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Commissione banche. Bonifazi: "Non vedo l'ora di parlare dell'Etruria, poi vedremo chi mente"

I lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche sono ormai partiti da qualche settimana. Presieduto da Pier Ferdinando Casini, l’organo ha il dovere e il compito di fare chiarezza sulle vicende che negli ultimi anni hanno...

I lavori della commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche sono ormai partiti da qualche settimana.

Presieduto da Pier Ferdinando Casini, l’organo ha il dovere e il compito di fare chiarezza sulle vicende che negli ultimi anni hanno travolto i vari istituti di credito che sono stati a più riprese al centro del dibattito politico.

In queste ultime giornate il lavoro della commissione si è incentrato sulle banche venete. Successivamente sul tavolo ci saranno MpS e poi Banca Etruria.

Nei mesi passati non sono mancati i colpi di scena, gli “scarica barile” (sia da una parte politica che dall’altra), le accuse dirette e le velate allusioni.

Dalla vicenda legata al ruolo e alle responsabilità del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, fino agli striscioni appesi contro Francesco Bonifazi, onorevole in forza al Pd, e Emanuele Boschi, fratello della ex ministra ora sottosegretario Maria Elena, tributarista oltre che ex dipendente della vecchia Etruria.

Nel frattempo sulle banche è tornato ad esprimersi proprio l’onorevole Francesco Bonifazi.

Già perché il parlamentare, oltre ad essere un avvocato, è stato indicato come membro della commissione d’inchiesta capitanata da Casini.

Una scelta che, neanche a dirlo, ha sollevato più di una polemica poiché il legale fiorentino esercita la propria professione in uno studio dove come partner c’è proprio Emanuele Boschi.

Così, ecco che a distanza di quasi un mese dall’avvio dei lavori della commissione d’inchiesta è proprio il deputato ad esprimersi e lo fa attraverso il quotidiano online democratica.it (sito di informazione del Partito Democratico).

Ecco un estratto dell'intervista

Onorevole Bonifazi, ma è stata davvero una buona idea istituire una Commissione d’inchiesta sulle banche?

Direi ottima idea, non solo buona. Il collega Marcucci è stato il primo a proporla e vorrei che tutti gliene dessimo atto. Peccato solo che si sia perso tanto tempo prima di vederla in azione. Ma in questi pochi mesi possiamo comunque fare un buon lavoro.

Vi accusano di fare questo polverone per coprire lo scandalo Banca Etruria.

Ritornello falso e insopportabile. Quando arriveremo a parlare di Banca Etruria allora sì che saranno chiare le responsabilità dei tecnici romani e non solo romani che hanno governato molti passaggi della banca. Per non parlare della responsabilità di certa politica del territorio. Hanno voluto metterci in mezzo perché il padre di Maria Elena Boschi è stato per nove mesi vicepresidente senza deleghe, peraltro e comunque è finito commissariato dal nostro Governo. Ma chi conosce la storia di Etruria sa che le cose sono molto più serie e al tempo stesso più semplici. Io non vedo l’ora di arrivare a Banca Etruria, ma anche alle amicizie di Banca Marche o ai danni fatti a Ferrara. Prima però concentriamoci sulle venete. E vediamo chi mente.

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