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Grasso ad Arezzo incanta la platea del Passioni Festival: "Vi racconto la mia lotta per la legalità"

"E' davvero un piacere per me essere ad Arezzo per un festival dedicato alle passioni. Nella mia vita ha giocato un ruolo centrale un dato biografico, quello di essere palermitano. La città di Palermo con le sue bellezze naturali e artistiche, ma...

"E' davvero un piacere per me essere ad Arezzo per un festival dedicato alle passioni. Nella mia vita ha giocato un ruolo centrale un dato biografico, quello di essere palermitano. La città di Palermo con le sue bellezze naturali e artistiche, ma anche con le sue storie di sangue e violenza ha influenzato le scelte più importanti della mia vita. Ho studiato a Palermo ed in quegli anni la violenza mafiosa era già davanti agli occhi di tutti. I mafiosi agivano con arroganza, sfrontatezza, sicuri della propria impunità. La magistratura, i mezzi di informazione le forze politiche, sembravano fare a gara per minimizzare e quasi negare l'esistenza del fenomeno mafioso. Un autentico paradosso se si pensa alle ucciso, alle vere stragi chela mafia continuava a perpetrare. E' da ciò che nasce la mia passione per la legalità, è per questo che ho accettato con piacere l'invito a questo festival per condividere con voi questa passione per chiedere l'impegno di tutti e da parte vostra soprattutto dei giovani a favore della legalità. Per vincere le mafie, la criminalità organizzata in modo definitivo e duratura non bastano le leggi e la repressione dei crimini, ma occorre che la società civile sia schierata dalla parte del diritto."

E' questa la dichiarazione con cui il presidente del Senato Pietro Grasso ha iniziato il suo intervento di fronte alla platea del Passioni Festival, subito dopo l'introduzione del suo ideatore Marco Meacci.

Anche da Arezzo, parlando con i giornalisti, Grasso ha ribadito le sue preoccupazioni per le reazioni che il governo di Ankara sta mettendo in atto dopo il tentativo di golpe fallito. Nelle ore precedenti al suo arrivo ad Arezzo dalla Turchia sono arrivate notizie di diritti violati, di azioni di repressione ed epurazione, di sospensione della convenzione europea sui diritti umani decisa da Erdogan.

Arrivato ad Arezzo, Grasso è stato ricevuto in Comune dal sindaco Ghinelli che gli ha donato un volume del canzoniere di Petrarca. Dopo un breve colloquio la delegazione, anticipata da un nutrito schieramento di personale della questura di Arezzo, si è diretta verso la Basilica di Piazza San Francesco dove il presidente ha visitato Cappella Bacci ed osservato, aiutato dalla spiegazione di una guida turistica, gli affreschi della Leggende della Vera Croce.

Dopo una breve cena, consumata in piazza San Francesco, è iniziata la serata dedicata alla legalità che si è tenuta all'Arena Eden. Un grande platea attenta ha seguito il discorso di Grasso, ospite di punta della manifestazione.

Con i giornalisti ha anche ricordato il suo passato di magistrato, di capo della Direzione Distrettuale Antimafia e di indagini per infiltrazioni malavitose che lo portarono in terra aretina con la guardia di finanza per assicurare alla giustizia alcuni malavitosi.

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