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Politica

Giorgi: "Il Pd lavori per arginare la superbia dell'incompetenza"

Il consigliere dell'assemblea toscana: "C’è bisogno di noi per la provincia grande di Arezzo"

Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Giorgi, consigliere assemblea PD Toscana.

"C’è il congresso provinciale del PD, c’è un partito che si confronta con le regole democratiche di una comunità che vuole proporre, scegliere. Nella politica di oggi, con tanti partiti personali, familiari, irreggimentati in circoli chiusi, il PD per cui lavoro si mette in gioco, il partito comunitario dinanzi alla sfida delle europee, delle amministrative e delle regionali ormai vicine, sceglie, ”si mette in campo” come dice la Segretaria Nazionale Elly Schlein.

Basterebbe questo per aprire un serio percorso politico verso l’unità plurale di tutte le energie positive del partito. A livello provinciale l’ho aperto! Mi auguro che lo apriremo insieme a tanti. C’è bisogno di PD per la provincia grande di Arezzo. Non partiamo dal nulla, interpretiamo insieme il progetto per la provincia grande.

Partiamo dalle infrastrutture che portano ricchezza, crescita, lavoro: il PD impegnato sulla localizzazione a Rigutino della stazione MedioEtruria, nel completamento della 2 Mari, la manutenzione delle grandi arterie che attraversano il territorio. Il PD per l’ambiente può valorizzare la provincia come area interna con leggi regionali come quella sui “Custodi della Montagna”, ponga il dissesto idrogeologico come emergenza nazionale, esalti la manutenzione e il decoro delle Centocittà & Borghi di Arezzo.

Arezzo provincia di qualità che sostiene la manifattura, la produzione, il lavoro tra innovazione e qualità. Su turismo borghigiano e congressuale il PD provinciale, nella sua unità plurale può razionalizzare processi e investire un disegno complessivo che insieme alla provincia verde può unire turismo, ambiente e cultura. Cultura “fa” economia e la provincia grande ha i suoi grandi. Il disegno e il lavoro comuni delle Città d’Arte della provincia grande ci fanno forti di una potenzialità che vince in Italia, in Europa, con status globale. Il PD provinciale pensi glocale.

Il partito organizzi i Coordinamenti di vallata per programmare, coordinare la Convenzione provinciale aperta dei territori aretini su saperi & sapori. Gli iscritti dei Circoli, da ridisegnare, scelgano davvero tra pace e guerra, schierino la comunità Democratica sul commercio, produzione e invio delle armi.

C’è nelle destre il tentativo di una egemonia culturale che esalta individualismi, corporazioni, deregolazione, un pensiero unico che punta alla monoculturalità del laissez faire a cui il PD può proporre l’alternativa basata su comunitarismo, interculturalità, solidarismo, che si fondino, per il PD, nella civiltà delle regole. Le destre fanno populismo, il PD si faccia portatore delle attese popolari, sia partito popolare. Popolarismo vs. populismo.

In questa ottica la salute di tutti è attesa popolare che è priorità politica del PD anche nei nostri territori. La politica dei Servizi del PD aretino risponda alla triade partecipazione, gestione, resa pubblica.

C’è una esigenza che attraversa anche la nostra provincia, un afflosciamento del sapere, una resa educativa, vedi drop out, abbandono scolastico, c’è una superbia dell’incompetenza che alligna anche nella politica aretina. Andiamo ai congressi per costruire squadre forti, fatte di conoscenza, esperienza, generosità nel lavoro per portare il basso più vicino all’alto.

Un congresso che mi auguro sia coinvolgente, qualcuno ha detto “un congresso che incuriosisca” i territori, sia di confronto programmatico, non solo nomi per occupare ma squadre che includano (unità plurale) all’insegna di un progetto popolare comunitario. La Segreteria Schlein è una grande occasione, vento nuovo, può dare la “scossa” anche al PD dei territori aretini se sapremo aprire verso l’unità plurale. Dentro e fuori il “recinto” del PD. Siamo nella “società liquida” come fare coesione sociale di comunità? Questa la mission del PD.

Tutte le energie e le competenze insieme per ll PD, per il programma comune, per il confronto di tutte le sensibilità. Tutti in campo per l’ unità plurale del PD popolare".

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