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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Fondazione per la cultura, venerdì il voto in Consiglio. Romizi (Arezzo in Comune): "Enorme patrimonio affidato a ente di diritto privato"

Una fondazione culturale che gestisca eventi e strutture del Comune di Arezzo. Che accolga nel suo organigramma quello che adesso è l'ufficio cultura dell'Amministrazione. Sulla carta le sue caratteristiche sono già state delineate e il piano che...

Una fondazione culturale che gestisca eventi e strutture del Comune di Arezzo. Che accolga nel suo organigramma quello che adesso è l'ufficio cultura dell'Amministrazione. Sulla carta le sue caratteristiche sono già state delineate e il piano che ne illustra le peculiarità e il funzionamento è stato ricevuto martedì scorso dai consiglieri comunali che venerdì saranno chiamati ad esprimersi sulla sua nascita. Un documento di circa 70 pagine con il quale si illustra la Nuova Fondazione Guido Monaco, ente che sarà al centro del dibattito cittadino e che già ha scatenato polemiche.

Le perplessità più profonde sono state espresse da Arezzo in Comune, che questa sera sull'argomento ha incontrato i cittadini.

"Ad oggi non sono state coinvolte le associazioni e gli enti che si occupano di cultura - ha detto Federico Frosini - ovvero gli addetti ai lavori, e questo mi sembra grave".

Dubbi anche sulla natura di questa fondazione: "Si decide, unico caso tra le città capoluogo in Italia, di delegare l'intero settore culturale ad una fondazione di diritto privato. Se si trattasse di una singola manifestazione, la scelta avrebbe anche un senso: quello ad esempio di attrarre più finanziamenti. Ma in questo caso, si preannuncia la chiusura dell'Ufficio Cultura di un comune per delegare tutto ad una fondazione della quale non si conosce nulla: quali sono i soci privati? Quali interessi avranno oltre le detrazioni economiche? Non solo, tutto il patrimonio, dal teatro Petrarca alla Galleria di San Francesco sarà dato in gestione a questa fondazione, cosa ne farà?".

Il documento giunto ai consiglieri comunali parla di affidamento della Fortezza, dei teatri Petrarca, Vasariano, Tenda, Pietro Aretino, Mecenate, del Palazzo di Fraternita, della Galleria Comunale d'Arte Moderna, del palazzo di via Bicchieraia, e naturalmente di Palazzo Bocciardi, sede della Fondazione Guido Monaco.

Il costo complessivo per il personale sarà di 577 mila euro nel 2018, che salirà a 587 mila euro nel 2019 ed a 594 mila euro nel 2020, andando ad incidere sulle spese totali è circa del 33%. Tra i ricavi, oltre ai trasferimenti in arrivo dal Comune sono paventati i proventi da quote associative e sponsorizzazioni e quelli per la concessione della gestione delle biglietterie e ricavi vari. Nel primo caso si parla di 250mila euro per il 2018 con un tasso di progressione negli anni del piano del 15%, arrivando ad 293mila euro per il 2019 fino a 337mila euro per il 2020. Nel secondo, ovvero i proventi per la gestione delle biglietterie, per il 2018 si prevedono introiti di ingressi tra tutti gli eventi di 150.000 persone ad un ritorno medio di 1,5 euro a persona, per un totale di 225mila euro. A questi si aggiungono i ricavi vari che sono 30 mila euro tra fitti attivi e la quota degli ingressi al Museo dell’oro portando la posta a 255 mila. Il tasso medio di progressione sarà del 15 per cento e, sulla carta, porterà a 293 mila euro nel 2019 e 337 mila nel 2020.

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