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Gilberto Dindalini (Arezzo Casa) risponde a Bardelli: "Eviti le semplificazioni e le facili polemiche"

Risposta di Gilberto Dindalini (Arezzo Casa) all'attacco del consigliere Roberto Bardelli. Il consigliere Bardelli cerca di coinvolgere la Società di gestione dell'edilizia sociale in polemiche politiche che non mi riguardano. Già ho avuto modo...

Risposta di Gilberto Dindalini (Arezzo Casa) all'attacco del consigliere Roberto Bardelli.

Il consigliere Bardelli cerca di coinvolgere la Società di gestione dell'edilizia sociale in polemiche politiche che non mi riguardano.

Già ho avuto modo in passato di invitarlo presso l'azienda che presiedo a prendere atto delle inesattezze dichiarate. Mi dispiaccio che non sia venuto perché non solo lo scrivente ma anche i responsabili degli uffici gli avrebbero consentito di non perseverare nell'errore.

Per quanto riguarda le aggettivazioni alla persona, a cui sono solito non rispondere, lo vorrei rassicurare: io sono solo padre di due figli e proprietario di auto VW Golf e Renault 4 (entrambe datate) oltre ad una quota del podere di famiglia.

Riguardo Arezzo Casa le rammento che ha organi di governo e di controllo, responsabili degli uffici e funzionari che meritano maggiore rispetto di quello espresso dalle sue considerazioni.

Rispetto che trova riscontro nei fatti:

1) la ASL non ha ordinato alcunché, né nel 2013 né negli anni successivi. Le indicazioni ed i rilievi effettuati in collaborazione sono stati seguiti perfettamente come risulta dai collaudi trasmessi al Comune;

2) non c'é stato nessuno strumento di incentivo efficace per questa Società, cioé capace di produrre il finanziamento, né per le bonifiche né per il fotovoltaico. Questa Società ne era esclusa per disposto legislativo (cosa che non avviene in materia di risparmio energetico, che per iniziativa di Federcasa ha aperto il canale di finanziamento a cui stiamo regolarmente attingendo da anni!);

3) l'unico progetto non realizzato in presenza di finanziamento è quello dei 50 alloggi in Arezzo via Duccio da Buoninsegna per scelta dell'amministrazione comunale;

4) Arezzo Casa non ha disatteso alcuna indicazione né degli Amministratori né del Consiglio Comunale perché non risulta che queste siano state trasmesse al L.O.D.E., organo di indirizzo programmatico della Società, ed è certo che il L.O.D.E. non le ha mai approvate;

5) a riguardo del punto precedente si sottolinea che questa Società in data 31 luglio ha trasmesso alla Regione e al L.O.D.E. che ha sede presso il Comune di Arezzo gli elenchi degli interventi di manutenzione straordinaria degli edifici e.r.p. nel piano decennale 2014-2024 previsto dalla Legge n.80/2014. In quell'elenco vi sono 13 interventi di cui 11 nel Comune capoluogo ripartiti ciascuno per le relative annualità, tra cui i 4 stralci delle coperture di via Malpighi.

L'approvazione regionale (fine 2015) e quella del Ministero delle Infrastrutture (metà 2016) è avvenuta senza che il L.O.D.E. che ad Arezzo risiede e che Arezzo presiede abbia espresso la minima osservazione.

Il Ministro in fase di accredito dei fondi relativi agli interventi dei primi tre anni (14.9.2016) si impegnò, qualora i fondi fossero prontamente utilizzati ad anticipare nei limiti del possibile le risorse previste per gli interventi degli anni successivi.

Impegno poi onorato con gli accrediti del 2.3.2017, 28.8.2017 e 2.11.2017 con cui sono stati trasferiti ad Arezzo Casa le risorse per gli interventi programmati fino all'anno 2022 compreso e quindi anche quelle per via Malpighi.

L'anticipo delle risorse ministeriali è il risultato dell'impegno dei gestori che più prontamente si sono attivati, e tra questi Arezzo Casa.

Ad Arezzo con le risorse statali per la manutenzione straordinaria oltre al recupero di molti alloggi si può osservare l'avvenuto completamento delle coperture e facciate del fabbricato di Rigutino, i cantieri in corso presso la torre del Tortaia, il rifacimento delle coperture di Via Concini con la rimozione di poco meno di 1000 mq di cemento-amianto.

Non è costume di questa Società né dello scrivente esprimere pubblicamente opinioni sulle scelte del Comune, tanto meno quando queste sono prese dal Consiglio Comunale. In questo caso ritengo di poter esprimere apprezzamento per la volontà politica di sostenere il finanziamento del patrimonio edilizio destinato all'e.r.p. Ed anzi auspico che ne seguano altri perché il bisogno, come noto, è grande.

Penso però che se la forma è quella indicata da Bardelli ed altri è sbagliata per diversi motivi:

a) non si può fare alcun intervento in danno se questo non c'é, come acclarato dagli organi competenti. Quanto disposto con le varie ordinanze sindacali è stato effettuato ogni volta prima dei termini di scadenza;

b) l'edificio è un condominio e gli interventi possono essere fatti secondo la specifica normativa, quindi come avviene per le spese correnti, ciascun condomino verserà nell'apposito fondo la propria quota;

c) l'affidamento in gestione del patrimonio e.r.p., disposto con legge regionale, non prevede alcun provento per gli Enti soci, ad eccezione del canone che per contratto di servizio è vincolato prioritariamente a coprire le morosità a carico del servizio sociale.

Caro Bardelli, è vero: tengo ad Arezzo Casa. Per le funzioni che svolge, per il suo ruolo sociale, per gli affittuari che ha, per i suoi funzionari, molto, molto più che se fosse "proprietà" mia.

Sono le ragioni e le caratteristiche del mio impegno pubblico che nelle cose che ho fatto ho lasciato sempre meglio di come ho trovato, anche a costo di qualche (e a volte molto) sacrificio.

Anche ad Arezzo Casa, con le risorse pubbliche scomparse e gli affittuari impoveriti, non è stato e non è facile. Per cui meglio sarebbe evitare semplificazioni e facili polemiche.

Comunque rinnovo la disponibilità per la verifica dei fatti e degli atti, che qui sono ben documentati.

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