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Casucci sul San Donato: "La parte più vecchia dell'ospedale inadeguata al rischio sismico"

L'affondo del consigliere regionale della Lega

Nota del consigliere regionale della Lega Marco Casucci:

Lo scorso 14 gennaio ho effettuato una visita, insieme alla Senatrice Tiziana Nisini, presso il presidio ospedaliero San Donato di Arezzo, e ci siamo resi conto delle effettive condizioni della struttura, in particolare per ciò che concerne la sicurezza dell’edificio e degli ambienti che lo costituiscono. Parlando con medici e infermieri sono emerse preoccupanti carenze infrastrutturali: nella parte più vecchia e degradata è ospitato il reparto di chirurgia, con evidenti e gravi problemi per i degenti. I bagni sono troppo piccoli per consentire di accompagnare i pazienti. Vista la mancanza di un impianto di condizionamento centralizzato, sono stati installati apparecchi che risultano però non del tutto adeguati alle necessità e al comfort dei degenti. Questa parte più datata dell’ospedale non è conforme agli standard attuali relativi al rischio sismico che vede la città di Arezzo in zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti. Aspetto che merita particolare attenzione, tenuto conto che, nel caso di un grave evento sismico, il presidio ospedaliero aretino dovrebbe poter garantire la più ampia efficienza così da poter rispondere ai bisogni della cittadinanza –fa sapere il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega)- Abbiamo anche riscontrato carenze sul piano della manutenzione resa ancora più complicata dalla limitazione di fondi. Le pavimentazioni spesso cedono obbligando a rattoppi con cemento e linoleum. Nei corridoi sono frequenti le fratture sui pavimenti, rotture di vario genere nelle pareti e negli arredi. Particolarmente grave quanto confermato dalla dirigenza di presidio per cui si sarebbero verificate per lungo tempo infiltrazioni di acqua piovana sin dentro alle sale operatorie. Con il collega Jacopo Alberti, membro della Commissione regionale Sanità, ho perciò presentato un’interrogazione al Presidente Rossi e all’Assessore Saccardi per sapere se la Regione sia al corrente della situazione del Presidio ospedaliero San Donato, e quali interventi intendano adottare affinché l’ospedale rispetti i più avanzati standard di sicurezza e stabilità strutturale. Vogliamo sapere soprattutto i tempi di tali inderogabili interventi.

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