rotate-mobile
Elezioni-2020

Elezioni 2020, doppio vertice nel centro sinistra. I nomi in ballo e il ruolo di Italia Viva

Riunione di coalizione con sei/sette soggetti politici rappresentati, assente Italia Viva che ha nominato due coordinatori ad Arezzo. Entro dieci giorni la decisione sul candidato

Riunione di coalizione nel centro sinistra, con vari soggetti politici presenti, partiti, come il Pd, il Psi, i Popolari per Arezzo e anche +Europa. Poi al tavolo si sono seduti rappresentanti di altri movimenti politici cittadini come Arezzo 2020, come l'asse formato da Giuseppe Marconi e Stefano Tenti, come i giovani di Arezzo Insieme. Assenti, ma pare, solo per indisponibilità dei singoli, i due coordinatori di Italia Viva ad Arezzo. Si tratta di due 30enni nominati in seguito all'assemblea nazionale del partito di Matteo Renzi dei giorni scorsi, rispondono ai nomi di Camilla Calzone di Arezzo e Nicolò Canicchi di Sansepolcro. Con loro c'è sempre, come figura di riferimento, l'ex deputato Marco Donati che ha salutato il Pd quando Renzi è uscito dal gruppo parlamentare del partito e che si posiziona nel centro sinistra, proprio con Italia Viva. 

Ebbene la riunione della coalizione si è tenuta ieri pomeriggio, circa un'ora e mezzo di confronto più sugli argomenti che sui nomi. Ne è seguita un'altra interna al solo Pd, fra coloro che hanno cariche istituzionali e di partito, come gli eletti in Regione, il capogruppo in consiglio comunale Luciano Ralli, il segretario provinciale Francesco Ruscelli, quello comunale Caneschi, membri delle due segreterie. E qui pare che il confronto sia stato più serrato e stringente, perché è evidente che il Pd può fare la differenza nella scelta del candidato, anche fosse solo per l'appartenenza delle persone in ballo.

Intanto nel pomeriggio di ieri, allo stallo del centro sinistra, ha di fatti, corrisposto la stessa situazione nella compagine opposta.

La candidatura di Ghinelli al vaglio del centro destra: "Tutto rinviato ad un incontro diretto con il sindaco"

Sondaggi in salsa aretina

Alcuni aretini hanno ricevuto in questi giorni delle telefonate da un istituto demoscopico che ha avuto l'incarico di sondare in città alcuni nomi per il prossimo sindaco. Non è chiaro chi sia il committente, ma tra i nomi che vengono proposti per un eventuale gradimento o meno ci sono anche quelli di Ghinelli, sindaco uscente e per il centro sinistra quelli di Luciano Ralli, Marco Donati e Marcello Caremani.

Il toto nomi nel centro sinistra

Tra i presenti al vertice interno al Pd di ieri sera sono stati presenti appunto due dei nomi più ricorrenti e che i ben informati pongono in pole position come candidato a sindaco di questa coalizione, come Ceccarelli e Ralli. Ma poi ci sono altre figure, due provenienti dalla sanità aretina, come Agnolucci e Caremani, oltre che quello di Andrea Sereni ex vertice di Cna ad Arezzo e della Camera di Commercio.

Vincenzo Ceccarelli

Assessore uscente della giunta Rossi, ha gestito le deleghe alle infrastrutture e trasporti, la gara per il tpl regionale e i lunghi ricorsi, i rapporti con Trenitalia per il passaggio di treni veloci nella tratta aretina a servizio dei pendolari. Per non dimenticare gli assi viari della provincia, nei quali, dal Valdarno alla Valdichian, dal Casentino alla Valtiberina, ci sono ancora cantieri da completare, opere da realizzare.

