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Elezioni 2016. Vadi: "Montevarchi a un bivio. C'è bisogno di scelte moderne"

“Montevarchi ha bisogno di guardare avanti, mettere in campo politiche adeguate alle nuove necessità sociali, economiche e culturali. Politiche progressiste e di qualità: degne dei nostri tempi. Non nascondiamoci: nei mesi scorsi nel...

“Montevarchi ha bisogno di guardare avanti, mettere in campo politiche adeguate alle nuove necessità sociali, economiche e culturali. Politiche progressiste e di qualità: degne dei nostri tempi. Non nascondiamoci: nei mesi scorsi nel centrosinistra polemiche e personalismi hanno occupato spazio ed energie che avremmo dovuto investire sui contenuti e dedicare al rapporto con le persone. Ora più che mai serve cambiare passo, Montevarchi è a un bivio”.

Sono queste le parole di Valentina Vadi, consigliera regionale Pd sul risultato delle elezioni amministrative di Montevarchi e in vista del ballottaggio del 19 giugno.

“Non è vero che destra e sinistra non esistono. Destra e sinistra pesano sulle scelte locali. Amministrazioni di colore diverso fanno scelte di bilancio precise e connotate: sul sociale, sui servizi alla persona, sull’istruzione, sulla formazione, sull’integrazione, sui tempi di conciliazione delle donne, sui diritti civili – continua Vadi - Se sommiamo la percentuale dei voti delle formazioni presenti nell’arco del centrosinistra (ricordo il 31,16 di Ricci e il 19,22% di Grasso) domenica scorsa i montevarchini hanno chiaramente detto da che parte stanno. Il 34,47 % della Chiassai è dunque fisiologico e in linea con il dato del 2011; ciò che deve farci pensare e agire è il risultato del partito dell’astensione, al 35,7%. Un campanello d’allarme che non dobbiamo far suonare invano. Torniamo tra la gente, diamo unità al centrosinistra. Rivolgo un appello a tutte le forze progressiste, moderate e di sinistra affinché sostengano Paolo Ricci. Impediamo che la città passi in mano a una candidata appoggiata da Forza Italia e Lega Nord. Perché non è affatto vero che la candidata Chiassai è svincolata e libera da logiche di partito, la sostengono i partiti tradizionali di questa parte politica: Lega Nord, Forza Italia, Fratelli d’Italia. Un centrodestra che fa campagna elettorale cavalcando le paure e proponendo ricette retrò che poco hanno a che vedere con la tradizione di questa città, del Valdarno, della Toscana. Ho sentito e letto più volte la storia del depotenziamento o addirittura della chiusura dell’ospedale della Gruccia. Non è vero. Per questo presidio stiamo lavorando in sinergia tra livello regionale e locale per una prospettiva opposta a quella sventolata dal centrodestra. Vogliamo potenziare i servizi socio-sanitari del Valdarno, integrandoli con quelli dei vicini distretti sanitari. L’obiettivo è migliorare le prestazioni, non piantare bandierine – conclude Vadi - Cosa accadrà con un governo cittadino di Forza Italia e della Lega Nord? Montevarchi è diventata la città che è, con il peso che ha nel Valdarno, con servizi in ambito sociale, istruzione, sviluppo urbanistico e industriale, grazie al centro-sinistra e alle politiche messe in atto in tanti anni. Che ne sarà di Montevarchi se invece di far prevalere la voglia di andare avanti con il contributo di una rinnovata e competente classe dirigente, come ha annunciato Ricci, lasciamo spazio alla destra? Mi auguro che i montevarchini se lo chiedano prima di votare al ballottaggio. E che soprattutto non lascino agli altri la possibilità di decidere, astenersi non porta a niente. È in ballo il futuro di questa città. Noi del Partito democratico, insieme alle diverse forze del centrosinistra dobbiamo tornare tra la gente: “casa per casa, azienda per azienda, strada per strada”. C’è un patto sociale, un progetto comune che ci lega alle nostre comunità: perseguiamolo, rafforziamolo, modernizziamolo”.

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