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Fanfani duro sull'arresto del sindaco di Lodi: "Misura ingiustificata ed eccessiva". Scontro nel Csm

Dura presa di posizione dell'ex sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, oggi membro laico del Csm in quota Pd, sull'arresto del sindaco di Lodi Simone Uggetti, definito “ingiustificato e comunque eccessivo". Fanfani chiede pertanto di verificare “la...

Dura presa di posizione dell'ex sindaco di Arezzo Giuseppe Fanfani, oggi membro laico del Csm in quota Pd, sull'arresto del sindaco di Lodi Simone Uggetti, definito “ingiustificato e comunque eccessivo". Fanfani chiede pertanto di verificare “la legittimità dei comportamenti tenuti e dei provvedimenti adottati” nell'ambito dell'inchiesta.

Una presa di posizione che genera polemiche, con uno scontro interno al Csm. Fanfani viene infatti criticato dal’ex ministro Renato Balduzzi e altri membri del Consiglio superiore della magistratura della corrente di Area, riferimento della sinistra della magistratura, oltre che da Alessio Zaccaria, indicato dal M5S. Non commenta Matteo Renzi che dice: "Noi rispettiamo le iniziative dei magistrati".

Fanfani spiega di commentare quello che si apprende dalla stampa e e dice che l'arresto potrebbe essere "figlio di un clima di tensione che non fa bene né alla giurisdizione né ai rapporti interistituzionali”. E aggiunge: “Non ho mai visto, in 40 e più anni di attività di penalista incarcerare alcuno per un reato come la turbativa d’asta, soprattutto quando l’interesse dedotto è quello di una migliore gestione di una piscina comunale. Non mi pare fossero necessari provvedimenti di cautela, ma se proprio lo si riteneva bastavano provvedimenti interdittivi e non certo coercitivi. Il carcere, poi, mi pare del tutto fuori luogo, frutto di una non equilibrata valutazione del caso”.

“Non è compito del Csm - gli ha risposto Balduzzi - prendere posizione su singoli provvedimenti giurisdizionali, né interferire con vicende giudiziarie in corso". Balduzzi ha aggiunto: "La prima commissione del Csm si è sempre attenuta, anche in vicende delicate come quella recente relativa alla Procura di Arezzo, a principi di non interferenza, non ingerenza e rispetto per la magistratura e per i provvedimenti adottati o non adottati dell’autorità giudiziaria”.

Secondo i sei consiglieri di Area l'uscita di Fanfani rappresenta “un’indebita interferenza sull’autonomia e sulla serenità dei magistrati”. Critico anche il consigliere del Csm indicato dal M5s, Alessio Zaccaria che sposa la linea di Balduzzi.

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