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"Pd-M5S? Ci scommetto un caffè". Mugnai (FI) dopo la crisi di governo: "Sarà un "capolavoro" politico"

Le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella proseguono. E' il turno di FdI, Pd, Forza Italia, Lega e M5S

“Al momento l’esito più probabile della crisi è un governo Pd/M5S il che è paradossale perché lo schieramento che aveva vinto le scorse elezioni era chiaramente quello di centrodestra”.

E' il coordinatore regione e parlamentare di Forza Italia, Stefano Mugnai, a prendere parola commentando quanto accaduto a Palazzo Madama martedì 20 agosto quando, Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni da presidente del consiglio dei ministri aprendo, di fatto, la crisi di governo.

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A margine del commento e fitto dibattito politico che continua ad attraversare l'Italia da oltre 48 ore, nella giornata di ieri sono cominciate le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Da lui si sono recati per primi i presidenti del Senato e della Camera, Elisabetta Castellati e Roberto Fico. Successivamente è stato il turno del Gruppo per le Autonomie del Senato, poi il gruppo Misto del Senato, infine il gruppo Misto della Camera e Liberi Uguali della Camera.

Quest'oggi, a partire dalle 10, toccherà alle delegazioni parlamentari di Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia. Nel pomeriggio, dalle 16, sarà invece il turno di Lega e Cinquestelle. Tempi serratissimi quelli imposti da Mattarella che ha più volte ribadito questa posizione.

Tra le novità più significative delle ultime ore c'è quella uscita dalla direzione del Pd che ha aperto la porta a trattative con i pentastellati. Allo stesso tempo è proprio Nicola Zingaretti, segretario nazionale del Pd, a sostenere che il prossimo governo dovrà essere "di svolta, di legislatura" altrimenti sarà "meglio andare alle urne".

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E dunque, il prossimo governo sarà davvero composto dal Partito democratico e Movimento Cinque Stelle?

"Se dovessi scommettere un caffé io credo e temo che si uscirà da questa crisi con una nuova maggioranza composta da Pd, M5S e LeU, il che sarebbe un capolavoro politico (lo dico sarcastico) - ha dichiarato Mugnai ai microfoni di Controradio - Il baricentro di questo governo sarebbe il più spostato a sinistra della storia repubblicana. Una strategia fallimentare perché le ultime elezioni non hanno visto i risultati andare in questa direzione. Gli elettori si sono espressi in altro modo decretando una disaffezione totale nei confronti della sinistra. Non ho mai capito per quale motivo non ci sia stato un tentativo, dopo le elezioni, di creare un governo di centrodestra. Ma adesso comunque, siamo in una fase successiva e staremo davvero a vedere. E' chiaro che il quadro nazionale avrà un'influenza sulla politica locale e mi rifierisco alle prossie elezioni regionali. Chi crede il contrario si sbaglia. Il grande sconfitto Salvini? Beh sì, se non andremo al voto questo mi pare evidente che lo sia".

Nel frattempo la senatrice della Lega Tiziana Nisini mantiene il massimo riserbo seppure, attraverso i suoi profili social, appoggia apertamente la posizione assunta dal leader del Carroccio, Matteo Salvini. Idem per l'espondente aretina del M5S aretino Chiara Gagnarli che non si espone ma non si cela. 

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