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Coordinamento Democrazia Costituzionale replica a Rossi: "Il rimborso previsto per legge verrà restituito"

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale-Arezzo all'intervento del consigliere comunale Angelo Rossi. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione Caro Angelo Rossi, da persona che fa politica...

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale-Arezzo all'intervento del consigliere comunale Angelo Rossi. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione

Caro Angelo Rossi,
da persona che fa politica e da organizzatore di altri referendum non ti sarà sfuggito che nei nostri banchini per la raccolta delle firme vi sono moduli per tre distinti quesiti. Due di questi puntano a cambiare la Legge elettorale "Italicum" attraverso un referendum abrogativo che si ottiene solo e soltanto se si raccolgono le firme. La tua critica sui rimborsi in questo caso è del tutto infondata e pretestuosa. Inoltre, sai bene che vi sono diversi altri motivi alla base della raccolta delle firme, comprese quelle sul referendum costituzionale. Il principale motivo riguarda il "diritto di tribuna" che è accordato ai promotori di un referendum. Avrai visto che specialmente nelle televisioni nazionali - Rai o Mediaset non vi è differenza - viene dato spazio solo a Renzi, al Pd e al Sì, mentre a chi la pensa diversamente vengono lasciate solo briciole. Ecco, raccogliere le firme significa anche avere, almeno in teoria, accesso alle tv per poter spiegare ai cittadini la posizione del No alla contro-riforma costituzionale. In ultimo, è bene sapere che il Comitato nazionale del "No", dietro al quale non vi sono né grandi partiti né lobbies, ha comunque deciso che al netto delle spese organizzative, trasparenti e documentate, il rimborso previsto per legge verrà interamente restituito.

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