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Merelli presenta il bilancio. Ralli: "sindaco distratto non ama Arezzo", Bracciali sulle partecipate: "scelte incomprensibili"

Dibattito acceso in consiglio comunale e sempre più con toni da campagna elettorale. Dall'opposizione su tutti gli interventi di Ralli e Bracciali del Pd in risposta all'assessore Merelli che ha presentato il Dup, il bilancio e la razionalizzazione delle partecipate

Il documento unico di programmazione e il bilancio di previsione hanno preso gran parte del tempo nel dibattito del consiglio comunale A presentare la pratica l'assessore al bilancio Alberto Merelli, al quale sono seguiti gli interventi delle opposizioni e dei consiglieri di maggioranza.

Merelli ha legato i numeri a considerazioni generali sull'attività amministrativa di questi anni.

“Il primo dato che voglio evidenziare è la massima prudenza a cui sono state improntate le politiche di bilancio: confermiamo questo atteggiamento con l'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità di 7 milioni nel 2020. Il fondo arriverà così a 53 milioni di euro. La parte finale di ogni mandato amministrativo vede ovviamente protagoniste le opere pubbliche e gli investimenti: sono 34 i milioni previsti nel 2020, per portare a compimento la maggior parte dei lavori programmati, finanziati in parte con il bando periferie, con 4 milioni di nuovi mutui e altre entrate.

Le entrate

Alla voce 'entrate' è possibile leggere 1.900.000 euro di entrate tributarie pari al maggior accertamento nei confronti di Arezzo Fiere e Congressi. A questa cifra corrisponde un'uscita di pari entità legata all'acquisizione dell'auditorium. Fra le entrate extratributarie ci sono 693.000 euro per una esecuzione in danno relativa a rifiuti rinvenuti in un'area di Cincelli.

Gli investimenti

Nel 2019 sono stati investiti 1.000.000 di euro in più rispetto al 2018 per la manutenzione ordinaria di strade e immobili. Altrettante risorse sono state indirizzate alla manutenzione delle scuole, sicurezza, cultura e turismo. Questo a dimostrazione di come gli obiettivi dell'amministrazione siano stati chiari da sempre e abbiano conosciuto un incremento costante.

Le spese

Il trend di spesa del Comune di Arezzo vede ancora come voci principali il lavoro dipendente, per una quota pari al 27% del totale, e l'acquisto di beni e servizi per il 48%. In alcuni settori, le scelte di spesa sono influenzate anche dall'importo delle contribuzioni di altri enti. Penso alle politiche sociali e alla famiglia. Tali contribuzioni, provenienti da Stato e Regione, dal 2019 al 2021 scendono in modo consistente da 4 milioni a 2.960.000 euro. Cosicché il Comune incontra difficoltà a sopperire a queste oscillazioni.

L'indebitamento

Capitolo 'indebitamento': nel 2020 avremo l'accensione di un nuovo mutuo e il leasing per la sede della polizia locale. Nel 2021 non saranno previsti mutui ulteriori, nel 2022 ammonteranno a 3 milioni. Alla fine del 2022 l'indebitamento sarà di 22.200.000 euro. Nel 2016 era di oltre 28.000.000. Abbiamo ridotto l'esposizione debitoria.

Alienazioni

Piano alienazioni: le voci più significative sono palazzo Carbonati, ex caserma Piave e garage Baldaccio.

Assunzioni

 Nel 2020 avremo 32 unità a tempo indeterminato e 25 flessibili, nel 2021 5 a tempo indeterminato e 1 flessibile, nel 2022 19 a tempo indeterminato e nessuna flessibile”.

La risposta di Luciano Ralli, capogruppo Pd in consiglio comunale

“Seguendo il ragionamento dell'assessore Merelli – ha replicato il consigliere comunale Luciano Ralli – estendo l'analisi da questo documento previsionale a un giudizio complessivo sullo stato di attuazione dei programmi della giunta. Ricordo allora gli obiettivi e le linee strategiche che essa si era data e che aveva scritto proprio nel Dup: la riforma della struttura amministrativa dell'ente per mettere i cittadini al centro. È stato fatto? Aumentare la percezione reale della sicurezza. Obiettivo raggiunto? Non direi. Una città innovativa con un incubatore d'impresa. Dov'è? Città attrattiva fondata sull'intermodalità: anche qui segnali inconsistenti. Ecco perché abbiamo avuto per 5 anni bilanci ingessati, senza forzature e atti di coraggio, buoni per l'ordinaria amministrazione. Non a caso manca ancora la rotatoria di via Fiorentina di cui si parla dal 2015. E ora come farete a portare a termine un progetto dopo che è emersa la questione di fondo? Ovvero: Ghinelli distratto dalla Regione. Fare il sindaco di Arezzo è un onore, non un ripiego. Se una persona è incerta tra Arezzo e Firenze vuol dire che non ama la prima. Oggi parte il percorso di alternativa, la più ampia possibile, a questa giunta”.

