rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Candidato o simbolo? Leu, quanto ha inciso Ivano Ferri. La personalizzazione del voto su Donati, Bianchi e D'Ettore

Si chiama "Il voto in Toscana. Le elezioni politiche del 4 marzo 2018" ed è il documento appena pubblicato dall'Osservatorio Elettorale della Regione Toscana, curato da Antonio Floridia e Antonio Folchetti con la collaborazione di Lorenzo Lotti e...

Si chiama "Il voto in Toscana. Le elezioni politiche del 4 marzo 2018" ed è il documento appena pubblicato dall'Osservatorio Elettorale della Regione Toscana, curato da Antonio Floridia e Antonio Folchetti con la collaborazione di Lorenzo Lotti e Laura Pieri. Ci sono dati generali e alcune prime analisi sui risultati delle recenti elezioni politiche.

All'interno troviamo il confronto tra i dati del 2013 e quelli del 2018 per quanto riguarda le principali forze e aree politiche, una cartografia del voto in Toscana, su scala comunale, e la percentuale di "personalizzazione" nei collegi uninominali, visto che la legge elettorale consentiva di esprimere la preferenza sul singolo separatamente dal simbolo di partito. Un aspetto, quest'ultimo, particolarmente interessante, che fornisce indicazioni nuove sull'andamento delle ultime elezioni.

La nuova legge elettorale - si legge nel report - prevede la possibilità per l'elettore di votare anche solo il singolo candidato nel collegio uninominale, senza scegliere un partito. E' così possibile osservare in che misura si è fatto ricorso al voto "personale", che comunque – una volta ufficializzati i dati del collegio – viene poi redistribuito a tutte le liste della coalizione, proporzionalmente alle percentuali da loro conseguite. Limitiamo qui i dati alle coalizioni e alle liste "rilevanti" che hanno ottenuto una rappresentanza parlamentare. L'analisi si riferisce ai 14 collegi toscani della Camera. Per la coalizione del centrosinistra, l'incidenza media del candidato di collegio è del 3,66%: ciò significa che oltre 96 elettori su 100 (nel complesso, 25.609) hanno scelto di tracciare una croce solo su uno dei simboli della coalizione. Ancor meno elevato è il dato del centrodestra (2,25%): sono stati 15.336 gli elettori che hanno scelto di votare solo il candidato uninominale di coalizione. Si tratta di una tendenza che sembra trovare conferma anche nel resto del Paese, stando alle prime analisi pubblicate in questi giorni. Una relativa, maggiore incidenza del voto personale si registra, invece, nelle due restanti aree politiche, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, la cui redistribuzione delle preferenze sul candidato avviene peraltro in modo automatico, dal momento che i due partiti non correvano in coalizione. Il M5S presenta un tasso medio di voto personale del 4,21% (poco più di 22mila). La lista di Liberi e Uguali, infine, supera il 7% di voto personale (oltre 7mila in termini assoluti), con alcune prestazioni considerevoli, come quella di Cecilia Carmassi (Lucca), il cui dato – 11,6% – risulta il più alto dell'intera regione tra i candidati alla Camera.

E come sono andati i candidati nel collegio aretino?

Più in alto di tutti, ma anche della media della sua lista, si trova il il candidato di Liberi e Uguali Ivano Ferri, che è riuscito ad attrarre a livello personale ben l'8,06% sul totale delle preferenze ottenute. Al secondo posto tra i rappresentanti dei maggiori partiti o coalizioni c'è Lucio Bianchi del Movimento 5 Stelle con il 4,16%, in linea con il resto del partito. Al terzo Marco Donati con il 4%. Quindi Maurizio D'Ettore con l'1,54%.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Candidato o simbolo? Leu, quanto ha inciso Ivano Ferri. La personalizzazione del voto su Donati, Bianchi e D'Ettore

ArezzoNotizie è in caricamento