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Casa delle Culture, Ralli PD: “La maggioranza faccia un passo indietro e accolga la delibera di iniziativa popolare”

“Il Sindaco ci spieghi perché vuole disgregare il tessuto sociale di questa città. Non lo spieghi solo a noi membri del Consiglio comunale, ma a tutte le decine di associazioni che si sono schierate contro la chiusura della Casa delle Culture e...

“Il Sindaco ci spieghi perché vuole disgregare il tessuto sociale di questa città. Non lo spieghi solo a noi membri del Consiglio comunale, ma a tutte le decine di associazioni che si sono schierate contro la chiusura della Casa delle Culture e alle centinaia di persone residenti nel Comune di Arezzo che hanno firmato la Proposta di deliberazione popolare” commenta il capogruppo PD Luciano Ralli.

“E' necessario ricordare – spiega Ralli – che la Casa delle Culture è stata realizzata con un importante cofinanziamento all'interno del Piuss e che aveva come obiettivo la promozione della coesione sociale. La coesione sociale è una sfida alla quale dobbiamo rispondere ogni giorno e in maniera concreta, ma che molti vorrebbero accantonare ed ostacolare con l'obiettivo di realizzare un tornaconto elettorale” aggiunge Ralli.

“La Casa delle Culture in questi anni è stato il luogo di incontro, dialogo, interscambio interculturale, di orientamento al lavoro e comprensione delle regole del luogo dove si è scelto di vivere. Non riconoscere questa funzione della Casa del Culture, decidendo di sospendere questo patrimonio di buone pratiche, non è solo il segnale di miopia politica, ma di cattiva fede” aggiunge il capogruppo. “L' amministrazione si prenda la responsabilità di dare delle spiegazioni a tutti i cittadini che saranno presenti al Consiglio Comunale del 24 aprile. Elabori un' analisi seria e non strumentale delle necessità sociali di questo territorio e faccia un passo indietro rispetto alla decisione di voler chiudere con l'esperienza della Casa delle Culture” commenta l'esponente del PD.

“C'è un passaggio nel programma di Ora Ghinelli in cui si parla di “favorire percorsi di apprendimento, scambio culturale e di integrazione”, ecco, c'è chi con dedizione e professionalità questo lo fa da anni nel nostro territorio. Sospendere questo percorso sarebbe controproducente per la città, condurrebbe a una disgregazione lontana dai principi che da sempre hanno caratterizzato la nostra comunità” conclude Ralli.
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