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Comune di Sansepolcro e processo Etruria, l'attacco del M5S

Nota del Movimento 5 Stelle Sansepolcro. Nel consiglio comunale di lunedì 21 maggio è stata finalmente discussa la nostra mozione in cui chiedevamo al sindaco di impegnarsi affinché il Comune di Sansepolcro si costituisse parte civile nei...

Nota del Movimento 5 Stelle Sansepolcro.

Nel consiglio comunale di lunedì 21 maggio è stata finalmente discussa la nostra mozione in cui chiedevamo al sindaco di impegnarsi affinché il Comune di Sansepolcro si costituisse parte civile nei processi in corso agli ex vertici di banca Etruria. La mozione è stata votata da tutte le forze di minoranza, mentre è stata bocciata senza alcun dubbio da parte della maggioranza.

Un po’ di cronistoria: all’inizio del 2016, quando ancora non eravamo nemmeno rappresentati in Consiglio comunale, avevamo promosso una petizione popolare chiedendo appunto al Comune di costituirsi parte civile, raccogliendo molte firme da parte dei nostri concittadini. Questa petizione era stata poi discussa in Consiglio il 29 aprile 2016, ed era stata votata all’unanimità da tutte le forze politiche allora presenti nell’assise comunale.

C’era quindi un impegno ben preciso preso dal Comune di Sansepolcro, che certamente non si vanificava per il fatto che nel frattempo era cambiata amministrazione. Tanto più che alcuni componenti del precedente consiglio comunale, che si erano espressi favorevolmente nei confronti della petizione e dell’azione politica che ne doveva conseguire, sono anche presenti in questa amministrazione con ruoli importanti, ovvero il presidente del Consiglio Lorenzo Moretti dei Democratici per Cambiare e l’assessore Gabriele Marconcini.

Ieri sera invece il sindaco Cornioli e la sua maggioranza ci hanno confermato quello che purtroppo sospettavamo già da tempo: ovvero, questa amministrazione non ha nessuna intenzione di intraprendere il percorso che porterebbe alla costituzione del Comune come parte civile nei processi contro gli ex vertici di Banca Etruria. Le motivazioni addotte per giustificare questa scelta sono per noi molto futili e non condivisibili: ovvero, la costituzione come parte civile comporterebbe una spesa per il Comune che è meglio evitare e, visto che pochi Comuni in provincia di Arezzo hanno seguito questa strada, non è auspicabile farlo.

Questa scelta della maggioranza per noi è fortemente discutibile prima di tutto sul metodo, visto non considerando un atto che era stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale si finisce per svilire e depotenziare quello che è il ruolo del Consiglio comunale stesso. Ed è poi discutibile sul merito: la costituzione del Comune come parte civile sarebbe stata un’azione importante e significativa per tutti i nostri concittadini, e purtroppo sono molti, che sono stati fortemente danneggiati dal famigerato decreto salva-banche.

Abbiamo parlato di scelta da parte della maggioranza, e su questo vogliamo fare un’ultima riflessione: dopo 2 anni di azioni che sono state paventate nella maggior parte dei casi come scelte obbligate, ecco che, bocciando la nostra mozione, è stata invece fatta una scelta politica forte e convinta. Come abbiamo detto in Consiglio comunale, aspettiamo ora che l’amministrazione se ne assuma le responsabilità e la motivi davanti ai cittadini.

Da parte nostra, siamo sicuri che il nuovo governo, del quale siamo orgogliosi di fare parte, si impegnerà concretamente per fare in modo che tutti i risparmiatori truffati, non solo quelli di Banca Etruria, siano risarciti in maniera totale e che sia fatta giustizia su tutta questa vicenda. Questo è il primo compito e il primo dovere della politica, e ci dispiace che la nostra amministrazione sia rimasta sorda su questo argomento.

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