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Fibra ottica e asfalti. Il M5S interviene su Anghiari: "Forti ritardi nell'esecuzione"

"Dal momento che abbiamo parlato di strade, vogliamo ribadire che anche l’incrocio della stazione in fondo a Corso Matteotti aspetta ancora la sua sistemazione finale, dopo il ripristino dell’asfalto"

E' il consigliere Massimo Ricci del M5S di Anghiari ad intervenire sul tema riguardante l'installazione della fibra ottica per le vie del capoluogo della Valtiberina e i conseguenti lavori di riasfaltatura.

Come volevasi dimostrare, i lavori di riasfaltatura delle strade di Anghiari interessate dai lavori per la posa della fibra ottica sono iniziati con notevole ritardo, e purtroppo in concomitanza con l’arrivo della stagione fredda.

Il gruppo del M5S di Anghiari ha seguito la vicenda della fibra ottica fin dalla scorsa primavera, a lavori appena iniziati. Un primo passo era stato fatto presentando  un’interrogazione ad aprile, alla quale non è stata mai data la risposta scritta richiesta.
Successivamente, vista la reticenza dei nostri amministratori, ci avevamo riprovato  con un’interpellanza urgente depositata nel mese di luglio, che l’amministrazione non volle discutere in consiglio comunale con la scusa della mancanza di tempo. Quel nostro documento, insieme ad altri atti, giace in un cassetto da ben quattro mesi. Le nostre preoccupazioni erano capire chi fosse responsabile del ripristino del manto stradale e chi si sarebbe preoccupato di controllare la corretta esecuzione di tali lavori, i quali, ci fu detto a voce dietro nostra sollecitazione durante uno dei nostri “viaggi” in comune, sono di pertinenza della ditta esecutrice degli stessi.

Siamo arrivati al mese di dicembre, non siamo riusciti ad avere risposte ufficiali su questo tema dall’amministrazione, ma i risultati disastrosi di quello che sarebbe dovuto essere un corretto ripristino del manto stradale sono sotto gli occhi di tutti. Il risultato finale, affatto  estetico, che avrebbe dato il rattoppo delle fessure provocate dai lavori, era facilmente prevedibile e si sarebbe potuto evitare, per lo meno lungo Corso Matteotti. Soprattutto non siamo certi della solidità e durevolezza di questi interventi. Volendo parlare nello specifico di Corso Matteotti, crediamo che lasciare le ricoperture provvisione realizzate in asfalto colorato, colore tra il rosa ed il sabbia, sarebbe state meno impattante dal punto di vista visivo rispetto alle attuali bitumature nere. E’ una vergogna vedere lo stradone ridotto in quello stato; un pessimo biglietto da visita per Anghiari, che è un paese a vocazione turistica.

Ci permettiamo anche di suggerire che con l’occasione i nostri amministratori avrebbero fatto meglio a prevedere la riasfaltatura completa delle strade, almeno di quelle interessate dalla messa in posa della fibra, strade che da anni attendono comunque di essere sistemate. Ci dice il sindaco che a breve sono previsti altri lavori su Corso Matteotti: si sarebbe potuto attendere anche la fine dei lavori di Nuove Acque e poi sistemare tutto definitivamente. La ditta esecutrice dei lavori avrebbe potuto  e potrebbe ancora rinunciare ad eseguire le rimanenti ricoperture  e versare il corrispondente importo dei lavori non eseguiti al comune, che dal canto suo potrebbe mettere il resto, viste anche le recenti dichiarazioni sui notevoli  risparmi  sul bilancio ottenuti dai nostri amministratori. Dal momento che i lavori di asfaltatura sono stati interrotti a causa dell’arrivo del freddo, c’è ancora tempo per seguire il nostro suggerimento. Certamente la cosa migliore sarebbe stata riflettere bene su ciò che si stava facendo, averne una visione a lungo termine  e stipulare un accordo preventivo con la ditta esecutrice dei lavori. E poi, lasciatecelo dire: a cosa serve l’insieme delle forze politiche presenti in un consiglio comunale se non per mettere insieme le idee, confrontarsi e scegliere la soluzione più consona ai problemi? Come mai sulle scelte che riguardano il paese spesso non vengono convocate le commissioni? E’ giusto che siano sempre in due a prendere le decisioni?

Per concludere, dal momento che abbiamo parlato di strade, vogliamo ribadire che anche l’incrocio della stazione in fondo a Corso Matteotti aspetta ancora la sua sistemazione finale, dopo il ripristino dell’asfalto, visto che gli interventi sulla segnaletica orizzontale eseguiti erano di natura provvisoria e sperimentale per capirne l’effettiva efficacia. Nel frattempo le strisce disegnate a suo tempo stanno scomparendo, le autovetture usano il lampione in loco come una rotonda e il parcheggio selvaggio continua come se niente fosse. Lo avevamo già detto.

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