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Bando periferie. "Ghinelli prenda seri provvedimenti". Il Pd chiede la testa dell'assessore Nisini

“Chiediamo che l’assessore Tiziana Nisini si dimetta”. E’ all’indomani del congelamento dei fondi per il bando periferie degradate che i rappresentanti locali del Pd scendono in campo e suonano la carica nei confronti del governo Lega-Cinque...

“Chiediamo che l’assessore Tiziana Nisini si dimetta”.

E’ all’indomani del congelamento dei fondi per il bando periferie degradate che i rappresentanti locali del Pd scendono in campo e suonano la carica nei confronti del governo Lega-Cinque Stelle e di alcuni rappresentanti della giunta Ghinelli.

Le ragioni che spingono il Partito Democratico a “chiedere la testa” dell’assessore Nisini sono tutte da rintracciare nella sua votazione dell’emendamento al Milleproroghe.

“Un’assessore di questa città - ha sottolineato Matteo Bracciali, consigliere di opposizione - sbandierato per altro dallo stesso sindaco comune valore aggiunto, ha votato un emendamento con il quale vengono portati via fondi importantissimi per lo sviluppo di Arezzo”.

Per l’esattezza sono 18 i milioni di euro, provenienti dall’estensione del bando periferie degradate, che al momento sono in stand by.

Ad essere bloccata è la seconda tranche del piano istituito dai governi Renzi e Gentiloni e che prevedeva in totale 2,1 miliardi di finanziamenti dallo Stato. In tutto 120 comuni italiani avrebbero beneficiato di queste risorse e, in Toscana, tutte e 10 le province avrebbero potuto accedere a importanti contributi. L’affare sembrava per altro essersi concluso nei mesi passati visto che, le prime 24 convenzioni erano state firmate il 6 marzo 2017, e le altre 96 (tra cui anche quella con Arezzo) a fine 2017. Ma ieri ecco la doccia fredda. Le 96 municipalità sono si sono viste congelare i fondi, almeno fino al 2020.

L’emendamento è stato votato nelle scorse giornate dal Senato (anche dai rappresentanti del Pd) e a settembre dovrà passare dai banchi della Camera. Nel frattempo i sindaci italiani hanno richiesto che venga immediatamente rivisto e annullato.

La Lega - sottolineano il consigliere comunale Pd, Alessandro Caneschi - ha presentato un emendamento al decreto cosiddetto mille-proroghe che rischia di determinare la scomparsa dei 17 milioni di euro concessi dai governi Renzi e Gentiloni ad Arezzo. L’impulso del Pd aretino, anche tramite i suoi deputati, era stato fondamentale per giungere a quel risultato a favore della città. Risorse importanti a fronte di un bando che il Comune non aveva neanche vinto. Speriamo ci sia un’azione forte del sindaco affinché questo emendamento sia cassato alla Camera dei Deputati per ripristinare questi fondi”.

Ma le considerazioni politicamente più pesanti sono quelle esternate dal consigliere Matteo Bracciali che, nell’annunciare l’interrogazione durante la seduta odierna dell’assise cittadina, punta il dito contro la senatrice della Lega Nord Tiziana Nisini, assessore della giunta Ghinelli.

“Ha votato questo emendamento - ha sottolineato Bracciali - Se questi sono i risultati non c’è da stare tranquilli. Per quanto ci riguarda ne chiediamo le immediate dimissioni. Le lettere di Ghinelli non mi pare abbiano portato grandi riscontri. E anche all’assessore Gamurrini, illuminato sulla via di Pontida, non credo abbiano accennato a questo emendamento in occasione del raduno. Siamo dunque dinanzi a una questione politica fondamentale, un non detto che tiriamo fuori a voce molto alta. Nel frattempo a Grosseto le risorse permangono perché quel Comune il bando lo aveva vinto. Arezzo invece, a oggi, è priva di un piano delle opere pubbliche e senza i 17 milioni su cui contava. Dovremo ricominciare daccapo. La discussione sulla stessa area ex Lebole sarà monca perché per la limitrofa rotatoria di via Fiorentina, a questo punto, si pone la domanda: verrà realizzata o no?”.

“La Toscana - ha poi aggiunto l’ex deputato Pd Marco Donati - avrebbe beneficiato complessivamente di 146 milioni di euro grazie a questo grande progetto di opere pubbliche che i governi precedenti di centrosinistra avevano garantito. Un emendamento del genere non si improvvisa. La senatrice e sindaco leghista, Giusi Pirovano, che lo ha scritto ha ottenuto di sicuro l’avallo di Palazzo Chigi. È a rischio la riqualificazione di molte città italiane”.

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