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Elezioni Provincia, inizia la conta dei voti: 25 sindaci non candidabili e le prime ipotesi

Intanto ci sono 25 sindaci fuori dalla partita, sono incandidabili perché i loro comuni andranno al voto nel 2019 e la legge prevede che possono essere candidati a presidente della Provincia solamente i sindaci che hanno una scadenza di mandato...

Intanto ci sono 25 sindaci fuori dalla partita, sono incandidabili perché i loro comuni andranno al voto nel 2019 e la legge prevede che possono essere candidati a presidente della Provincia solamente i sindaci che hanno una scadenza di mandato oltre i 18 mesi. L'elezione indiretta del consiglio e del presidente della Provincia di Arezzo si avvicina, per adesso si parla di una data ad ottobre. Ma sono pochi i sindaci che si potranno candidare. Tra questi non ci sono ad esempio Francesca Basanieri di Cortona, Mario Agnelli di Castiglion Fiorentino, Maurizio Viligiardi di San Giovanni Valdarno, Daniele Bernardini di Bibbiena, comune che tra l'altro dovrebbe andare a referendum per la fusione con Ortignano Raggiolo. In bilico la posizione di Alessandro Ghinelli sindaco di Arezzo. Un nome forte, che potrebbe fungere da collante o se vogliamo da polarizzatore nel centrodestra, ma non è ancora detto che possa partecipare alla contesa elettorale. Il suo mandato scade nel 2020, quindi tutto dipenderà dalla data in cui verrà fissato il giorno delle elezioni indirette. Se ad ottobre 2018, come sembra per adesso, potrà partecipare, se invece, a gennaio 2019 sarà probabilmente escluso. L'idea di spostare la data ad inizio 2019 c'è, in modo da far votare il rinnovo di tutte le province nella stessa giornata.

Chi resta sicuro della partita? Silvia Chiassai di Montevarchi, da Sansepolcro Mauro Cornioli, Ginetta Menchetti di Civitella, Margherita Scarpellini di Monte San Savino, Alessandro Polcri di Anghiari, Mario Francesconi di Capolona, Claudio Baroni di Caprese Michelangelo, Roberto Pertichini di Montemignaio, Fiorenzo Pistolesi di Ortignano Raggiolo (se non passa il referendum per la fusione con Bibbiena) e ovviamente Simona Neri neo sindaco di Laterina Pergine Valdarno, volto fresco e vincente, adatta al ruolo di candidato per il centrosinistra e che adesso rappresenta un comune ben più ampio.

Il tema è quello del colore politico che avrà la prossima Provincia, ogni partito ha affidato la conta ad esperti, perché la legge oltre ai sindaci ineleggibili, pone altri criteri tra cui quello del voto ponderato, cioè consiglieri e primi cittadini che compongono il corpo elettorale, hanno, ognuno, un peso specifico in base alla popolazione del comune di cui sono espressione, viene così stilata una classifica che serve poi a calcolare quale sia il candidato che vincerà. Chi avrà più voti? Il centrodestra o il centrosinistra? Tante sono le variabili, la possibile candidatura di sindaci "civici" come Cornioli, il comportamento elettorale del Movimento Cinque Stelle e dei suoi consiglieri eletti (presenteranno un candidato, si asterranno o prenderanno posizione?) e non ultimo il ricalcolo del coefficiente nel caso in cui Bibbiena e Ortignano approvassero la fusione.

E se davvero Ghinelli non potesse essere della partita? Potrebbe profilarsi la candidatura di due donne sindaco come Silvia Chiassai per il centrodestra e Simona Neri per il centrosinistra.

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