Il 49,90 per cento della popolazione della provincia di Arezzo è governato da amministrazioni non facenti riferimento al Partito Democratico.

Montevarchi, dopo decenni di governo di centrosinistra, passa il timone ad una candidata sostenuta da una coalizione di centrodestra. Un primato per la cittadina del Valdarno che mai prima di ora aveva assistito all'elezione di una donna.

Dunque l'architettura del territorio è presto reimpostata. Alcuni dei Comuni più popolosi, compreso il capoluogo, hanno cambiato colore e sono passati ad amministrazioni di centrodestra. Tra questi ci sono Arezzo, Montevarchi, Bibbiena, Anghiari, Subbiano, Monterchi, Pieve Santo Stefano e Castiglion Fiorentino.

"Ho accolto con grande gioia questo risultato - sottolinea Ghinelli - Sansepolcro e Montevarchi sono due spallate consistenti al potere politico della nostra provincia. Cornioli ha fatto un grande risultato e in Valdarno Silvia Chiassai è la prima donna sindaco di una cittadina che per decenni ha avuto amministrazioni di tutt'altra matrice politica. Questo insieme agli altri risultati ottenuti ridisegna completamente l'architettura della provincia. Una provincia che, dal punto di vista numerico si trova divisa in due. Facendo i dovuti calcoli, il 49,90% della popolazione aretina è governata dal centrodestra (o coalizioni non facenti capo al Pd) e il rimanente 50,01% dal centro sinistra".

Allungando lo sguardo sul panorama regionale, il ballottaggio ha sancito la vittoria di Antonfrancesco Vivarelli Colonna che, grazie all'appoggio di una coalizione di centrodestra, è stato scelto come nuovo sindaco di Grosseto.

"Siena è rimasto l'ultimo capoluogo di provincia della Toscana del Sud in mano al Pd - prosegue Ghinelli - Lo schema che abbiamo avviato con la mia elezione è vincente. Lo dimostrano le cifre e i risultati ottenuti. La vittoria di Vivarelli Colonna è un grosso smacco per il Partito Democratico. Questo ridefinisce molte questioni legate alla gestione dei servizi e delle infrastrutture legate all'area vasta. Sono certo che presto io e il sindaco di Grosseto ci sederemo ad un tavolo per discutere insieme molte questioni di forte interesse per tutto il territorio".

Metà provincia di Arezzo e due terzi della Toscana del Sud non sono più amministrate dal centrosinistra. Ma non basta ancora. Perché il panorama nazionale è altrettanto eloquente. Fatta eccezione per Bologna e Milano, dove il testa a testa tra Sala e Parisi è stato serratissimo, il Pd ha perso città come Roma e Torino.

"Il malessere è evidente - sottolinea ancora Ghinelli - un malessere intestino legato probabilmente al nome di Matteo Renzi. Da ultimo voglio ricordare che questo risultato è frutto di un ottimo lavoro svolto dal centrodestra ma è anche la conseguenza di un forte demerito del Pd che non ha ottenuto nuovamente i consensi accordati durante gli scorsi anni dall'elettorato".

Il commento completo di Alessandro Ghinelli