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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Ex Tiberina, Veneri: “In attesa dei cantieri”. Chieli e Carbonaro: “La vallata prigioniera di infrastrutture fantasma o disastrate”

Il consigliere regionale ha presentato una mozione che è all’esame della commissione ambiente e territorio

“Le infrastrutture sono essenziali per le aziende e per i cittadini. Senza di esse non c’è ripresa economica e si rischia l’isolamento”. È partendo da questa considerazione che il consigliere regionale Gabriele Veneri (Fratelli d’Italia) pone l’accento sulle condizioni della viabilità in Valtiberina, area dell’Aretino tristemente celebre per i suoi collegamenti stradali difficili. Ed è proprio su questo tema che Veneri ha presentato una mozione che è all’esame della commissione ambiente e territorio. “La disastrata condizione della Valtiberina richiede soluzioni urgenti mentre assistiamo all’inesorabile trascorrere del tempo senza che Anas metta in campo soluzioni. La E45 è un girone infernale per gli automobilisti, una strada pericolosissima, e non si può neppure contare su una viabilità alternativa visto il lungo e farraginoso iter che ancora non ha portato al ripristino della ex Tiberina 3 bis bloccata da 22 anni a causa di una frana. Tempo fa, ad una nostra interrogazione sui lavori per l’ex Tiberina la Regione rispose che aveva oggettive difficoltà ad avere informazioni da Anas. Una nostra mozione adesso è all’esame della Commissione Ambiente e Territorio, il nostro unico obiettivo è che si trovi una soluzione per il ripristino della ex Tiberina: ce lo chiedono imprese e residenti penalizzati da questa situazione di stallo. E’ stata firmata una nuova convenzione per riqualificare e riaprire la Tiberina, ci auguriamo che l’inverno sia l’occasione per accelerare l’iter burocratico in modo tale da poter davvero aprire i cantieri a primavera con un cronoprogramma preciso”.

“La Tiberina ex-SS3Bis - aggiunge Giuseppe Carbonaro, vicepresidente del circolo FdI di Sansepolcro - deve essere ripristinata immediatamente, il territorio ne ha estremamente bisogno. Il 13 settembre scorso venne a Sansepolcro il ministro dello Sviluppo economico, tra le priorità individuate c’era proprio quella di una riapertura in tempi celeri della Tiberina 3Bis. Confidiamo in una rapida soluzione del caso, in quanto non vogliamo credere che quella a Sansepolcro sia stata soltanto una passerella per scopi elettorali. Fratelli d’Italia di Sansepolcro è pronta a collaborare e promette che monitorerà l’evoluzione degli eventi con grande interesse e partecipazione attiva” sottolinea .

“La situazione della ex-SS 3Bis è a dir poco insostenibile. Se consideriamo che la tratta Canili-Valsavignone è chiusa dal lontano ‘99 e che, nonostante rappresenti l’unica alternativa alla E45 Orte-Ravenna per poter andare da Pieve Santo Stefano a Valsavignone, non si è mai provveduto al ripristino della sua viabilità, viene da domandarsi quale differenza passi tra la nostra Valtiberina e le zone più arretrate del mondo -fa notare la neo-consigliera comunale di Sansepolcro, Laura Chieli - Come pure viene da chiedersi che differenza passi tra la Valtiberina del XXI secolo e quella di epoca romana, quando l’efficienza viaria raggiunse i massimi livelli, in termini di progettazione e di manutenzione. Ci stiamo avvicinando ad un altro inverno e, ancora, non potremo usufruire di un servizio infrastrutturale basilare e fondamentale. L’opera di risanamento è stata finanziata per 2 milioni e 700mila euro, che permetterebbero intanto il ripristino di un chilometro (i chilometri in totale sono 4) ma il cantiere non è mai stato aperto. Lo scorso 3 ottobre il consiglio comunale di Pieve Santo Stefano ha approvato la nuova convenzione con Anas che pare contenga novità importanti, in primis una congrua stima previsionale dell’importo totale dei lavori. Attendiamo fiduciosi che, davvero, sia giunto il momento per porre la parola “fine” a questa vicenda di mala operosità pubblica”.

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