Case popolari, 50 alloggi recuperati: "C'è anche chi ha riportato la chiave in Comune"

"Non abbiamo guardato in faccia a nessuno e grazie alle verifiche fatte abbiamo recuperato 50 alloggi di residenza popolare". L'assessore alle politiche della casa Tiziana Nisini ha fatto il bilancio di fine anno delle sue attività.

“Siamo stati il primo Comune d’Italia a riportare equità a favore degli italiani: c’erano persone in attesa di un alloggio anche da 15 anni e siamo riusciti a sistemarli, quando ne avevano diritto. Per l’assegnazione delle case popolari, l’amministrazione ha richiesto alle famiglie straniere la certificazione dello stato immobiliare nel paese di origine in quanto fino a oggi, mentre la famiglia italiana è stata soggetta al controllo delle proprietà presso il catasto, allo straniero bastava l’autocertificazione."

Nuovi criteri che secondo Nisini hanno avuto il loro risvolto "adesso è al 76% la presenza di persone con la cittadinanza italiana nelle graduatorie per la casa popolare."

Dai criteri ai controlli, con qualche storia paradossale:

"Accanto a questi nuovi criteri, sono partiti i controlli a tappeto. Grazie a questi abbiamo già 50 case popolari liberate o in fase di sgombero, assegnate a veri bisognosi, siamo così arrivati al raddoppio del turn-over di assegnazione annuo. E c'è stato anche chi, dopo aver reso pubblica la partenza delle verifiche a tappeto si è presentato spontaneamente in comune ed ha riconsegnato la chiave, consapevole di utilizzare una casa popolare senza averne bisogno e senza averne diritto."