rotate-mobile
Politica

Consiglio Comunale tra regolamento Sagre e urbanistico: il dibattito a Palazzo Cavallo

Le interrogazioni La prima interrogazione è stata presentata da Donato Caporali: “il centro città è il luogo privilegiato degli interventi sulla sicurezza stradale. Abbiamo invece poca attenzione per le periferie, da dove provengono comunque...

Le interrogazioni

La prima interrogazione è stata presentata da Donato Caporali: “il centro città è il luogo privilegiato degli interventi sulla sicurezza stradale. Abbiamo invece poca attenzione per le periferie, da dove provengono comunque richieste di manutenzione. Un esempio: l'installazione di un lampione fuori dal cento abitato delle Poggiola, presso l'incrocio pericoloso a ridosso della strada che conduce a Talzano. Inoltre sarebbe bene, in zona, anche un cassonetto di raccolta dell'umido che prima c'era e ora non più”.

Su piazza della stazione si sono soffermati Paolo Lepri e Francesco Romizi, i quali hanno sottolineato gli aspetti negativi di questo spazio urbano dove mancano decoro e marciapiedi idonei per la sua pedonalizzazione, aree destinate alle biciclette e parcheggi gratuiti. La necessità di una riqualificazione è stata sottolineata anche per gli spazi limitrofi alla stazione stessa, dall'ex scalo merci ai giardini del Porcinai.

“Esistono – ha replicato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – una parte di posti destinati a carico e scarico nel parcheggio adiacente alla stazione, validi per una ventina di minuti. Stiamo valutando un progetto complessivo, elaborato con il contributo della Fiab, per piazza della stazione che coinvolga anche l'ex scalo merci e l'area Campo di Marte. In effetti, tale impostazione è convincente perché la zona ha bisogno di un intervento generale. Nel bilancio che l'aula approverà, c'è una voce da 300.000 euro per la riqualificazione dei giardini di viale Michelangelo, fontane comprese, per il 2016. Queste ultime, peraltro, erano state oggetto di un intervento che non ha dato evidentemente buoni frutti, per cui siamo costretti a spenderci di nuovo”.

Paolo Lepri: “le modifiche alla struttura tariffaria relativa all'acqua riservano sempre spiacevoli sorprese. L'aumento per il 2016 riguarda tutte le tipologie di tariffe. Perciò chiediamo se non era più opportuna una scelta che articolasse la tariffa in base ai componenti del nucleo familiare. Assodato e comprovato questo aumento ingiustificato, chiediamo all'assessore Marco Sacchetti la sospensione di tali modifiche. Peraltro chiediamo al sindaco se non sia il caso che presieda lui stesso le assemblee dell'Ait che intervengono in materia”.

“In merito alla nuova situazione – ha replicato l'assessore Marco Sacchetti – si è creato un polverone su dati non consolidati. Abbiamo approvato, alla penultima assemblea Ait, un quadro tariffario che si è adeguato al nuovo impianto normativo. Ma questa articolazione tariffaria è stata sospesa perché manca proprio il presupposto, ovvero un'uniformità nella lettura dei dati visto che non c'è concordanza fra Ait e soggetto gestore. Perciò abbiamo chiesto e ottenuto una simulazione effettiva della bolletta. Tale simulazione verrà sottoposta alla nuova conferenza territoriale del 10 marzo quando avremo così dati oggettivi. Sulle tariffe per le utenze pubbliche, devo dire che gli incrementi paventati sono insostenibili ma anche per questo ci è stato detto che verranno riviste”.

Ancora Paolo Lepri su Nuove Acque: “riporto all'attenzione dell'aula, la campagna intimidatoria di Nuove Acque contro i cittadini che si autoriducono del 13% le bollette in attuazione del referendum del 2011 che aveva abrogato la remunerazione del capitale investito. Questi cittadini sono considerati morosi al pari di chi non paga del tutto le bollette. La minaccia di distacco dell'utenza è sproporzionata e aggressiva. Il Giudice di Pace ad Arezzo ha peraltro emesso tre sentenze che danno ragione agli utenti. Perché il sindaco non interviene per fermare queste operazioni che stanno assillando più di 700 aretini impegnati in una legittima campagna di obbedienza civile?”.

“Quello che possiamo fare – ha replicato l'assessore Marco Sacchetti – è chiedere all'Autorità idrica toscana di proporre una moratoria di questa componente tariffaria che i cittadini si auto-riducono, in attesa che la questione, dal punto di vista del diritto, venga sancita e cristallizzata. Ritengo che questa azione debba essere fatta su Ait e non su Nuove Acque che si limita ad applicare le direttive dell'autorità”.

Ancora Paolo Lepri, questa volta sul servizio sanitario, “caratterizzato dalla riduzione di tante sedute operatorie, 450 interventi anche di chirurgia maggiore, e di posti letto. Il sindaco, ricordo, è il garante della salute della cittadinanza e non possiamo non fargli presente come l'offerta di salute nel territorio stia scemando. Quale sarà il destino della sanità aretina anche alla luce degli interventi legislativi regionali?”.

