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Elezioni comunali 2019 Cortona

Vince Meoni e il centro sinistra si lecca le ferite. Scanzi: "Ops mi è caduta Cortona"

Il commento di Andrea Vignini, Albano Ricci e del giornalista Andrea Scanzi

Il centro sinistra per la prima volta ha perso Cortona. Il candidato della Lega ha vinto al ballottaggio, quel secondo turno dove nella storia recente sono maturate le sconfitte più cocenti per il Pd, salvo quello di San Giovanni Valdarno, dove Valentina Vadi ha ottenuto un buon 54,58% di voti, mantenendo le redini del Comune.

Una roccaforte è caduta, Cortona, un comune importante negli equilibri provinciali e di area vasta. Il voto popolare ha portato al governo la compagine di centrodestra, trainata dalla Lega e sostenuta da Forza Italia e Fratelli d'Italia.

E' una sconfitta bruciante per l'ex sindaco Andrea Vignini, che aveva rinunciato a candidarsi con una propria lista alla vigilia della scadenza. Vignini fa i complimenti al nuovo primo cittadino senza addentrarsi sui motivi del risultato 

Che volete che dica? Certo il dispiacere è tanto, però questa è la democrazia e bisogna accettarne le regole fino in fondo. Si vince e si perde, ma il voto dei cittadini va sempre rispettato, anche quando non ci piace, anzi soprattutto quando non ci piace. 
Perciò congratulazioni a Luciano Meoni che ho sempre politicamente avversato lealmente e a viso aperto. Da ora in poi mi auguro che saprà dimostrare di essere il Sindaco di tutti. Per quanto mi riguarda lo giudichero' dai fatti.
Un pensiero a Andrea Bernardini che sicuramente sta attraversando un momento difficile. Coraggio. 

P. S. Ci sarebbero tante altre cose da dire sul come e perché questo è potuto accadere, ma stasera no. Ne riparleremo nel prossimo futuro. Buonanotte a tutti, vincitori e vinti.
Domani è un altro giorno.

Da cortonese, da ex membro della giunta Basanieri, ma anche da ex segretario provinciale del Pd anche Albano Ricci, reagisce con un commento al risultato elettorale:

La democrazia, seppur dura per gli sconfitti, è un privilegio. Io ho sostenuto Andrea Bernardini per la diversa idea di mondo che mi appartiene e lo ringrazio per il coraggio, la dedizione e la caparbietà con cui interpreta la politica. Spero che tutti gli eletti in consiglio comunale ci mettano la stessa passione. A loro di destra e sinistra auguro un buon lavoro.
Complimenti a Luciano Meoni e alla sua squadra, avversari politici a cui riconosco la capacità di avere creato entusiasmo intorno alla propria campagna elettorale. Buona legislatura, ne abbiamo tutti bisogno: sarai il sindaco di tutti, di mia figlia e i dei suoi compagni di classe, di chi ti ha votato e di chi non lo ho fatto, delle schede bianche e degli astenuti.
Un ringraziamento particolare lo dedico a Francesca Basanieri per tante troppe ragioni, e uno speciale ad Alessandro Ferri, il suo lavoro oscuro e prezioso è l'esempio a cui la nostra parte politica deve affidarsi per un nuovo inizio, fatto di umiltà e umanità.

Non passa inosservato anche il lungo commento di Andrea Scanzi che racconta di aver vissuto alcuni anni a Cortona e con le sue solite spigolature propone la sua analisi:

Ops, mi è caduta Cortona

Ho vissuto a Cortona quattro anni, dal 2011 al 2015. Sono stati anni guerreggianti e bellissimi, la vita mi è cambiata tredici volte almeno. Tutto era troppo: troppo veloce, troppo intenso, troppo frenetico. Non di rado troppo bello, e menomale. Poi sono tornato nella mia Arezzo, dove ho avuto la fortuna di nascere secoli fa, e per quanto ci stia poco - meno almeno di quanto vorrei - è stata una delle scelte più ispirate della mia vita. A Cortona, e tutte le terre rare che la circondano, sarò sempre riconoscente. È un concentrato di bellezza prodigioso. Viva!
Ieri Cortona è “caduta” per la prima volta in più di settant’anni fa. È “caduta” nel senso che il centrosinistra è riuscito a perdere pure lì. Non è bastata la campagna elettorale chiusa venerdì 24 maggio con Veltroni e la presenza in piazza di Jovanotti accanto al candidato sindaco (foto sotto). Non riesco a stupirmi. È accaduto quel che era successo ad Arezzo nel 2014, con l’aggiunta della “prima volta a destra” (Arezzo ci è già passata tante volte e l’attuale sindaco Ghinelli parte favorito anche per il voto previsto nel 2020). Nel 2014 Arezzo era la città più renziana d’Italia (brrrr): un anno dopo gli aretini ne avevano già i coglioni pieni. Daje. A Cortona è successa la stessa cosa.

 Un suicidio scellerato e continuo, che il Pd attuale finge di non vedere esultando per un’elezione europea in cui è riuscito a prendere meno voti di Renzi nel 2018 (non era facile), oppure gioendo per il martirio infinito di quel che resta (poco, a oggi) dei 5 stelle. Quasi che l’unico sogno rimasto al Pd fosse godere delle sconfitte grilline, un po’ come quei tifosi che consci di non poter vincere mai si fanno le pippe a nastro quando l’avversario storico perde. Una sorta di mini-orgasmo per interposta persona. Il massimo della mestizia.
Amo Arezzo e Cortona. Guai a chi me le tocca. Proprio per questo auguro buon lavoro al nuovo sindaco Meoni: Cortona merita il meglio e, in tutta onestà, del colore politico di chi amministra mi interessa sempre meno. L’importante è che siano onesti e capaci. Quanto agli sconfitti: quelli bravi (e ce ne sono) si rimbocchino le maniche e facciano opposizione vera; quelli tronfi e disastrosi, invece, si dedichino copiosamente e oserei direi compulsivante alla nobile nonché antica pratica locale dello sculacciare i billi della Valdichiana. 

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