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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Fusione Subbiano-Capolona. Costituiti i comitati del Sì e del No in vista del referendum del 7 e 8 maggio

Il 7 e 8 maggio si terrà il referendum per la fusione dei comuni di Subbiano e Capolona. E nel territorio le diverse compagini si sono organizzate. Ci sono posizioni diametralmente opposte rappresentate dai comitati organizzati per il Sì e per il...

Il 7 e 8 maggio si terrà il referendum per la fusione dei comuni di Subbiano e Capolona. E nel territorio le diverse compagini si sono organizzate. Ci sono posizioni diametralmente opposte rappresentate dai comitati organizzati per il Sì e per il No. Subbiano è un comune di 6.265 abitanti, mentre Capolona ne conta 5.436. Nel 2016, il tentativo di fusione tra Castiglion Fibocchi e Capolona era naufragato alle urne dove i cittadini si espressero in maggioranza a favore del No.

"Il Comune è di tutti, difendiamolo." è il titolo di un’iniziativa promossa dal Comitato del “no” alla fusione di Subbiano e Capolona che si terrà il prossimo 18 di Aprile alle ore 21 presso il Centro Polivalente della Pro-loco di Subbiano. L’iniziativa sarà incentrata sulla relazione del Professore Rossana Pazzagli Docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi del Molise, Direttore del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini e autore di studi sulle autonomie locali. Nel corso della serata saranno trattati tutti i temi relativi alle fusioni tra comuni e saranno esposte le criticità che ne derivano. Il Comitato per il “No” alla fusione offrirà a tutti un momento conviviale a conclusione delle riflessioni del professor Pazzagli e del dialogo che le stesse innescheranno al fine di comprendere in maniera più chiara tutti gli aspetti a favore e contro la fusione.

Si è formalmente costituita anche la rete per il sì, con l’obiettivo di creare un coordinamento tecnico-organizzativo fra comitati, associazioni e altri soggetti che nei 2 Comuni sono a favore del sì. A oggi, hanno già aderito il Comitato dei cittadini Progetto inSIeme, il Comitato promotore del referendum, le ACLI, l'AUSER, la CGIL, l’associazione Motu Proprio.

La rete ritiene il referendum una straordinaria occasione di partecipazione popolare e si impegna in primo luogo ad illustrare tramite iniziative, distribuzione di materiale, presidi nel territorio, le tante ragioni favorevoli e i vantaggi che si avrebbero con la fusione di Capolona e Subbiano. Queste due realtà sono oramai una comunità di fatto, tanto che molte associazioni operano da tempo insieme. Tanti sono i servizi che da tempo vengono condivisi e che potrebbero essere gestiti in modo più efficiente e razionale. Con la fusione poi ci sarebbero finanziamenti aggiuntivi per circa un milione e mezzo di euro all'anno che potrebbero portare ad una nuovo sviluppo comunitario di tutto il territorio, con la massima attenzione ai valori storici e ambientali. Davanti alle polemiche strumentali, ai personalismi, agli scontri che talvolta hanno caratterizzato il rapporto fra le due amministrazioni, è arrivato il momento di un cambiamento profondo, rimettendo al primo posto le scelte politiche e la partecipazione diretta dei cittadini. In questo senso rileviamo come finora le affermazioni di chi si oppone alla fusione sono state partorite dalle parti più conservatrici dei nostri territori, soprattutto del Comune di Subbiano, da chi ha paura di un cambiamento e, temendo di perdere il proprio piccolo spazio di potere, cerca di spaventare i cittadini seminando paure illogiche, come se la fusione fosse un cataclisma. Ma il grave è che questo avvenga tramite affermazioni palesemente false. Stupisce che anche il Sindaco e la giunta di Subbiano, che per il loro ruolo istituzionale dovrebbero almeno formalmente mantenere un atteggiamento più equilibrato, si siano lasciati trascinare dalle solite affermazioni demagogiche, personalistiche, strumentali e menzognere. Crediamo che i cittadini meritino in primo luogo un confronto serio e responsabile sui contenuti, per questo sfidiamo Sindaco e Giunta e gli altri oppositori ad un confronto pubblico in cui esporre in modo documentato e corretto le diverse ragioni. Già questo mostrerebbe che in fondo siamo di fronte, nei fatti, ad un’unica comunità.

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