“La struttura organizzativa sanitaria aretina – ha replicato il sindaco Alessandro Ghinelli – non dà risposte di alcun tipo alle richieste avanzate dal sottoscritto per il tramite della conferenza dei sindaci. Lo spettacolo, anzi, a cui si assiste quando convoco quest'organo è preoccupante. La cosa che più lo caratterizza sono le assenze di gran parte dei componenti. Spero che nella prossima seduta possano registrarsi presenze maggiori perché necessitano proposte serie e forti da parte di un intero territorio verso chi gestisce la sanità toscana. Quando ho firmato per l'abrogazione della legge toscana 84 del 2015 l'ho fatto con convinzione. Di fronte a 55.000 firme, dobbiamo però registrare solo una risposta di grande arroganza da parte della Regione Toscana. Qualcuno, spero, prima o poi, dovrà darne conto all'interno del territorio aretino”.

Matteo Bracciali: “la Casa di riposo Fossombroni ospita 80 persone ma da oltre otto mesi non ha il nuovo cda. La mancata nomina di quest'ultimo determina l'assenza anche di un presidente. Nel frattempo, da aprile avremo la nuova cooperativa che gestisce i servizi assistenziali. Chiedo dunque se non sia il caso di provvedere, la Casa di riposo Fossombroni è riconosciuta come un ente di storia e livello importanti e dobbiamo sapere il suo destino nei prossimi anni”.

Claudia Maurizi ha chiesto informazioni sullo stato di distribuzione dei sacchetti per la raccolta dei rifiuti porta a porta. “Mi risulta che tale distribuzione da parte di Sei Toscana sia interrotta e che imprese e cittadini stiano tornando all'indifferenziato. La mancanza di questi ausili reca danno alla sensibilizzazione, utile ad aumentare le quote di riduzione e differenziazione dei rifiuti. Perché si è verificata questa interruzione?”.

L'assessore all'ambiente: “non è che la mancata distribuzione dei sacchetti comporti la fine del porta a porta. La grande distribuzione per esempio ne fornisce di adeguati ogni volta che andiamo a fare la spesa. Comunque, perché l'abbiamo sospesa, per il momento? Il 25 giugno 2015 Sei Toscana forniva i dati riferiti ai servizi cosiddetti opzionali, quelli che esulano dalla Tari e dal controllo dell'Ato. E fra questi dati emergeva la consegna dei sacchetti per la quale il costo era di 180.000 euro. La ritengo una somma spropositata, sarebbe circa l'uno per cento della Tari. Tale gestione non può essere più perpetrata perché sono costi, peraltro, come accennato, fuori controllo. Dopo di che, stiamo lavorando con Ato per capire se tale spesa possa essere inserita all'interno del meccanismo della Tari, sarebbe anche elemento di maggiore garanzia”.

Luciano Ralli: “l'articolo 76 del regolamento del Consiglio Comunale prevede che entro il 31 gennaio di ogni anno, la Giunta informi l'aula sullo stato di attuazione del programma, dei programmi settoriali e sull'andamento degli uffici. Non ne facciamo una questione di data ma chiediamo che entro una giugno venga ottemperato questo adempimento”.

Ancora Luciano Ralli: “cito le dichiarazioni del questore: sui furti in casa i numeri di dicembre sono preoccupanti, la recrudescenza colpisce periferie e frazioni. Cosa possiamo fare all'interno delle competenze della polizia comunale? La questione sicurezza ci sta a cuore come sta a cuore alla maggioranza. Alcuni suoi membri hanno proposto in materia un Consiglio Comunale aperto. Si stanno alternando dirigenti della Pm ma del comandante, dopo 8-9 mesi dall'inizio del mandato, nessuna traccia”.

L'assessore Barbara Magi: “il tavolo tecnico con prefetto e tutti i vertici di polizia è sempre attivo. Nel centro città ci sono dati tangibili, la zona di Campo di Marte è sotto controllo, ci sono inoltre tutta una serie di interventi che ci hanno consentito e ci consentono di reprimere attività illegali. La Pm, insieme alle scuole, ha la priorità nel piano del fabbisogno del personale, perché vogliamo che per le attività di repressione e controllo della microcriminalità e del degrado continui a essere in prima linea. Quanto descritto da Ralli si inserisce in un quadro più ampio e coinvolge la lettura da dare alla politica dell'accoglienza che ha il suo rapporto con l'incremento di certi fenomeni. Le persone che stiamo accogliendo e che permangono nel nostro territorio, al netto dei pochi che ottengono il riconoscimento dello status di rifugiato, che fine fanno? Alcuni ottengono il permesso di soggiorno, altri spariscono letteralmente”.

“Aggiungo – ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli – che la difficoltà di reperimento del comandante, che per noi deve avere certe caratteristiche, ovvero forte attenzione per il rispetto della legalità e il presidio del territorio, deriva da vincoli normativi sovraordinati, come l'obbligo di reperirlo tra il personale residuale delle province”.

Ancora Luciano Ralli: “pare che si vada verso la scomparsa di una posizione organizzativa presso la presidenza del Consiglio Comunale, una scelta che andrebbe contro l'autonomia funzionale di questo ufficio prevista per legge e sarebbe di dubbia opportunità politica”.

