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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Elezioni Provincia: è toto-presidente. Chiassai, Ghinelli, Neri e Menchetti i nomi forti di destra e sinistra

Le liste con candidati alla presidenza e aspiranti consiglieri dovranno essere presentate entro il 10 ottobre. Questo il termine fissato per rendere ufficiali i nomi di coloro che si contenderanno la direzione dell'ente di piazza della Libertà...

Le liste con candidati alla presidenza e aspiranti consiglieri dovranno essere presentate entro il 10 ottobre. Questo il termine fissato per rendere ufficiali i nomi di coloro che si contenderanno la direzione dell'ente di piazza della Libertà.

Ma la vera domanda in questa fase è: di quale colore politico sarà la Provincia di Arezzo?

Sarà confermata l'ispirazione di centrosinistra oppure per la prima volta dal dopo guerra il palazzo sarà governato da una formazioni di altra ispirazione? Domanda niente affatto banali visto che, all'indomani delle ultime amministrative la geografia aretina è cambiata radicalmente.

In più a rendere dubbio il futuro orientamento politico dell'ente provinciale ci sono le restrizioni previste dalle nuove normative riguardanti l'eleggibilità dei pretendenti.

Con l'entrata in vigore della Delrio le Province sono state rimodulate e le elezioni per la carica di presidente sono diventate di secondo grado. Questo significa che alle urne potranno presentarsi solo sindaci e consiglieri dei 36 comuni dell'aretino: in tutto 494 aventi diritto.

E sempre tra questi ci sono il futuro presidente e i futuri consiglieri che non potranno essere pescati se non all'interno dei governi locali già esistenti.

In questo caso però le limitazioni sono maggiori. La carica di presidente potrà essere affidata solo ad un sindaco. E non ad un sindaco qualsiasi ma ad uno che abbia almeno davanti ancora un anno di governo.

Per il territorio provinciale aretino questo significa che 25 primi cittadini sono tagliati fuori.

Undici quelli papabili: cinque di centrosinistra, altrettanti espressione del centrodestra e uno (Sansepolcro) espressione civica. Di questi, otto sono sotto i diecimila abitanti e solo tre (Sansepolcro, Arezzo e Montevarchi) hanno dimensioni più ampie.

Da tenere presente anche che ad ogni sindaco eleggibile viene dato un valore corrispondente al voto ponderato ovvero, un numero che servirà come coefficiente utile ad ottenere il risultato finale sui voti ottenuti. Più alto è il coefficiente e più forte sarà il candidato. Tale cifra viene calcolata tenendo presente il rapporto tra abitanti del proprio comune e totale provinciale. Dunque, le realtà più grandi avranno un coefficiente più alto mentre, quelle più piccole ne avranno uno più basso. Tra le realtà più popolose in corsa non ve ne è alcuna del centrosinistra.

Per trovare dei sindaci eleggibili di questo colore politico bisogna arrivare in Valdichiana e Valdarno in comuni sotto i 10mila abitanti.

Ginetta Menchetti, Margherita Scarpelli e Simona Neri sono le tre prime cittadine che potrebbero essere elette.

Voci di corridoio riportano di una improbabile chiamata alle armi da parte della sindaca di Monte San Savino e dunque, la scelta potrebbe ricadere o su Neri o su Menchetti. La prima è la neo eletta per il Comune Unico di Pergine Valdarno e Laterina ed espressione dell'ala renziana del Partito Democratico. L'altra invece è stata confermata alla guida di Civitella in Valdichiana e terminerà il proprio mandato (il secondo consecutivo) nel 2021. Su di lei potrebbero convergere le preferenze del centrosinistra di ispirazione più critica.

Per quanto riguarda invece il centrodestra i papabili con più peso elettorale sono Alessandro Ghinelli e Silvia Chiassai.

Sono eleggibili anche i sindaci di Anghiari, Capolona e Caprese Michelangelo ma tutte e tre le municipalità potrebbero avere un coefficiente troppo debole (i tre Comuni contano in tutto meno di 13mila abitanti). Le altre incognite sono invece rappresentate dagli esponenti civici. Sansepolcro, durante lo corsa elettorale che poi si è conclusa con l'elezione di Roberto Vasai, presentò un proprio candidato alla presidenza ed una propria lista di aspiranti consiglieri. Sarà così anche il prossimo ottobre? Inoltre i consiglieri eletti nelle varie municipalità appartenente al Movimento Cinque Stelle come voteranno.

Questi ultimi non hanno sindaci eletti da presentare per tanto, i pentastellati della provincia dovranno scegliere come comportarsi e se scendere in lizza.

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