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Banca Etruria e il danno d'immagine alla città, Ghinelli rincara la dose: "Secondo me profili di responsabilità nei Boschi"

"Non è una manovra elettorale, non ho nessuna parte nel contesto da qui al 4 marzo, ma è una considerazione che è venuta spontanea per l'accumularsi di accuse alla mia città per tutto quello che ha comportato l'azzeramento di Banca Etruria e il...

"Non è una manovra elettorale, non ho nessuna parte nel contesto da qui al 4 marzo, ma è una considerazione che è venuta spontanea per l'accumularsi di accuse alla mia città per tutto quello che ha comportato l'azzeramento di Banca Etruria e il danno d'immagine evidentissimo che c'è stato se si sfogliano tutti i quotidiani nazionali, addirittura ne hanno parlato le tv estere, di Arezzo come di una città sede di una banca che ha gestito veramente male le risorse economiche di una comunità. E quindi io non potevo fare altro che domandarmi: ma le critiche politiche che non da oggi sono state mosse a carico dell'ex ministro per le riforme istituzionali e parte della sua famiglia, possono o no avere un qualche profilo di responsabilità? Io mi sono risposto da solo in senso affermativo e ho dato incarico all'ufficio legale del comune di studiare se effettivamente esiste un profilo di responsabilità censurabile e reprensibile a termini di legge."

Il sindaco di Arezzo spiega e rincara la dose, dopo le dichiarazioni rilasciate a Klaus Davi che le ha riportate nel video del suo canale youtube, circa la volontà di denunciare per danno d'immagine il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Maria Elena Boschi, all'epoca dei fatti ministro per le riforme istituzionali del governo Renzi e suo padre, Pier Luigi Boschi che, nell'ultimo cda in carica prima del commissariamento, rivestiva il ruolo di vice presidente di Banca Etruria.

Secondo Ghinelli uno dei danni subiti da Arezzo è quello della perdita di chances per le aziende:

"L'azzeramento di una banca del territorio, produce la difficoltà, se non in certi casi l'impossibilità ad ottenere finanziamenti per lo sviluppo delle aziende, o talora per il salvataggio delle aziende che già in un periodo di crisi economica imperante potevano aver bisogno di un finanziamento straordinario. La banca del territorio ha questo ruolo, fare da ammortizzatore finanziario in un mercato che non è costante e che nel nostro caso ha subito forti menomazioni, viene meno una banca di questo tipo? Viene meno allora una parte della capacità imprenditoriale e della capacità di fare crescere le aziende."

Perché solo nei confronti dei Boschi, un'azione del genere?

"Ci sono molti capi d'imputazione a carico di molte persone, ma non dei Boschi, altrimenti non avrei avuto la necessità di pensare che anche loro hanno avuto una parte in commedia, dal momento che non c'è nessuna indagine aperta nei loro confronti, l'ufficio legale del comune valuterà se quei comportamenti che abbiamo letto in tutti i giornali possano nascondere o evidenziare dei profili di responsabilità. Gli aretini non hanno fatto nulla per trovarsi in uno stato di cose che si è determinato con tutto l'affaire Banca Etruria, mentre l'allora ministro per le riforme e suo padre qualche ruolo ce l'hanno avuto, può darsi che non abbia rilevanza dal punto di vista delle responsabilità, ma io penso di sì."

Una mossa di campagna elettorale? Perché ora?

"E' tanti anni che sta proseguendo il massacro mediatico della città di Arezzo, si continua a parlarne come se fosse fatta di lestofanti e di allocchi. Il suo primo cittadino ne prende le distanze e nel prenderne le distanze si domanda, perché si è arrivato a questo, per una serie di questioni che riguardano primariamente ovviamente la cattiva gestione di Banca Etruria, ma sulla cui fase finale e secondo me in maniera determinante, hanno pesato le prese di posizione di una parte della politica italiana."

Al termine della conferenza stampa Ghinelli ha anche annunciato che in fase dibattimentale, alla prima udienza del processo in corso, il Comune di Arezzo di fronte al giudice, presenterà di nuovo la richiesta di ammissione come parte civile per il risarcimento danni, la stessa che era stata rifiutata in udienza preliminare.

Alla conferenza stampa hanno assistito numerosi consiglieri comunali, tra cui Alessandro Caneschi e Luciano Ralli del Partito Democratico. Caneschi in particolar modo ha detto al sindaco che non può insegnare loro lo stile con cui si fa politica e ha detto: "ricordo bene come abbia invece definito Gelli un cittadino illustre".

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