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Consiglio comunale Anghiari. Le considerazioni dei portavoce del M5S

Le considerazioni dei portavoce del Movimento Cinque Stelle per quello che riguarda la discussione in consiglio comunale ad Anghiari

Sull'ultimo consiglio comunale interviene il gruppo Movimento Cinque Stelle di Anghiari.

Venerdì 30 novembre, erano passate da poco le 23, si è chiuso il sipario anche sul settimo consiglio comunale di Anghiari, probabilmente l’ultimo di quest’anno.

Tra i pezzi forti della giunta, a questo giro: la scelta di sostituire una parte della rete di illuminazione anghiarese con lampade a led, delibera già pubblicata; le variazioni al bilancio e l’adesione del comune di Anghiari alla convenzione sulla gestione associata del turismo attraverso l’Unione dei Comuni, da votare; la “risposta” a due delle nostre interrogazioni.

Sul bilancio la nostra posizione è stata contraria, mentre sulla questione del turismo abbiamo votato a favore nella speranza che tutta la nostra vallata trovi giovamento da questo progetto.

Per quanto riguarda le lampade a led, decantate dal sindaco come scelta intelligente e che guarda al futuro, non sono mancate le precisazioni del nostro consigliere. L’efficientamento energetico è basilare per il futuro delle nostre città, quindi anche per Anghiari, ma secondo noi sarebbe stato più efficace pensare ad un progetto complessivo sulla rete di illuminazione del nostro paese. Il comune ha deliberato l’acquisto di 50 lampade per il 2019, al prezzo di 400 E cadauna, con un investimento pari a 20000 E. L’intenzione è di sostituire ogni anno 50 dei punti luce attuali con altrettanti a led, per arrivare al totale rinnovamento della rete. Il fatto è che non è stata fatta una valutazione globale della nostra rete di illuminazione, che comunque consta di 1250 punti luce, prima di prendere una decisione. Il discorso del buon padre di famiglia intentato dal sindaco per giustificare l’acquisto progressivo delle lampade non convince, soprattutto perché i tempi della sostituzione saranno talmente lunghi che se mai si riuscisse a portare a compimento il progetto, le prime lampade oggetto della sostituzione potrebbero essere già superate nella loro tecnologia e sicuramente usurate. Un lavoro completo ed al passo con i tempi molto probabilmente non vedrà mai la luce. Ricci ha poi colto l’occasione della vicenda lampade per sottolineare il modus operandi del sindaco Polcri. Le commissioni vengono convocate di rado e spesso sono solo commissioni di facciata, perché le delibere, quindi le decisioni della giunta, le precedono. Quasi mai ci sono un confronto ed una discussione approfonditi, e se ci sono spesso le decisioni sono state comunque già prese. Alla faccia dell’utilità del consiglio e della democrazia. In commissione comunque il nostro consigliere non ha dato il proprio benestare al già programmato acquisto delle lampade.

Come fanalino di coda, come al solito, sono state presentati gli atti delle opposizioni. Delle nostre solo due sono state discusse, perché il sindaco poco dopo le 23 era già stanco del confronto ed ha dichiarato chiuso, molto democraticamente, il consiglio comunale.
La risposta alla nostra interrogazione sul Ponte Sommergibile, che merita più di qualche riga, è stato un siparietto veramente degno di nota. Il nostro consigliere chiedeva quanto segue:

- “se la demolizione del Ponte Sommergibile è avvenuta a seguito di accertamento e certificazione dello stato di sicurezza della “viabilità alternativa” che fungeva da presupposto all’Ordinanza di demolizione in oggetto e, quindi, dell’unico ponte residuo, anche in vista dell’aumentato traffico di autoveicoli e mezzi pesanti che la avvenuta demolizione del ponte sommergibile sta già causando;
- se esiste, nel caso in cui tali accertamenti non siano stati eseguiti, l’intenzione del Sindaco di garantire la sicurezza della suddetta “viabilità alternativa” progettando e realizzando al più presto adeguate opere di rinforzo o rifacimento del ponte residuo;
- se esiste l’intenzione di portare a compimento il progetto di reale “viabilità alternativa” collegando i due tronconi di strada costruiti negli anni 2006/2007 e mai congiunti;
- se il Comune ha tenuto in conto, anche per un principio di Autotutela, le conseguenze legali della demolizione del ponte sommergibile ora demolito, sia rispetto alla pubblica utilità che lo stesso rappresentava, sia in fatto di si

curezza della “viabilità alternativa” che l’Ordinanza in oggetto richiamava come sua precondizione;
- se la demolizione del Ponte prevista dall’Ordinanza del Comune è stata effettuata nel rispetto di tutte le normative e regole previste per legge.”

Il sindaco ha risposto facendo l’esempio del Ponte del Tevere che sarebbe l’unico modo per arrivare a Sansepolcro. Esempio sbagliato, sia perché quel ponte è una struttura solida e collaudata, sia perché pur allungando di parecchio il giro, a Sansepolcro si può arrivare lo stesso. La parte destra della Valle del Sovara invece rimarrebbe completamente isolata nel caso in cui il Ponte sul Rio dovesse cedere. Secondo Polcri un secondo accesso da utilizzare sarebbe il guado, ma il guado è transitabile solo in condizioni meteorologiche favorevoli. Se ci dovesse essere bisogno urgente di passare in una situazione di maltempo, come verrebbe risolta la situazione ? In pratica quello che cercava di far capire Ricci è che prima di abbattere quel ponte il sindaco avrebbe dovuto preoccuparsi che ci fosse una via alternativa stabile e sicura nel tempo. Così non è. Anche il progetto di viabilità alternativa, l’unione dei due tronconi di strada locali, non è stato mai portato a termine dalle precedenti amministrazioni. L’arrampicata sugli specchi del sindaco è poi continuata, arrivando ad uno dei punti più alti fin’ora raggiunti: la strada sulla quale poggia il ponte sul rio sarebbe privata e sarebbero i frontisti che di quella strada usufruiscono, a doversi preoccupare della solidità dello stesso. Come dire, che si arrangino loro, io non posso farci nulla. La strada a noi risulta invece essere comunale, anche perché sarebbe grave che un comune non avesse una strada pubblica, seppur di campagna, sulla quale far transitare i propri cittadini, affidandosi invece a dei privati. Ma stiamo scherzando ? Chiudendo la discussione Polcri ha poi affermato che secondo l’assessore Maggini il ponte è stabile e che se in futuro ci sarà la disponibilità economica, provvederà a completare il vecchio progetto della viabilità alternativa.

Riguardo la nostra interrogazione sulla presenza di guano di piccione nel centro storico, particolarmente presente in alcune zone, Polcri ha detto di essersi informato sulle soluzioni adottate da altri comuni ma di non avere approfondito la questione. Provvederà a farlo per provare a trovare una soluzione. A dire il vero ha anche provato a dire che ognuno dovrebbe risolvere il problema per conto proprio. Il M5S ha accennato alla possibilità di rendere sterili i piccioni, soluzione adottata per esempio dal comune di Firenze, anche se da quanto abbiamo potuto capire per risolvere la situazione servirebbe la concomitanza di più tipi di intervento.

                                                                                          Movimento Cinque Stelle Anghiari

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