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Salta la pratica sulla Casa Pia, interrogazioni su ztl, Arezzo Fiere e Casa delle Culture

Le interrogazioni che si sono svolte nella prima parte della mattinata

Consiglio comunale denso di argomenti di dibattito questa mattina. La seduta si è portata avanti fino alle14 circa. Senza mai arrivare a discutere i due punti all'ordine del giorno che avevano creato mal di pancia nel centro destra, con l'assessore Tanti che li aveva inseriti nei lavori odierni, ma che non trovavano l'appoggio di una parte di Forza Italia e di Fdi. Tanto che l'assessore al sociale è uscita dall'aula anche prima del previsto. Poi anche il sindaco ha dovuto salutare l'assise perché a Firenze lo attendeva un'importante riunione tra soci pubblici di Arezzo Fiere per il futuro di Oro Arezzo e per le trattatice con Ieg.

Anche di questo si è parlato nello spazio dedicato alle interrogazioni con quella di Paolo Lepri del Movimento Cinque Stelle che ha chiesto lumi sull'impegno di Ieg per lo sviluppo della struttura aretina, e sulle voci di ingresso nel capitale di Ieg di Arezzo Fiere e Congressi. Ha risposto il sindaco Ghinelli che ha ricordato innanzitutto che il marchio Oro Arezzo non è a disposizione di soggetti privati, che non è all'ordine del giorno l'ingresso nel capitale Ieg da parte di Arezzo Fiere e Congressi, che è in corso una revisione della proposta iniziale del gruppo e che comunque sono finalmente i soci pubblici, in assonanza di intenti, Comune, Provincia, Camera di Commercio, che in questo momento possono determinare il destino del centro affari, con la Regione che ha capito come sia necessario restare a fianco degli stessi, vista la loro natura rappresentativa degli interessi del territorio.

La seduta del parlamentino aretino è iniziata con il minuto di silenzio dedicato dall'assemblea a don Antonio Bacci recentemente scomparso, poi sono iniziate le interrogazioni.

E' stato il consigliere del Pd Alessandro Caneschi a portare in aula l'ampliamento paventato dell'impianto di San Zeno "senza coinvolgimento della cittadinanza".  L'amministrazione comunale ha precisato che l'intera assemblea dell'Ato e non i soli sindaci del centrodestra, in quella sede, hanno affrontato con serietà e deliberato sul tema del sistema impiantistico della Toscana meridionale, argomento molto sentito da tutti i 104 primi cittadini a prescindere dalle differenze politiche. Questa unità di intenti ha portato l'Ato Toscana sud a dotarsi per ora, unica in Toscana, di un piano di ambito e in tale documento si parla non di raddoppio ma di efficienza da sviluppare per l'impianto di San Zeno e di incremento della raccolta differenziata, specie dell'organico. I sindaci hanno ritenuto il termovalorizzatore in grado di smaltire i rifiuti del territorio di competenza e con margini di sviluppo per compensare altre zone della Toscana che non riescono a smaltire correttamente quelli prodotti. Una condizione che ne fa un modello per la regione e per l'intero centro Italia.

Dalla Lega Nord è arrivata invece la richiesta di convocare un Comitato sull'ordine e la sicurezza pubblica per rafforzare il controllo del contesto urbano caratterizzato da fatti di cronaca relativi a spaccio e consumo di droga (Lega nord) e l'amministrazione comunale ha ribadito "il giudizio positivo sul recente operato del ministro dell'Interno Salvini, perché ha riportato in capo ai prefetti la sicurezza, una competenza loro assegnata storicamente nel nostro ordinamento. Questa impostazione non inficia gli investimenti e le iniziative, molte peraltro già intraprese, sempre in accordo con la prefettura, da parte dell'amministrazione per azioni utili a incrementare la vivibilità dei quartieri cittadini."

Dal Pd portata in aula l'interrogazione per la richiesta dei cittadini della Chiassa di vedere la frazione allacciata all'acquedotto di Montedoglio alla quale l'amministrazione comunale ha sottolineato che prima della fine del mandato il progetto sarà appaltato perché considerato prioritario.

Paolo Lepri ha invece affrontato l'argomento dei cassonetti cosiddetti 'easy', il loro costo, se questo si riferisce alla spesa per quanto già installato o per l'intera operazione, e l'atto di indirizzo approvato oltre due anni fa sul cosiddetto reverse vending è rimasto lettera morta. L'amministrazione comunale ha chiarito che quanto indicato, un milione di euro, è il costo di ammortamento diluito su 7 anni, che da maggio i cassonetti compariranno progressivamente a Saione, Arezzo sud, zone Pantano e di viale Redi, fino a raggiungere nel 2020 l'80% dei residenti, e che questo nuovo sistema di conferimento è stato ben metabolizzato, consentendo alla percentuale di differenziata di aumentare fin dai primi mesi in maniera consistente.

