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Elezioni-2020

Arezzo e la Toscana al voto a settembre. Verso un super election day

La commissione parlamentare è al lavoro sulla data delle elezioni che potrebbe far convergere l'appuntamento con le urne per il Comune, per la Regione e il referendum

Potrebbe essere un super election day quello del 2020. La data che è stata considerata possibile dal Governo e che è al vaglio dell'apposita commissione parlamentare prevede una due giorni per svolgere le elezioni amministrative, quelle regionali e far esprimere gli italiani anche sul referendum per il taglio dei parlamentari. Il rinnovo della carica di sindaco di Arezzo, del consiglio comunale, del presidente della Regione e del suo parlamentino si potrebbero tenere proprio il 20 e il 21 settembre prossimi, giorni in cui sarebbe consegnata anche la scheda elettorale per votare sì o no sulla composizione numerica di Camera e Senato.

Queste le informazioni che sono emerse da una riunione che il premier Giuseppe Conte ha tenuto con esponenti della maggioranza, con il sottosegretario alla presidenza del consiglio Riccardo Fraccaro, la ministra dell'interno Luciana Lamorgese e il ministro degli affari regionali Francesco Boccia. 

Subito dopo è arrivata la reazione da parte delle regioni stesse che hanno lamentato un mancato accordo. A prendere parola Bonaccini e Toti, rispettivamente presidente e vice della Conferenza delle Regioni che hanno ricordato come cinque delle sei regioni chiamate alle urne avevano indicato altre date: il 26 luglio, il 6 o al massimo il 13 settembre. Mentre la data del 20 impatterebbe di nuovo sulla già difficile riapertura delle scuole e si avvicinerebbe, con i probabili ballottaggi, a ottobre, mese in cui anche il comitato tecnico scientifico ha previsto un possibile contagio di ritorno.

Mentre Bonaccini e Toti hanno chiesto la convocazione della conferenza Stato-Regioni il sottosegretario all'Interno Achille Variati è intervenuto con un chiarimento: "Le date del 20 e 21 settembre per un possibile Election Day sono l'ipotesi al momento più probabile, ma su cui non è stato ancora raggiunto un accordo con le Regioni e sono coerenti con le raccomandazioni formulate dal comitato tecnico scientifico e al contempo cercano di assicurare le corrette condizioni di svolgimento democratico delle competizioni elettorali. Come ho detto intervenendo in commissione, si tratta della proposta su cui il Governo sta dialogando con le Regioni. Vedremo se su questa opzione emergerà l'accordo che tutti auspichiamo".

Ad Arezzo ci sono già cinque candidati pronti per sfidarsi alle urne. Il sindaco uscente Alessandro Ghinelli si ricandida con il centro destra per il secondo mandato. L'Alleanza di centro sinistra ha da tempo ufficializzato lo sfidante, il medico aretino Luciano Ralli già capogruppo Pd in consiglio comunale, nel centro sinistra si colloca anche la candidatura a sindaco di Daniele Farsetti con il neonato schieramento Patto Civico. Il Movimento Cinque Stelle ha indirizzato la sua scelta su Michele Menchetti mentre il Partito Comunista si è concentrato sul nome di Alessandro Facchinetti.

Sul fronte delle regionali, dopo l'emergenza sanitaria, ha ripreso un po' la sua attività di campagna elettorale il candidato del centro sinistra Eugenio Giani, mentre nel centro destra questi sono giorni di possibili ripensamenti. La figura di Susanni Ceccardi della Lega potrebbe convincere meno e quindi potrebbe tornare in auge la candidatura di un sindaco civico come Vivarelli Colonna, soprattutto dopo le dichiarazioni di Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia. I pentastellati intanto puntano su Irene Galletti attuale consigliera regionale. 

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