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I fatti di Laterina in Parlamento. Pesco: "Dispiegamento di forze dell'ordine senza motivo"

Era una soleggiata domenica di settembre, il 25 per la precisione. I risparmiatori azzerati di Banca Etruria, Carife, CariChieti e Banca Marche insieme a delegazioni delle banche venete si erano dati appuntamento a Laterina, città diventata...

Era una soleggiata domenica di settembre, il 25 per la precisione. I risparmiatori azzerati di Banca Etruria, Carife, CariChieti e Banca Marche insieme a delegazioni delle banche venete si erano dati appuntamento a Laterina, città diventata simbolo della protesta montata nelle ore successive al 22 novembre 2015, quando si iniziò a capire la portata e le conseguenze del famigerato decreto Salva-banche che azzerò le azioni in possesso dei soci delle banche, i loro diritti e le obbligazioni subordinate.

A Laterina, paese del Ministro Boschi e del padre Pier Luigi, per 8 mesi vice presidente di Banca Etruria, ad accogliere i risparmiatori c'era un dispiegamento di forze inaspettato, composto da personale in borghese come il reparto della Digos, volanti della polizia, pattuglie di carabinieri e qualche camionetta della celere. Insomma Laterina era un paese blindato, off limits la strada che costeggia la casa della famiglia Boschi.

Il video della protesta a Laterina, dal blocco del ponte al dispiegamento di forze in tutto il paese

Proprio questi fatti sono arrivati fino in Parlamento con una interpellanza presentata da Daniele Pesco del Movimento Cinque Stelle e firmata tra gli altri da Alberti, Villarosa e Gagnarli che seguono da vicino le vicende legate alle banche, nonchè dai leader del movimento Di Maio e Di Battista.

L'interpellanza è indirizzata al presidente del Consiglio dei Ministri, e poi al Ministro dell'INterno, a quello dell'Economia e delle Finanze e per finire alla stessa Maria Elena Boschi, del dicastero per le riforme costituzionali.

Pesco ha chiesto queste spiegazioni:

chi e per quali motivazioni abbia deciso un tale eccessivo dispiegamento di forze dell'ordine;

perché pacifici cittadini, per la quasi totalità pensionati, siano stati fotografati e probabilmente schedati;

dove, chi, come e a quale scopo gestisca questo archivio foto e video, e chi sia il garante dei dati personali acquisiti;

a quanto ammonti il costo complessivo sostenuto dallo Stato per questo schieramento di svariati corpi delle forze dell'ordine, in un giorno festivo.

Il testo completo dell'interpellanza
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