Spazio anche al tema della nuova Ztl: le misure considerate vessatorie, che hanno comportato anche un cambio dei pannelli elettronici che segnalano la possibilità o meno dell'accesso dei veicoli, incrementando il disorientamento dei cittadini da parte del Partito democratico. Il vicesindaco Gamurrini ha sottolineato che è subentrato non un cambiamento delle regole ma uno strumento di supporto tecnologico che consentirà di sanzionare, da giugno, chi quelle regole le viola, che quanto stabilito, compresi i carnet di 12 ingressi supplementari e i veicoli forniti da Atam a favore degli operatori, è stato concertato con le categorie economiche

Dai banchi del Movimento Cinque Stelle anche il tema della Valli Zabban: che non si concretizza mentre aumentano i valori e le caratteristiche delle polveri emesse, senza che qualcuno intervenga, fattispecie che comporta la necessità dell'istituzione di un registro dei tumori (Movimento 5 Stelle) e l'amministrazione comunale ha replicato che se sulla delocalizzazione è difficile influire, l'intento è opporsi a qualsiasi progetto di ampliamento e imporre invece per l’impianto attuale il rispetto di ogni regola esistente. E poi Estra: i tempi e i vantaggi eventuali di una quotazione in borsa di Estra, visto che peraltro i dividendi della società non vengono conferiti al Comune di Arezzo ma a Coingas e che nel frattempo il Comune stesso ha perso il contributo economico di cui beneficiava grazie ai trasferimenti di Centria.

Con Francesco Romizi di Arezzo in Comune in aul a è tornato il tema della Casa delle culture "per la quale, dopo la chiusura dei servizi destinati all’integrazione socio-culturale, a oggi non ci sono notizie, tanto meno atti formali, sulla destinazione di quell’immobile, chi vi debba essere ospitato e cosa intenda farci. Il sidnaco Ghinelli ha ricordato che l'intenzione è rendere disponibile quello spazio per una delle grandi mancanze della città, ovvero una sede universitaria. A tal fine è in dirittura d’arrivo un protocollo di intesa tra Comune, Università di Siena e Anci per la realizzazione di un corso di istruzione universitario sulle scienze legali.

Alessandro Caneschi ha fatto un'interrogazione sul tratto aretino della Due Mari: infrastruttura fondamentale per la città e il territorio che viene bloccata dall'attuale governo mentre la Regione sarebbe disponibile a uno sviluppo progettuale. Il sindaco ha ricordato come proprio una sua intuizione ha aperto la soluzione della realizzazione dei due lotti separati per il tratto aretino della Due Mari, proposta all'Anas già dal 2015. Tale soluzione potrebbe consentire di ottenere il finanziamento per il raddoppio da due a quattro corsie del tratto Palazzo del Pero-Arezzo, a prescindere dalla realizzazione del “nodo di Olmo”. Lavorare sulla sicurezza prima di investire risorse in nuove infrastrutture rappresenta l'impostazione che ha dato al suo lavoro l'attuale ministro Toninelli e risulterebbe quindi compatibile, in senso estensivo, con il raddoppio del tratto Palazzo del Pero-Arezzo.

Poi il tema della Casa di riposo Fossombroni, con l'interrogazione a doppia firma Ralli, Romizi: L'assetto della Casa di riposo Fossombroni con amministratori che vantano rapporti di parentela con soggetti che operano nel territorio in strutture di natura simile. L'assessore Tanti ha ricordato che non sussistono e non si configurano conflitti di interesse ma ragioni di opportunità, un tema, quest'ultimo, che dovrebbe indurre prudenza nelle considerazioni e alcune domande: è opportuno, per esempio, che ci sia un consigliere comunale, provinciale o regionale che abbia un parente o un affine che lavora nello stesso ente oppure che un consigliere di quelli citati abbia un ruolo importate in un'associazione che riceve finanziamenti e, in termini generali, dove inizia e finisce il perimetro dell'opportunità?

La lettera del comitato dei parenti degli ospiti della casa di riposo Fossombroni

Un appunto finale anche sulle fondazioni figlie del Comune di Arezzo. Il Partito Democratico ha sottolineato che le fondazioni non rispettano criteri di trasparenza visto che non sono pubblicati i nomi dei membri dei cda nei loro siti, dove si cita invece che non sono tenute a nominare il responsabile anti-corruzione, che non è stata pubblicata la commissione giudicatrice per le recenti selezioni di personale e che non si conoscono le quote versate dai soci.

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