in serio imbarazzo chi ancora crede nei valori fondanti del MoVimento 5 Stelle."

Il riferimento è palese alla storia di Leonardo Franci che avevamo raccontato anche sulle colonne virtuali di Arezzo Notizie e che aveva fatto scalpore finendo anche tra le segnalazioni di Diego Bianchi all'interno dell'ultima puntata di Propaganda Live.



Alcune ore dopo la notizia della sua candidatura è infatti stato reso noto che era stato candidato nel suo territorio del Valdarno per altri partiti e che risultava iscritto alla Lega.
"Ribadiamo che la scelta di questi deve essere basata su fiducia totale e fatti certi in materia di merito e competenze, oltre alla chiara appartenenza al Movimento 5 Stelle, certificato da attivismo e impegno quotidiano nei propri territori. Non possiamo certo pensare che possa essere accettato il principio della “scelta dall’alto”, per conoscenza personale, o per lo sguardo a chi detiene ruoli di primo piano come rappresentanti di aziende, o società sportive, o similari: abitudini che lasciamo volentieri ai partiti tradizionali. Per quanto riguarda il collegio di Siena riteniamo estremamente inopportuno e grave il fatto di non avere espresso alcun esponente appartenente alla cultura del territorio, in un momento in cui anche le altre forze politiche hanno proceduto con analogo censurabile comportamento. Cosa aggravata dal fatto che alla provocatoria candidatura del Ministro dell’Economia e Finanze Padoan da parte del PD, andava sicuramente contrapposta una figura con storia personale, specifiche e professionalità importanti, anche all’interno del MoVimento Siena 5 Stelle, invece di una figura sconosciuta al territorio e con trascorsi politici e professionali quantomeno opinabili. Rimaniamo tuttavia orgogliosi di essere – concludono i pentastellati – ad oggi, l’unica forza politica che, in questi 12 anni di attività sul territorio, ha avuto il coraggio di battersi per la verità su quanto accaduto alla Banca MPS. E continueremo a farlo”.

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