Per lui si potrebbe aprire più concretamente una prospettiva di una nuova candidatura in Regione, senza dover passaree dalla richiesta di uan deroga, perché il regolamento sarebbe interpretabile e lascerebbe un pertugio aperto per Ceccarelli. Ma molti lo vogliono come candidato ad Arezzo, un uomo di partito, ma da anni nelle istituzioni, a partire da quando nel 1985 divenne il più giovane sindaco d'Italia a Castel San Niccolò, poi la presidenza della Provincia di Arezzo per poi arrivare alla regione dove per una legislatura e mezzo ha ricoperto il ruolo di assessore.

Ceccarelli non pare affatto tentato dall'offerta di una candidatura a sindaco di Arezzo e probabilmente non per evitare uno scontro diretto con Alessandro Ghinelli, come si vocifera in città, ma più che altro per cercare di dare ancora il suo contributo alla causa regionale. Solo un intervento del Pd nazionale potrebbe cambiare le carte in tavola e così si ridisegnerebbe anche il quadro dei possibili candidati aretini alle regionali, con alcuni zingarettiani pronti a partire.

Luciano Ralli

E' il cavallo più scalpitante. Capogruppo Pd in consiglio comunale, da oltre un mese ha lanciato proprio dal suo scranno, il guanto di sfida, di fatto aprendo, da solo, la campagna elettorale e non passa giorno in cui non affronti, con dichiarazioni pubbliche, una tematica cittadina, cercando di segnare il territorio politico e puntando il dito sull'amministrazione Ghinelli. Ralli, medico apprezzatissimo della sanità pubblica aretina, partecipò anche alle primarie di coalizione per le elezioni del 2015, quando tra lui, Stefano Gasperini e Matteo Bracciali, la spuntò quest'ultimo che divenne lo sfidante dell'attuale sindaco.

In questi anni, più di una volta, da alcune anime del centro sinistra si è sentito dire: "Se avessimo corso con Ralli non avremmo perso". La pensano ancora così? Ralli ci crede in questo suo attuale ruolo, ma intorno non c'è così tanta unanimità.

Angiolo Agnolucci

Negli ultimi mesi del 2019, il medico gastroenterologo è stato tirato in ballo ripetutamente, tanto che ad un certo punto la sua candidatura era quasi data per certa. Poi però tutto si è raffreddato e lo stesso Agnolucci, con una lettera indirizzata ad Arezzo Notizie, aveva annunciato la sua non disponibilità a candidarsi a sindaco, motivando il tutto per la necessità e la volontà di impegnarsi ancora per la comunità aretina, ma come medico. Una vocazione forte che non lo ha abbandonato nemmeno dopo l'arrivo del pensionamento dall'ospedale San Donato.

In questa attesa tra gennaio e febbraio 2020 il suo nome si è riaffacciato sulla scena politica, pare abbia ricevuto telefonate e visite, gradito a tanti, ma non a tutti, molto ben voluto dai cittadini, ma questo a volte in politica non basta. Chissà se una sua lista civica alla fine potrà sparigliare le carte.

Gli altri 

Sulla stampa, nei corridoi sono rimbalzati anche i nomi di Marcello Caremani, ex primario delle malattie infettive di Arezzo, ma anche ex assessore alla sanità della seconda giunta Fanfani. Adesso abbastanza defilato dalla scena politica, non sembra un nome di primo piano per questa tornata elettorale. Anche quello di Andrea Sereni, è un nome che è circolato, ma senza grandi concretezze, probabilmente qualcuno ne ha sondato il gradimento nella coalizione, ma nulla di più.

I tempi

Sembra prevalere l'idea che entro una settimana, massimo dieci giorni si arriverà alla quadra. Prima probabilmente si passerà da un'altro giro di 'consultazioni'. Ma non è chiaro se saranno le scelte per le regionali a influenzare quelle per il Comune di Arezzo, oppure il contrario. E questo per Ceccarelli potrebbe fare la differenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elezioni 2020, doppio vertice nel centro sinistra. I nomi in ballo e il ruolo di Italia Viva

ArezzoNotizie è in caricamento