L'assessore al personale Barbara Magi: “sulla base del regolamento dell'organo, non è obbligatoria tale posizione organizzativa presso la presidenza del Consiglio Comunale. Ci sarà la p.o. di un servizio più ampio che risponderà al segretario generale. Dentro tale servizio è inserito anche l'ufficio del Consiglio Comunale, che resta con personale assegnato e un funzionario amministrativo”.

Donato Caporali: “sollevo il problema delle strade vicinali a uso pubblico: ci sono stradoni importanti, spesso al limite della percorribilità. La materia è complessa, prevede ad esempio la costituzione di consorzi di cittadini e queste sono operazioni costose. Manca dentro l'amministrazione comunale un punto di riferimento per tale materia che è assolutamente da riordinare”.

Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “sulla manutenzione delle strade vicinali, l'amministrazione pubblica non può più intervenire al 100%, di sicuro però lo fa per una quota pari la 30% dei lavori sulla base di un piano specifico che ogni anno viene riproposto”.

Terza Giostra sì o no? È stato l'oggetto dell'interrogazione di Matteo Bracciali. “Sulla Giostra abbiamo un susseguirsi di notizie: l'aumento dei biglietti, il futuro dell'Istituzione Giostra, l'aumento dei contributi ai quartieri. Infine la Giostra straordinaria: ma se non ci fosse l'aggancio con il giubileo della misericordia, dove starebbe la straordinarietà dell'evento?”.

“Nella stampa – ha sottolineato il sindaco Alessandro Ghinelli – ho letto tutto e il contrario di tutto, a dimostrazione di un atteggiamento poco attento al controllo delle fonti. La questione della terza Giostra si lega necessariamente al concetto di straordinarietà. Non era prevedibile, ad esempio, che papa Francesco proclamasse il giubileo nel 2016 senza attendere la sua naturale cadenza venticinquennale. In occasione di eventi tali, una città con una grande festa di popolo come Arezzo si domanda se legare la sua festa a quell'eccezionalità. Per questo ho chiesto al vescovo di inviare in Vaticano un'istanza con la quale ottenere un'autorizzazione in questo senso, per una terza Giostra. A oggi non è intervenuta. Quando tra un'amministrazione pubblica e il Vaticano subentrano rapporti formali, la riservatezza è d’obbligo. Di più non posso e non voglio dire. Chi ha scritto notizie a oggi non fondate non è stato tempestivo e opportuno. Se questa intitolazione al giubileo della Misericordia non dovesse intervenire, verrebbe meno anche il motivo della terza Giostra”.

Francesco Romizi: “i campi da calcio antistanti lo stadio sarebbero i migliori per gli allenamenti dell'Arezzo Calcio. Il 13 agosto 2015 era stata paventata una soluzione da parte dell'assessore Lucia Tanti ma la stagione è quasi finita e nulla abbiamo visto”.

L'assessore allo sport Lucia Tanti: “abbiamo cominciato un percorso di trattativa. Tuttavia abbiamo anche pensato a un'alternativa e questa si è presentata con l'impianto di via Arno, grazie alla disponibilità di Uisp e Arezzo Calcio. L'Arezzo è tornato ad allenarsi in città, i campetti antistanti allo stadio saranno la migliore ma non l'unica soluzione. E l'alternativa che abbiamo trovato funziona senza i costi paventati, un milione di euro per la loro permuta, dei due campi allo stadio”.

Ancora Francesco Romizi: “la Rsu con tutti i sindacati riuniti ha rilasciato una lettera aperta dove lamenta il profondo disagio del personale in molti settori comunali, Pm, sportello unico, sociale, le incertezze sulle intenzioni dell'amministrazione, la mancanza di programmazione, l'attendismo dei dirigenti, l'insufficienza numerica del personale. Quali risposte intende dare il sindaco a tali istanze? Non aveva detto in campagna elettorale che la prima cosa avrebbe sistemato l'ente?”.

Barbara Magi, assessore al personale: “la delegazione trattante, la scorsa settimana, ha fatto il suo primo incontro con le rappresentanze sindacali. Abbiamo istituito l'ufficio ad hoc per la Tari, nel 2016 continuerà la diminuzione di personale, il turn over blocca le sostituzioni, le scelte saranno complesse. Alle 13 di mercoledì il sindaco incontrerà la Rsu per venire incontro alle richieste, con particolare attenzione a quelle dello sportello unico”.

“Lo sforzo di revisione è stato ingente – ha chiuso il sindaco Alessandro Ghinelli – intendiamo passare da una struttura di tipo orizzontale a una di tipo piramidale con due distinti livelli di dirigenti. In vista di una maggiore efficienza. Dunque, abbiamo già introdotto un primo sostanziale cambiamento, adesso chiudiamo la micro-organizzazione e si vedranno ulteriori effetti”.

Arezzo, 22 febbraio 2016

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Consiglio Comunale tra regolamento Sagre e urbanistico: il dibattito a Palazzo Cavallo

ArezzoNotizie è in caricamento