Roberto Bardelli del Gruppo Misto: 

“L'indebitamento è stato ridotto ma gli investimenti si sono susseguiti in tutti i settori: dalla scuola alle strade, dalla sicurezza, penso ai mezzi e alla nuova sede dei vigili, alla cultura e al turismo. Consegneremo due strumenti eccezionali come le fondazioni. Un cambiamento senza avventure, non abbiamo fatto proclami ma lavorato sulla realtà”.

Paolo Bertini del Gruppo Misto:

In effetti che la campagna elettorale sia partita in grande stile, lo certifica il fatto che su ogni pratica si susseguono considerazioni politiche. Questo è un bilancio non formale e poco coraggioso, è stato detto: l'invito che faccio io è proprio quello di mantenere un profilo prudente e 'senza coraggio'. Di finanza 'creativa' ne abbiamo avuto esempi diffusi”.

Da Egiziano Andreani della Lega l'accento è stato messo su sicurezza e cultura, “ma soprattutto risposte vere alle piccole necessità dei cittadini”, mentre Donato Caporali del Pd ha ricordato che, a proposito di sicurezza, anche nelle frazioni sono comparse le siringhe.

Matteo Bracciali del Pd:

“Ricordo benissimo il motivo e l'argomentazione del candidato Ghinelli nel 2015: la marginalizzazione del territorio a cui lui voleva opporsi. Dopo 5 anni, in che stato viviamo? In termini di capitale economico e umano. La sua campagna elettorale partiva riportando proprio le classifiche dei quotidiani, lamentando che Arezzo era scesa al 16esimo posto. Bene, con Ghinelli è arrivata al 47esimo. Pensare che il Pil di Arezzo si debba reggere sul turismo è un'impostazione che può portare a risultati decorosi ma densa di criticità. La Città di Natale ha numeri importanti ma non risolve i problemi del territorio. Nel frattempo a uno studio legale è stata appaltata la strategia dei nostri servizi pubblici e un consigliere di maggioranza è stato nominato presidente di una multi-utility per motivazione solo politiche”.

Marco Casucci della Lega:In Regione Toscana, dove io rivesto il ruolo di consigliere di opposizione, si parla di turismo in termini tali che l'intero territorio pare debba diventare un unico grande villaggio. Il bilancio regionale prevede investimenti a debito. Mi sembra, dunque, che a parti politiche invertite le considerazioni potrebbero ribaltarsi”.

Poi ha ripreso la parola l'assessore al bilancio Merelli per parlare della razionalizzazione delle aziende partecipate dal Comune.

“Per quanto riguarda il piano di razionalizzazione delle partecipate – ha ricordato l'assessore Alberto Merelli – sono Aisa e Coingas a rilevare. Per Coingas abbiamo adesso tempo fino al 2021 per decidere se la stessa possa incorporare o meno la società Gestione Ambientale. Per Aisa, invece, ne è stata decisa la dismissione, con un bando oggi in scadenza, per la cessione delle sue partecipazioni”.

Matteo Bracciali del Pd:

“Non riesco a comprendere la finalità di una fusione tra Gestione Ambientale e Coingas se non quella di mantenerle in vita e garantirne la sopravvivenza. Si potevano fare scelte più coraggiose che ora possono attendere il 2021. Sulla vendita delle quote Aisa, vorrei capire: è la scelta di un disimpegno da Sei Toscana? Questo è un tema politico. Che coinvolge un'altra domanda: c'è da parte di Estra un piano industriale che intenda guidarla verso la gestione dei rifiuti o di altri servizi in generale? Ricordiamo che di Estra, è Coingas il socio di riferimento. Su questi percorsi, che per ora è possibile leggere solo attraverso i giornali, è possibile avere dei chiarimenti”?

Dup, bilancio di previsione e piano di razionalizzazione delle partecipate sono stati approvati dalla maggioranza con il voto contrario dei gruppi Pd e Arezzo in Comune.

La Tari

Le scadenze della Tari dal 2020 diventano sostanziali: in caso di mancato rispetto del pagamento delle due rate entro i termini, finora il contribuente si vedeva recapitare dall’ufficio tributi solo un sollecito. Dal 2020, pagare la Tari in ritardo comporterà invece per lo stesso contribuente l’obbligo di avvalersi del cosiddetto ravvedimento oneroso: dovrà versare la cifra prevista nel modello F24 aggiungendovi però una sovrattassa calcolabile in base ai giorni trascorsi dopo la scadenza. A proposito di quest’ultima, dal 2020 la seconda rata viene posticipata al 2 dicembre.

Le società che producono rifiuti speciali, infine, dovranno presentare la relativa documentazione non più entro il 28 febbraio ma entro il 31 maggio.

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