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Pd e Arezzo in Comune: "Sospendere tasse e imposte comunali per aiutare la ripresa"

Da Ralli e Romizi cinque proposte per il rilancio di Arezzo

Cinque proposte in un atto d'indirizzo di Pd e Arezzo in Comune per la prima seduta on line del Consiglio sono quelle avanzate dal capogruppo Pd Luciano Ralli e dal capogruppo di Arezzo in Comune, Francesco Romizi.

La sospensione dei pagamenti di tasse e imposte comunali, la possibilità di "spalmare" quanto dovuto in più rate per un tempo adeguato, ma anche la richiesta a Nuove Acque ed Estra di adottare lo stesso comportamento. Ralli e Romizi chiedono anche di discutere con la Camera di Commercio, categorie economiche e sistema bancario la possibilità di uno stop al pagamento dei mutui, con un intervento di sostegno di natura pubblica perlomeno per la quota interessi. Infine di promuovere la riconversione produttiva delle aziende tessili disponibili per produrre mascherine.

"Arezzo si prepara ad affrontare una crisi economica e sociale probabilmente senza precedenti negli ultimi decenni - commenta Ralli - il doveroso e necessario blocco di gran parte delle attività connesse a industria, commercio, artigianato, agricoltura e libere professioni sta determinando (e rischia di farlo ancora di più in futuro) la contrazione se non l'assenza di reddito d'impresa e professionale. Ricordo poi che il ricorso agli ammortizzatori sociali riesce a dare risposta solo ad una piccola parte delle platea interessata".

Impossibile però fare previsioni. Ralli sottolinea come "le conseguenze di questa lunga, imprevista e durissima emergenza non sono ad oggi né valutabili né prevedibili. Ma è  comunque più che attendibile la persistenza di una lunga e difficile situazione economica che dovrà ridefinire le priorità di imprese, sindacati e istituzioni locali".

Arezzo si deve stringere: istituzioni, categorie, sindacati, ordini professionali, terzo settore e imprese sociali.

"Tutti - conclude Ralli - hanno manifestato preoccupazioni e molti hanno formulato proposte e richieste. Un ringraziamento a chi si sta sforzando di produrre soluzioni e proposte. Ma un grazie non basta. Le proposte formulate in questi giorni devono essere immediatamente discusse e valutate e il Consiglio comunale è chiamato a creare le condizioni, anche partendo dai decreti governativi affinché l'economia aretina subisca i minori danni possibili e si creino le condizioni perché a fine emergenza si sia pronti a rimettere in moto un nuovo modello della "macchina" economica di Arezzo. Riteniamo che il Consiglio comunale sia il perno ineludibile di una strategia condivisa, lasciando ovviamente a Sindaco e Giunta le loro competenza e le loro responsabilità. Con  Romizi ci auguriamo che questa valutazione  sia condivisa da tutti i gruppi consiliari senza eccezione alcuna".

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