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San Giovanni, i consiglieri: "Servono dispositivi di protezione per i sanitari"

I consiglieri comunali di San Giovanni Valdarno hanno voluto sottolineare la raccomandazione sull’importanza di rispettare le regole e la preoccupazione per il ritardo nella consegna dei dispostivi di protezione

A seguito dell’aumento rapidissimo del contagio nel proprio territorio, i consiglieri comunali di San Giovanni Valdarno hanno voluto sottolineare la raccomandazione sull’importanza di rispettare le regole che impongono l’uscita di casa solo in casi eccezionali e la preoccupazione per il ritardo nella consegna dei dispostivi di protezione individuale necessari a lavorare in sicurezza per il personale sanitario presso l’ospedale La Gruccia e per tutte le associazioni del volontariato presenti sul proprio territorio.

"Considerato inoltre che un punto di forza, per il contenimento dell’epidemia, è la velocità nell’identificazione di tutti i casi positivi (sintomatici e asintomatici) e delle persone da mettere in quarantena, ritengono necessaria l’esecuzione in massa dei tamponi e dei test di screening - spiega Mauro Tempesta, presidente del consiglio comunale - Anche in questo caso ritengono fondamentale che il servizio che si occupa delle 'interviste' dei contagiati e della messa in quarantena dei contatti, abbia tutte le risorse adeguate che l’emergenza e l’urgenza richiede. Tutto questo però non può prescindere dal perseverare di atteggiamenti imprudenti dei cittadini che possono mettere in pericolo l’azione di contenimento del virus sull’intero territorio oltre a mettere a rischio gli stessi operatori che lavorano in emergenza, sia nei presidi ospedalieri che nei servizi di prima necessità lasciati aperti al pubblico. Considerato che senza l’impegno di tutti, il coronavirus non potrà essere sconfitto, e che il modo più veloce e semplice per arginare l’epidemia è rimanere tutti in casa, i consiglieri comunali rivolgono un appello al senso civico e di responsabilità dei concittadini (compreso i minori), e invitano gli stessi a stare a casa, in special modo alle persone più anziane che ad oggi risultano essere maggiormente esposti al rischio covid-19. Per questo motivo, l’appello termina ricordando di uscire solo se strettamente necessario, evitando assembramenti anche se della stessa famiglia, anche minimi di due persone, oltre a muoversi solo per motivi urgenti di salute (medico, farmacia), lavoro e per fare la spesa. Consigliando di non a recarsi al negozio o supermercato frequentemente, ma organizzandosi per fare una scorta di generi alimentari che duri per più giorni, rispettando la regola di andare uno solo per famiglia".

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