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Elezioni 2018. Il 'mea culpa' del Pd Arezzo. Albano Ricci: "Abbiamo sbagliato, considero le dimissioni"

"Ho considerato l'eventualità di rassegnare le dimissioni". Albano Ricci, segretario provinciale del Partito Democratico di Arezzo, si è detto pronto a riflettere seriamente sull'eventualità di abbandonare la propria poltrona. "Questa sconfitta...

"Ho considerato l'eventualità di rassegnare le dimissioni".

Albano Ricci, segretario provinciale del Partito Democratico di Arezzo, si è detto pronto a riflettere seriamente sull'eventualità di abbandonare la propria poltrona.

"Questa sconfitta elettorale di Capolona e Caprese Michelangelo - sottolinea - è anche responsabilità mia. La sento come una sconfitta personale. Per tanto sto valutando attentamente cosa fare e cosa è meglio fare per il Pd. In questo momento sono una figura apicale del partito ed è giusto quindi che mi assuma delle responsabilità. Alle Politiche sentivo il peso del risultato meno vicino a me questa volta invece no. Sento che la sconfitta è anche una mia colpa".

Un'autocritica seria che non lascia niente al caso ma che punta il dito contro le proprie scelte e il presidio territoriale che, stando alle cifre, diventa sempre più distante da quelle che sono le necessità e i desideri espressi dall'elettorato sempre più propenso a prendere le distanze da una certa espressione del centrosinistra.

"Abbiamo perso nuovamente e in modo sonoro - prosegue Ricci - abbiamo perso e anche in modo sorprendente perché non ci aspettavamo questo risultato nel comune di Capolona. Su Caprese sapevamo che non eravamo in vantaggio perché il comune non ha sempre premiato compagini di centrosinistra. Comunque la sconfitta è stata davvero molto pesante e questo impone a tutti una riflessione a partire da me stesso".

Cosa ha pesato di più? Perché si è arrivati a questo risultato?

"La sconfitta è sempre figlia di tante cause - spiega ancora Ricci - Il Pd soffre ovunque, ad Arezzo in modo particolare, e quindi non possiamo più pensare che questa sofferenza sia soltanto l'ondata di un momento ma è invece un qualcosa di più profondo. Sicuramente si tratta di una condizione che sta riguardando tutta la Toscana. Abbiamo sbagliato tutti, tutto il partito, siamo stati molto meno presenti nel territorio e non abbiamo saputo dare il giusto supporto ai nostri candidati. Non siamo più attrattivi, non siamo più espressione dell'elettorato, non siamo più popolari e il Pd non è più un voto che intercetta tante fasce di elettori come prima. Su questo dovremo riflettere approfonditamente e in maniera seria ed ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità. Io per primo".

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