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“Basta giocare con le Istituzioni!”, lettera dei sindaci dei comuni dell’Unione nei confronti di Agostini

Hanno scritto una lunga lettera al loro collega. A prendere carta e penna sono stati i sindaci del Casentino che hanno indirizzato una missiva a Paolo Agostini, fino a poco tempo fa alla guida dell'Unione dei Comuni del Casentino. “Il Sig. Paolo...

Hanno scritto una lunga lettera al loro collega. A prendere carta e penna sono stati i sindaci del Casentino che hanno indirizzato una missiva a Paolo Agostini, fino a poco tempo fa alla guida dell'Unione dei Comuni del Casentino.

“Il Sig. Paolo Agostini, Sindaco di Castel San Niccolò e membro della Giunta dell’Unione, ha intrapreso una sua personale ed inaccettabile crociata.

Inaccettabile è il tentativo posto in essere di delegittimare un Ente che si è occupato e si occupa di servizi sociali essenziali, ambiente, difesa del suolo, protezione civile, scuola e servizi educativi, gestione del patrimonio forestale e polizia municipale.

Inaccettabili sono i modi ed i toni usati dal Sig. Agostini.

Vogliamo ricordare:

- che Agostini ha annunciato a mezzo stampa che avrebbe licenziato 9 dipendenti in quanto “in esubero e inutili” e “fannulloni” (La Nazione, 1° agosto 2015);

- che gli Amministratori non hanno per legge poteri di intervento diretto nei confronti dei dipendenti e i licenziamenti sono provvedimenti gravi che richiedono presupposti e forme che il Sig. Agostini evidentemente ignora o finge di ignorare;

- che l’attacco ai dipendenti con posizioni di responsabilità è del tutto gratuito ed ingiustificato, atteso che lo stesso Agostini ha più volte proposto ed approvato, insieme alla Giunta, atti che contenevano un giudizio molto positivo nei confronti degli stessi soggetti che oggi egli addita a causa di tutti i mali;

- che il Sig. Agostini, quando era ancora in carica come Presidente, ha convocato la Giunta chiedendo la condivisione dei licenziamenti e dichiarando alla Giunta che la mancata approvazione dei licenziamenti stessi comportava le sue automatiche ed immediate dimissioni;

- che la Giunta, ovviamente, non ha approvato i licenziamenti e, preso atto delle avvenute dimissioni del Presidente, ha proceduto, presente lo stesso Agostini, ad eleggere un nuovo Presidente;

- che ad una seduta successiva di Giunta il Sig. Agostini, come rappresentante di minoranza, ha chiesto una stanza a sé riservata, puntualmente concessa, ed ha avanzato altre istanze e proposte;

- che Agostini si è “dimenticato” di tutti questi atti e circostanze concludenti e, ritenendo, senza alcun giustificato motivo, di essere sempre il Presidente, continua a convocare giunte e consiglio, reiterando condotte illecite e provocatorie.

Lungi dal difendere l’Ente come egli afferma, egli ne mina la credibilità ed il funzionamento.

Invitiamo tutti gli amministratori pubblici ad affrontare la situazione con raziocinio e senso di equilibrio. Il destino di ogni istituzione non può dipendere da fattori emotivi o essere preda di personalismi esasperati. Peraltro, noi Sindaci siamo abituati a rispondere costantemente ai cittadini e non abbiamo bisogno delle lezioni che ci vuole impartire il Sindaco Agostini”.

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