Casa delle Culture, ecco il documento della Regione. Romizi e Ralli: "A maggio non può chiudere"
"A maggio la Casa delle culture non può essere chiusa, la delibera è sbagliata" Così Francesco Romizi di Arezzo in Comune annuncia, con l'ufficialità di un documento in mano, quello che aveva affermato nei giorni scorsi. "Ho scritto a Rossi per...
"A maggio la Casa delle culture non può essere chiusa, la delibera è sbagliata" Così Francesco Romizi di Arezzo in Comune annuncia, con l'ufficialità di un documento in mano, quello che aveva affermato nei giorni scorsi. "Ho scritto a Rossi per avere notizia certa circa la data in cui la Casa delle Culture è svincolata dal finanziamento dei fondi Piuss con la quale è stata realizzata. La destinazione d'uso infatti è vincolata per cinque anni."
La vicenda è seguita dai capigruppo di Arezzo in Comune e Partito Democratico Francesco Romizi e Luciano Ralli che sottolineano come la delibera della giunta che intende chiudere la Casa delle culture a maggio sia sbagliata.
"Nel caso specifico, come ci ha comunicato la Regione Toscana, essendo stata la Casa delle culture realizzata con fondi Piuss e soggiacendo così a una specifico protocollo, ai fini del conteggio dei cinque anni che il concessionario del servizio può vantare per lo svolgimento dello stesso, occorre fare riferimento a una data precisa: quella del certificato di regolare esecuzione dell’opera. Tale provvedimento è del 20 novembre 2013. E se la matematica non è un’opinione, fino a novembre di quest’anno la destinazione di quei locali non potrà essere modificata. La paventata chiusura di maggio della casa delle Culture, è frutto dunque di errate valutazioni da parte di questa amministrazione che pur di cancellare un servizio destinato all’integrazione socio-culturale è disposta a leggere approssimativamente le carte. Se l’intento, oramai noto e contestabile, della giunta è dismettere l’esperienza della Casa delle culture, possiamo dire che la fretta ancora una volta è stata cattiva consigliera."
La lettera della Regione è indirizzata anche al sindaco Ghinelli: RT_casaculture
"Se le cose non cambieranno segnaleremo il tutto alla Corte dei Conti" spiega infine Romizi.