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Preoccupazione per ristoranti, estetiste e parrucchieri. De Robertis: "Perplessa sulla Fase 2 del governo"

Netto disaccordo, da parte della vice presidente del consiglio regionale, per la mancata autorizzazione a riaprire le chiese per le messe in condizioni di sicurezza

Perplessità e disaccordi. La vice presidente della Regione Toscana Lucia De Robertis sarebbe stata proponsa ad una apertura differenziata regione per regione, in base alla contingenza sanitaria quindi la Fase 2 annunciata quasi 24 ore fa da Giuseppe Conte non l'ha del tutto soddisfatta e oggi, come stanno facendo le categorie economiche, ha preso posizione pubblicamente dal suo profilo Facebook.

"Convinta della necessità del lockdown per attrezzare il nostro sistema sanitario a reggere l'urto dei contagi gravi, la pensavo come il presidente Rossi sulla fattibilità di una ripartenza differenziata tra regione e regione, il Governo non ci ha ascoltato. Parto dalle perplessità: non mi convince il dilazionamento così marcato delle riaperture per esercizi commerciali, bar, ristoranti, parrucchiere ed estetiste. Se vale il principio, giusto della predisposizione delle condizioni di sicurezza per chi riparte da subito, perché non consentire lo stesso a tutte le altre attività? Aperture in presenza di piani di sicurezza validati, concertati fra autorità pubblica e associazioni di categoria, certamente ben disposte a questo per far ripartire le attività degli associati. Ci sarebbe voluto qualche giorno, non di più."

Ancora più grave, per De Robertis, perché forse di più facile soluzione, la mancata approvazione dell'autorizzazione per celebrare le messe.

"Il disaccordo, invece, netto, è sul perdurare del divieto di celebrazione delle messe, in presenza dell'autorizzazione alla celebrazione di funerali con non più di 15 persone. Anche qui la piena disponibilità della Cei a condividere modalità per lo svolgimento in sicurezza della celebrazione eucaristica non è stata accolta. Il Cardinale Bassetti ha ricordato che la messa è l'incontro del Popolo con Gesù Eucarestia, col sangue e con il corpo del Cristo Risorto. Stupisce la mancanza di sensibilità verso un'esigenza diffusa, che può essere soddisfatta in sicurezza, basterebbe solo volerlo."

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